Le rinunce dietro alle grandi fortune.

Per genitori facoltosi, la cosa piu’ semplice e’ trasmettre ai figli sostanziose quantita’ di denaro. Molto piu’ difficile e’ aiutarli a comprendere a fondo il loro valore e, di conseguenza, riuscire a dotarli degli strumenti necessari a garantirgli la possibilta’ di una vita non dissipatoria. Per questo, l’infanzia e’ tutto. Abituarli ai no, alle rinunce, […]

Per genitori facoltosi, la cosa piu’ semplice e’ trasmettre ai figli sostanziose quantita’ di denaro. Molto piu’ difficile e’ aiutarli a comprendere a fondo il loro valore e, di conseguenza, riuscire a dotarli degli strumenti necessari a garantirgli la possibilta’ di una vita non dissipatoria. Per questo, l’infanzia e’ tutto. Abituarli ai no, alle rinunce, alle piccole sofferenze dei dinieghi e’ necessario. Il rischio, in caso contrario, e’ di due tipi: il primo riguarda una dimensione piu’ ontologica. I ragazzi cresciuti nell’ eccessiva disponibilita’ di risorse materiali, se si limitano a spendere senza produrre, saranno quasi sicuramente dei depressi. In secondo luogo, piu’ prosaicamente, interviene la meledizione detta “dalle maniche di camicia alle maniche di camicia”, e cioe’ quella che prevede che il patrimonio di una famiglia, faticosamente guadagnato negli anni, sia completamente disperso dalle terze generazioni. Quindi, cari bis-nipoti, attenti!

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