La rivoluzione dal basso passa per Berlingo (BS)

E’ Berlingo, in provincia di Brescia, il quarantasettesimo comune iscritto all’Associazione dei Comuni Virtuosi. Per “celebrare” questo momento, l’amministrazione comunale ha organizzato per domenica 7 novembre una giornata di festa e di comunità, alla quale parteciperà il coordinatore nazionale della rete, Marco Boschini. Riportiamo di seguito le parole di Dario Cipetti, sindaco del paese, che […]

E’ Berlingo, in provincia di Brescia, il quarantasettesimo comune iscritto all’Associazione dei Comuni Virtuosi.

Per “celebrare” questo momento, l’amministrazione comunale ha organizzato per domenica 7 novembre una giornata di festa e di comunità, alla quale parteciperà il coordinatore nazionale della rete, Marco Boschini.

Riportiamo di seguito le parole di Dario Cipetti, sindaco del paese, che raccontano le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione comunale ad entrare a far parte della nostra “comunità”.

“Essere accettati in un’associazione qual è quella dei Comuni virtuosi, il cui obiettivo primario è quello di promuovere la sostenibilità e le buone pratiche nell’azione amministrativa, implica un riconoscimento: quello che “un altro modo di amministrare è possibile”, in maniera seria, onesta e attenta alla corretta gestione del territorio.

Questo riconoscimento non va solo all’Amministrazione comunale, ma soprattutto ai cittadini e alle cittadine di Berlingo e Berlinghetto che, singolarmente, a livello di famiglie e nel variegato panorama del mondo associativo, ogni giorno si mettono concretamente in gioco per realizzare questi obiettivi.

Ma questa è anche una scelta di responsabilità, che ci impegna a proseguire e migliorare, laddove possibile, nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità, di attenzione al territorio, di sviluppo in funzione di una maggior qualità della vita dei nostri cittadini, di un’azione politica e amministrativa sobria ed efficace, lontana dagli schiamazzi e dai proclami che spesso mirano solamente ad alimentare i problemi, senza risolverne alcuno.

In questa sfida non siamo soli: c’è una rete di Comuni, e in ultima analisi di persone, che condivide questa progettualità e che rappresenta un’autentca rivoluzione dal basso in grado di scardinare un sistema di potere logoro e ripiegato su se stesso. Siamo contenti di farne parte.”

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