Indice degli argomenti
Cause
- La malattia di Meniere, dovuta a uno squilibrio dei liquidi labirintici per cause metaboliche, che a volte può esordire con una vertigine acuta;
- La dislocazione degli otoliti, ovvero i cristalli di carbonato di calcio normalmente presenti in alcuni punti del labirinto, che si accumulano nei canali semicircolari determinando una vertigine da ‘urto’ dovuta all’impatto di questi ‘sassolini’ con le strutture nervose del labirinto stesso a seguito di ben determinati movimenti;
- Problemi di occlusione dentaria (cause stomatognatiche), oggi esaminabili facilmente con la stabilometria computerizzata.
Sintomi
- Nausea e vomito
- Sensazione di stordimento
- Aumento della salivazione
- Instabilità
- Abbassamento del tono dell’umore
- Riduzione dell’udito
- Disturbi dell’equilibrio
- Problemi di postura
- Malessere generale
- Febbre
- Ansia
In presenza di questi sintomi, anche in combinazione tra di loro, è importante consultare il medico, fare una diagnosi, e concordare con lui, se è possibile, una serie di efficaci rimedi naturali. Il consulto con il medico diventa urgente quando la febbre è alta, c’è una perdita improvvisa di udito, le vertigini sono molto intense e persistenti, si sospetta un’infezione batterica.
Rimedi naturali
- Valeriana: pianta con azione sedativa che riduce la possibilità di escalation in pazienti che soffrono di ansia.
- Passiflora: pianta con effetti rilassanti, aiuta ad abbassare la pressione e a calmare stati di agitazione, irrequietezza o sintomi nervosi gastrointestinali. Ottima con le tisane.
- Radice di zenzero: ideale per alleviare i sintomi di nausea e vertigini provocati dalla labirintite.
-
Ginkgo biloba: migliora la circolazione cerebrale, ed è utile in caso di problemi vestibolari.
La manovra liberatoria
Le vertigini si manifestano tipicamente con movimenti della testa, per esempio quando ci si sdraia o si cambia posizione nel letto, e possono essere accompagnate da nausea o vomito.
La manovra liberatoria è eseguita da un otorinolaringoiatra e consiste in movimenti specifici della testa e del corpo del paziente. Queste manovre hanno lo scopo di riportare gli otoliti nella loro posizione originaria all’interno del labirinto, alleviando così la sensazione vertiginosa. Prima di eseguire queste manovre, lo specialista effettuerà delle manovre diagnostiche per individuare il canale semicircolare interessato.
Diagnosi
Non essendo la labirintite una patologia ben definita, ma un complesso di condizioni cliniche scaturite da cause di origine differente, è necessario individuare qual è il vero problema sottostante prima di agire. Per questo, è essenziale una valutazione accurata da parte di un otorinolaringoiatra, che può prescrivere una serie di esami diagnostici, tra cui:
- Esami del sangue
- Esame audiometrico
- Videooculonistagmografia
- Risonanza magnetica
- Tomografia computerizzata (TC)
Questa approfondita valutazione è cruciale per determinare il trattamento più appropriato per il singolo paziente.
Cure e trattamenti
A seconda della natura e della causa della labirintite, i trattamenti possono variare. Per esempio, la labirintite batterica va trattata con antibiotici. Mentre, la labirintite virale, specialmente nelle forme lievi, può essere curata con farmaci antivirali.
I sintomi come nausea e vomito richiedono l’uso di farmaci antiemetici. Così come le vertigini vengono spesso trattate con farmaci anticolinergici.
L’infiammazione può essere curata con l’uso di steroidi. Nei casi in cui la labirintite sia correlata a stati d’ansia o a condizioni di depressione, possono essere prescritti farmaci come le benzodiazepine o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. È importante sottolineare che tutti questi farmaci devono essere prescritti e monitorati da un medico.
Nella gestione degli attacchi di vertigini, si consiglia di mantenere la testa ferma e ridurre l’illuminazione dell’ambiente circostante, per esempio spegnendo le luci o chiudendo tapparelle e scuri.
Si raccomanda inoltre di evitare movimenti improvvisi della testa e di limitare l’uso di dispositivi con schermi retroilluminati, come smartphone, computer e televisioni, fino alla completa risoluzione dei sintomi.
Quanto dura la fase acuta
La fase acuta della labirintite dura di solito 2-3 giorni, dopo i quali c’è un periodo (da 2 settimane a diversi mesi) caratterizzato da:
-
- disequilibrio
- sensazione di instabilità
- difficoltà di visione nitida durante i movimenti rapidi della testa o durante il cammino
- sensazione di non essere perfettamente in equilibrio.
Tipi di labirintite
- Labirintite acuta non suppurativa: si scatena in seguito a un’infezione delle vie respiratorie, caratterizzata da vertigini intense, tinnito forte, nistagmo e stordimento.
- Labirintite circoscritta: causata, in genere, da colesteatoma (un tipo di otite media cronica) o da incidenti durante interventi chirurgici alla mastoide.
- Labirintite cronica: si verifica a seguito dell’erosione della capsula labirintica ossea, con episodi di vertigine permanenti.
- Labirintite endolinfatica virale: associata a infezioni virali come il morbillo e la parotite epidemica, si manifesta con improvvisa sordità.
- Labirintite sierosa: si sviluppa nella fessura tra l’orecchio medio, localizzata nei canali semicircolari laterali.
- Labirintite suppurativa: causata da infezioni dell’orecchio interno dovute a microrganismi piogeni, porta a sordità.
- Labirintite traumatica: complicanza di un trauma cranico o di interventi chirurgici auricolari.
Leggi anche:
- Ipoacusia: significato, sintomi e come si diagnostica
- Come proteggere l’udito ed evitare l’ipoacusia
- Mal d’orecchio: cause, rimedi e prevenzione
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.