Inghilterra: co2 sotto il mare

ROMA Il biossido di carbonio prodotto dalle centrali elettriche britanniche finira’ immagazzinato sotto il Mare del Nord, nei vecchi giacimenti di gas oggi esauriti. Lo scrive il quotidiano inglese “The Times”, che svela i piani di National Grid, la societa’ della rete elettrica e del gas d’Oltremanica, per costituire una nuova divisione che convogliera’ le […]

ROMA
Il biossido di carbonio prodotto dalle centrali elettriche britanniche finira’ immagazzinato sotto il Mare del Nord, nei vecchi giacimenti di gas oggi esauriti. Lo scrive il quotidiano inglese “The Times”, che svela i piani di National Grid, la societa’ della rete elettrica e del gas d’Oltremanica, per costituire una nuova divisione che convogliera’ le emissioni e le immagazzinera’ all’interno di formazioni geologiche sotto il Mare del Nord. National Grid ritiene che la nuova divisione, National Grid Carbon, avra’ un ruolo di primo piano nella futura crescita del gruppo, immagazzinando la CO2 prodotta dalle centrali che saranno dotate di apparecchiature per la cattura e il sequestro del gas serra.

Chris Train, direttore della attivita’ della rete, afferma che il gruppo sta studiando un progetto per costruire una rete di trasporto e immagazzinamento della CO2 da due miliardi di sterline attorno all’estuario del fiume Humber in Yorkshire, dove hanno sede cinque tra le piu’ grandi centrali a gas e a carbone della Gran Bretagna.

National Grid fornira’ il sistema per la raccolta della CO2 e per il suo immagazzinamento offshore spiega Train. Abbiamo grandi competenze nel costruire reti di tubi sicure ed efficienti. Il direttore della rete di National Grid aggiunge che il sistema potrebbe essere operativo nel giro di tre anni, in linea con l’obiettivo del governo di Londra di avere una prima centrale elettrica equipaggiata con un impianto di cattura e sequestro entro il 2012.

Il biossido di carbonio catturato dalle centrali quali Drax, Eggborough, Ferrybridge and Killingholme verra’ immesso nella rete di tubi di National Grid, in parte utilizzando la rete gia’ esistente, e pompato nei siti di immagazzinamento rappresentati dai vecchi campi di gas offshore sotto il Mare del Nord, dove la roccia permeabile e’ adatta ad immagazzinare in maniera permanente la CO2.

Le centrali elettriche e gli impianti industriali nell’area all’estuario dell’Humber emettono circa 60 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, facendo dell’area quella con la maggior produzione di gas serra dell’Europa. Per Train catturare e immagazzinare tutta la CO2 dell’area equivarrebbe a togliere dalla strada 20 milioni di auto.

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