Nel 2010 un quarto dell’energia prodotta veniva dalle fonti rinnovabili

Come riportato dal Corriere della Sera, nel 2010 un quarto (con precisione il 25,5%) dell’energia elettrica prodotta in Italia proviene  da fonti rinnovabili.  Il risultato presenta un incremento del 1,85 rispetto al 2009. E come spesso affermano i professori a scuola, l’Italia ha le “capacità e l’intelligenza per fare di meglio”. Sì, perché la percentuale […]

Come riportato dal Corriere della Sera, nel 2010 un quarto (con precisione il 25,5%) dell’energia elettrica prodotta in Italia proviene  da fonti rinnovabili.  Il risultato presenta un incremento del 1,85 rispetto al 2009.

E come spesso affermano i professori a scuola, l’Italia ha le “capacità e l’intelligenza per fare di meglio”. Sì, perché la percentuale è buona e fa piazzare l’Italia tra i paesi virtuosi della green energy, ma può fare di meglio.  In Italia non mancano sole, vento e siti geotermici naturali, ma le innovazioni vanno a rilento.

Non per tutti. In Umbria e Molise l’energia pulita cresce più in fretta.  Le due regioni, infatti, hanno aumentato la quota di fonti pulite: più 19,3% l’Umbria e più 13,5% il Molise.

Basilicata, Sardegna e Campania, invece, ottengono il podio per essere le regioni che offrono un miglior mix eterogeneo di fonti rinnovabili, mettendo insieme idrico, eolico, fotovoltaico, geotermico e biomasse in varie proporzioni.

La Puglia (10,8%) e l’Emilia Romagna (11,6%) eccellono nel settore del fotovoltaico. Positivo, soprattutto perché il fotovoltaico, a livello nazionale, è meno diffuso rispetto a idrico e biomassa.

E almeno in fattore di eco sostenibilità, il sud risulta essere più innovativo rispetto al nord.  

Ecoseven

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