Le lezioni di economia domestica del cardinale Bagnasco

A molti sara’ capitato di scoprire, in cantina oppure sul banco di un mercatino, quei libretti della spesa che fino almeno agli anni 30 erano consuetudine di ogni buona famiglia, nella quale uno dei coniugi annotava in bella scrittura tutte le spese effettuate. Era un modo per governare le uscite e darsi una disciplina, che […]

A molti sara’ capitato di scoprire, in cantina oppure sul banco di un mercatino, quei libretti della spesa che fino almeno agli anni 30 erano consuetudine di ogni buona famiglia, nella quale uno dei coniugi annotava in bella scrittura tutte le spese effettuate. Era un modo per governare le uscite e darsi una disciplina, che nel frattempo si e’ smarrita in mezzo a scontrini, carte di credito e a volte troppi debiti. Ma quell’ abitudine oggi viene riscoperta da un’ iniziativa promossa a Genova dal cardinal Bagnasco: l’ idea e’ che un gruppo di operatori bancari aiuti un certo numero di famiglie a riportare sotto governo le proprie spese, ma soprattutto fornisca loro consigli utili ad evitare sprechi, spese superflue o inutili. Il fatto che si tratti di operatori bancari e’ per molti aspetti un’ occasione ancora piu’ interessante perche’ il piu’ diffuso documento riassuntivo delle entrate e delle spese e’ l’ estratto conto della nostra banca, ma spesso e’ anche un documento piuttosto ermetico da leggere. La crisi in corso ha molteplici cause strutturali, di cui la finanza e’ solo un aspetto: ma nel frattempo una delle indicazioni piu’ condivise riguarda la necessita’ di accrescere la financial literacy dei risparmiatori. Non si tratta solo di evitare che un risparmiatore si esponga a rischi eccessivi, ma si avverte ormai il bisogno di una figura professionale nuova che abbia come sua caratteristica centrale l’ assenza di conflitti di interesse. C’ e’ bisogno di un consulente al quale potersi rivolgere con fiducia quando ci si accinge ad un acquisto importante, come la casa o un’ auto. Ma l’ onda lunga dei nuovi comportamenti che vanno emergendo riguarda anche, e in pari misura, gli acquisti meno impegnativi, inclusa la stessa spesa giornaliera. Una recente indagine condotta in Gran Bretagna ha calcolato che circa un terzo degli acquisti di beni alimentari finisce sprecato, mentre un quarto potrebbe essere invece utilizzato. E in effetti la nostra vita quotidiana e’ disseminata di acquisti superflui, che non migliorano la qualita’ della vita ma intasano casa e bidoni della spazzatura. L’ idea che va emergendo e’ che potremmo vivere altrettanto bene se appena recuperassimo la saggezza delle nostre nonne, guadagnandoci in meno debiti, piu’ salute e un contributo ad una cultura di sviluppo sostenibile. Luigi Campiglio

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