La facile strada del «no» agli OGM e le ragioni di scienza e ricerca

Sarebbe molto consolatorio dire un bel no agli Ogm, gli organismi geneticamente modificati. E c’e’ chi ci sta pensando. Il ministro dell’agricoltura Luca Zaia, la Coldiretti, tanto per cominciare, hanno chiesto un referendum per bloccarli. La lista e’ destinata probabilmente ad allungarsi dopo la decisione di ieri dell’Unione europea. Una decisione che ha dato il […]

Sarebbe molto consolatorio dire un bel no agli Ogm, gli organismi geneticamente modificati. E c’e’ chi ci sta pensando. Il ministro dell’agricoltura Luca Zaia, la Coldiretti, tanto per cominciare, hanno chiesto un referendum per bloccarli. La lista e’ destinata probabilmente ad allungarsi dopo la decisione di ieri dell’Unione europea. Una decisione che ha dato il via libera all’importazione e trasformazione in Europa per tre nuovi mais geneticamente modificati, oltre che alla coltivazione di una patata per fini industriali e non alimentari. E allora cosa c’e’ di meglio che affidarsi al sano principio di precauzione e per non sbagliare evitare che quei prodotti possano contaminare o inquinare il nostro territorio? Di meglio ci sarebbe invece

Appare quasi banale dirlo ma un conto e’ parlare di singoli prodotti, un altro e’ parlare della tecnologia usata per produrli. Cosa si vuole? Vietare l’uso di una tecnica in tutti i laboratori di biologia molecolare che da decenni se ne servono? Crediamo di no. Ma come spesso accade, la semplificazione e’ la strada usata per fare presa sulle persone, sfruttando le ansie, le paure, le angosce di un mondo che ci sembra di conoscere sempre meno. E allora via con le parole- ombrello o gli slogan come no agli Ogm, utili a rendere facili delle scelte che facili non sono. Alimentando, e’ il caso di dirlo, assolutismi inutili, rigidita’ su entrambi i fronti che dovrebbero spingerci a scegliere di schierarci o meno con le piante bio-tech.

Avremmo bisogno di scienziati, di tecnici, di esperti di genetica e biologi, di meditate analisi e non di politici o aspiranti tali, per riuscire a farci un’opinione, per potere un domani decidere se chiamati a farlo. Altrimenti saremo preda degli argomenti comodi di chi dice: Semplice dire no quando si ha la pancia piena, o di chi ribatte che scopriremo i danni degli Ogm quando sara’ troppo tardi. La verita’ e’ che se la patata Amflora (quella autorizzata ieri dalla Ue), come sottolineavano alcuni ambientalisti ieri, pone rischi per la salute, ebbene quello si dovrebbe accertare. Per potere dire no alla patata, non agli Ogm.

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