
Secondo i promotori del progetto ‘Oileco’ l’olio alimentare da frittura proveniente dalle cucine, se raccolto e trasformato potrebbe essere usato per illuminazione pubblica, per fare il pieno degli autobus, per riscaldare piscine o scuole comunali. Le potenzialita’ del recupero di quello che tecnicamente e’ definito "Oapc" (Olio alimentare post consumo) e’ Michele Faberi, esperto di valorizzazione energetica di Ecosoluzioni. L’olio e’ un combustibile a tutti gli effetti. Secondo le linee guida del progetto finanziato in parte da Intelligent energy for Europe, nel recupero dell’olio c’e’ un duplice beneficio, ambientale ed economico, rispetto alla dispersione nel lavandino o nel water. Su un bacino d’utenza di 150-190.000 abitanti si tratta di circa 600 tonnellate annue.