Rimedi naturali efficaci per la labirintite

Dall'olio di lavanda alla radice di zenzero. Dalla passiflora alla valeriana. Da prendere sempre dopo aver parlato con il medico

labirintite
La labirintite è un’infiammazione dell’orecchio interno (labirinto), che può causare vertigini intense, perdita dell’equilibrio, nausea, e a volte ipoacusia (perdita dell’udito). Non corrisponde, dunque, a un’unica entità clinica, ma piuttosto, si riferisce a un numero di sintomi associati a disfunzioni dell’orecchio interno. Tra i sintomi, ci sono, oltre alla riduzione dell’udito, anche nausea, vomito e problemi di posture. Una volta ricevuta una diagnosi precisa del medico, e soltanto dopo la sua autorizzazione, la labirintite si può affrontare con alcuni, efficaci rimedi naturali. Tra i quali le tisane a base di zenzero o di passiflora, e l’olio essenziale di lavanda. Mentre tra i rimedi che non prevedono l’uso di medicinali (fonte spesso di sprechi), ma una manovra liberatoria.
 

Cause

L’ infiammazione dell’orecchio interno può avere origini diverse, tra cui infezioni virali e batteriche, oppure problemi vascolari, come spasmi o infarti dei vasi sanguigni. In alcuni casi, anche un’otite media non adeguatamente curata può evolversi in labirintite, in particolare nelle persone diabetiche.Le cause possono essere virali o batteriche, e nei bambini, le forme più comuni sono associate a meningite o otite media.
 
Altre cause della labirintite sono:
 
  • La malattia di Meniere, dovuta a uno squilibrio dei liquidi labirintici per cause metaboliche, che a volte può esordire con una vertigine acuta;
  • La dislocazione degli otoliti, ovvero i cristalli di carbonato di calcio normalmente presenti in alcuni punti del labirinto, che si accumulano nei canali semicircolari determinando una vertigine da ‘urto’ dovuta all’impatto di questi ‘sassolini’ con le strutture nervose del labirinto stesso a seguito di ben determinati movimenti;
  • Problemi di occlusione dentaria (cause stomatognatiche), oggi esaminabili facilmente con la stabilometria computerizzata.

Sintomi

I sintomi più comuni della labirintite sono:

In presenza di questi sintomi, anche in combinazione tra di loro, è importante consultare il medico, fare una diagnosi, e concordare con lui, se è possibile, una serie di efficaci rimedi naturali. Il consulto con il medico diventa urgente  quando la febbre è alta, c’è una perdita improvvisa di udito, le vertigini sono molto intense e persistenti, si sospetta un’infezione batterica. 

Rimedi naturali

Per alleviare i sintomi della labirintite, ma non a fini strettamente terapeutici, possono essere preziose tisane con:
 
  • Valeriana: pianta con azione sedativa che riduce la possibilità di escalation in pazienti che soffrono di ansia.
  • Passiflora: pianta con effetti rilassanti, aiuta ad abbassare la pressione e a calmare stati di agitazione, irrequietezza o sintomi nervosi gastrointestinali. Ottima con le tisane.
  • Radice di zenzero: ideale per alleviare i sintomi di nausea e vertigini provocati dalla labirintite.
  • Ginkgo biloba: migliora la circolazione cerebrale, ed è utile in caso di problemi vestibolari.

Un altro efficace rimedio naturale per alleviare i sintomi e i fastidi della labirintite è l’olio essenziale di lavanda che può essere assunto anche attraverso delle creme. Bisogna, inoltre, considerare che in determinati casi, la labirintite può essere dovuta proprio a causa di stati di agitazione, ansia e stress. Per queste forme di labirintite, non esiste un tempo entro il quale i sintomi scompaiono. In caso di labirintite da stress è necessario piuttosto agire sulle origini dello stress, o delle situazioni ansiose, mentre il disagio si può affrontare, con effetti calmanti, attraverso la camomilla e la melissa.
 

La manovra liberatoria

La manovra liberatoria  rappresenta una tecnica importante nel trattamento di alcune forme di labirintite, in particolare le vertigini parossistiche posizionali benigne (VPPB). Queste vertigini sono causate dallo spostamento degli otoliti, piccoli cristalli di carbonato di calcio, all’interno del labirinto dell’orecchio.

Le vertigini si manifestano tipicamente con movimenti della testa, per esempio quando ci si sdraia o si cambia posizione nel letto, e possono essere accompagnate da nausea o vomito.

La manovra liberatoria è eseguita da un otorinolaringoiatra e consiste in movimenti specifici della testa e del corpo del paziente. Queste manovre hanno lo scopo di riportare gli otoliti nella loro posizione originaria all’interno del labirinto, alleviando così la sensazione vertiginosa. Prima di eseguire queste manovre, lo specialista effettuerà delle manovre diagnostiche per individuare il canale semicircolare interessato.

Diagnosi

Non essendo la labirintite una patologia ben definita, ma un complesso di condizioni cliniche scaturite da cause di origine differente, è necessario individuare qual è il vero problema sottostante prima di agire. Per questo, è essenziale una valutazione accurata da parte di un otorinolaringoiatra, che può prescrivere una serie di esami diagnostici, tra cui:

  • Esami del sangue
  • Esame audiometrico
  • Videooculonistagmografia
  • Risonanza magnetica
  • Tomografia computerizzata (TC)

Questa approfondita valutazione è cruciale per determinare il trattamento più appropriato per il singolo paziente.

Cure e trattamenti

A seconda della natura e della causa della labirintite, i trattamenti possono variare. Per esempio, la labirintite batterica va trattata con antibiotici. Mentre, la labirintite virale, specialmente nelle forme lievi, può essere curata con farmaci antivirali.

I sintomi come nausea e vomito richiedono l’uso di farmaci antiemetici. Così come le vertigini vengono spesso trattate con farmaci anticolinergici.

L’infiammazione può essere curata con l’uso di steroidi. Nei casi in cui la labirintite sia correlata a stati d’ansia o a condizioni di depressione, possono essere prescritti farmaci come le benzodiazepine o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. È importante sottolineare che tutti questi farmaci devono essere prescritti e monitorati da un medico.

Nella gestione degli attacchi di vertigini, si consiglia di mantenere la testa ferma e ridurre l’illuminazione dell’ambiente circostante, per esempio spegnendo le luci o chiudendo tapparelle e scuri.

Si raccomanda inoltre di evitare movimenti improvvisi della testa e di limitare l’uso di dispositivi con schermi retroilluminati, come smartphone, computer e televisioni, fino alla completa risoluzione dei sintomi.

Quanto dura la fase acuta

La fase acuta della labirintite dura di solito 2-3 giorni, dopo i quali c’è un periodo (da 2 settimane a diversi mesi) caratterizzato da: 

    • disequilibrio 
    • sensazione di instabilità 
    • difficoltà di visione nitida durante i movimenti rapidi della testa o durante il cammino
    • sensazione di non essere perfettamente in equilibrio. 

Tipi di labirintite

Esistono diversi tipi di labirintite, che vengono classificati sulla base dell’origine dell’infezione (batterica o virale) e della loro gravità.
 
  • Labirintite acuta non suppurativa: si scatena in seguito a un’infezione delle vie respiratorie, caratterizzata da vertigini intense, tinnito forte, nistagmo e stordimento.
  • Labirintite circoscritta: causata, in genere, da colesteatoma (un tipo di otite media cronica) o da incidenti durante interventi chirurgici alla mastoide.
  • Labirintite cronica: si verifica a seguito dell’erosione della capsula labirintica ossea, con episodi di vertigine permanenti.
  • Labirintite endolinfatica virale: associata a infezioni virali come il morbillo e la parotite epidemica, si manifesta con improvvisa sordità.
  • Labirintite sierosa: si sviluppa nella fessura tra l’orecchio medio, localizzata nei canali semicircolari laterali.
  • Labirintite suppurativa: causata da infezioni dell’orecchio interno dovute a microrganismi piogeni, porta a sordità.
  • Labirintite traumatica: complicanza di un trauma cranico o di interventi chirurgici auricolari.

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