Napoli, giornata della vergogna. Nasce il monnezza day

di CRISTIANA ZAGARIA La città si prepara per il “Munnezza day”. Appuntamento sabato, in piazza Dante (alle 10) per una manifestazione generale: il giorno dell’indignazione. Una sola la parola d’ordine: «Vogliamo un piano alternativo dei rifiuti». I cittadini si organizzano per reagire alla nuova emergenza rifiuti. Secondo una stima del Comune sono ancora oltre 1900 […]

di CRISTIANA ZAGARIA

La città si prepara per il “Munnezza day”. Appuntamento sabato, in piazza Dante (alle 10) per una manifestazione generale: il giorno dell’indignazione. Una sola la parola d’ordine: «Vogliamo un piano alternativo dei rifiuti». I cittadini si organizzano per reagire alla nuova emergenza rifiuti.

Secondo una stima del Comune sono ancora oltre 1900 le tonnellate di rifiuti che giacciono lungo le strade della città. La situazione più difficile, come spiega l’assessore all’Igiene Urbana, Paolo Giacomelli, si registra nella zona orientale dove a terra, ormai da settimane, ci sono mediamente ogni giorno 500 tonnellate di spazzatura. Criticità si registrano anche nel quartiere Pianura.

Il corteo di sabato parte da piazza Dante e termina a piazza del Plebiscito passando per la sede della Provincia, piazza Municipio e il teatro di San Carlo. A coordinare l’iniziativa il “Progetto cittadini campani”, una sorta di comitato dei movimenti, da Terzigno a Chiaiano, dalle Mamme Vulcaniche al Comitato Vittoria.

«Siamo in tanti e di territori diversi, ma abbiamo tutti un obiettivo comune — spiega Roberto Caso, del movimento “Progetto cittadini campani” — Vogliamo una differenziata porta a porta spinta. E chiediamo che si inizi subito con la raccolta differenziata dell’organico. Un passo alla volta, ma con passi concreti». Il Progetto Cittadini Campani ha già organizzato una petizione di firme e chiesto vari incontri (senza ottenere risposta) al governatore Caldoro.

Il manifesto per il “Munnezza day” si intitola: «17 anni di disgrazia: buon compleanno Munnezza!». A seguire quattro domande: «Dove finisce la spazzatura? Come sono gestiti i tuoi soldi? Come tutelano la tua salute? Quando ti riprendi la tua dignità e i tuoi diritti?». E Caso aggiunge: «Se non c’è una forte presa di posizione dal basso, non cambierà mai niente, perché non c’è una volontà politica per avviare la differenziata, anzi».

Per smuovere tutta al società civile, per tentare di coinvolgere anche la cosiddetta “Napoli bene”, imprenditori e commercianti, per sabato è stato organizzato un presidio del “Munnezza day” anche in piazza dei Martiri (sempre alle 10). «Poi confluiremo in piazza Dante, ma speriamo di essere in tanti anche a Chiaia — spiega Mariagrazia Greco — L’immondizia abbandonata per le strade è un’emergenza. Ma io sono molto preoccupata sia per il futuro dei miei figli sia per tutto ciò che ogni giorno mangiamo. Io sono vegetariana, ma la frutta e la verdura viene coltivata su terre inquinate, dobbiamo assolutamente fare qualcosa».

Anche su Facebook è cominciato il tam tam. I cittadini chiedono: «Impianti specifici di compostaggio per il trattamento della parte umida per la sua trasformazione in compost (terriccio fertilizzante) e impianti di trattamento meccanico manuale, non inquinanti, per il recupero del residuo indifferenziato secco».

E mentre la città si prepara per la giornata dell’“indignazione”, da Palazzo San Giacomo fanno capire che il vero nodo «è quello di avere il via libera ad uno sversamento straordinario per poter liberare le strade dalle giacenze».
La notte di lunedì a Chiaiano sono state sversate 160 tonnellate di spazzatura, 375 nello Stir di Giugliano, 345 in quello di Caivano, 320 in quello di Santa Maria Capua Vetere e 61 a Pianodardine. A Giugliano i tempi di attesa per lo sversamento nell’impianto continuano ad essere abbastanza lunghi mentre gli autocompattatori diretti negli impianti di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e di Pianodardine (Avellino) finiscono per essere impegnati per l’intera giornata. Così non possono essere utilizzati per ulteriori giri di raccolta.

 

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