L’esercito Usa é campione nel riciclo dell’acciaio

Carlo La Valle Un’agenzia dell’esercito statunitense, la U.S. Army Chemical Materials Agency (CMA), sotto-comando dello United States Army Materiel Command, ha annunciato di aver portato a termine un progetto che ha consentito il riciclo di 3 milioni di kg di acciaio tanto quanto basta a costruire altre 26 Statue della Libertà e 2.500 nuove automobili. […]

Carlo La Valle

Un’agenzia dell’esercito statunitense, la U.S. Army Chemical Materials Agency (CMA), sotto-comando dello United States Army Materiel Command, ha annunciato di aver portato a termine un progetto che ha consentito il riciclo di 3 milioni di kg di acciaio tanto quanto basta a costruire altre 26 Statue della Libertà e 2.500 nuove automobili.

L’operazione, che è stata condotta con successo, è stata avviata a partire dal settembre 2003 nel momento in cui sono iniziate presso l’arsenale di Pine Bluff in Arkansas le attività di decontaminazione di 4.307 container di acciaio precedentemente utilizzati per conservare sostanze chimiche pericolose.

In prima battuta, il personale addetto del CMA ha adottato, prima della fase di riciclo, una procedura di risciaquo dei contenitori che si è però dimostrata sia inefficace ad eliminare i residui chimici difficili da rimuovere sia inopportuna perché avrebbe generato nel corso del processo una notevole quantità di rifiuti liquidi altamente tossici.

E’ allora che si è pensato di adottare un sistema di riscaldamento ad induzione magnetica per decontaminare i container. In questo modo si è riusciti ad elevare la loro temperatura fino a 1000 gradi Fahrenheit distruggendo, o catturando con apposita e complementare apparecchiatura, gli agenti chimici residuati dopo un’ora di surriscaldamento.

Una volta completata l’opera di bonifica i milioni di chilogrammi di acciaio dei container, equivalenti alle dimensioni e al peso di un razzo Saturn V, sono stati destinati ai centri di riciclaggio.

Secondo la valutazione di Laurence Gottschalk, project manager di CMA, attraverso questa modalità semplificata e più efficiente, si è notevolmente diminuito il rischio complessivo a vantaggio della sicurezza e l’impatto ecologico riducendo al minimo la quantità di rifiuti secondari prodotti. “Invece di occupare spazio in una discarica indefinitamente – ha dichiarato – abbiamo trovato una soluzione che porta benefici all’ambiente e alla comunità contribuendo al riciclo di tonnelate di acciaio".

Un risultato importante che come sottolineato da Conrad F. Whyne, Direttore del CMA dal 2007, rafforza l’impegno e rinnova gli sforzi delle strutture dell’esercito Usa per assicurare una migliore protezione dell’ambiente.

 

 

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