In Italia, dove cresce la green economy?

Un cerino per illuminare i prossimi passi della green economy in Italia. Da qualche anno, Fondazione Impresa elabora uno studio completo sullo stato dell’economia della sostenibilità nel Bel Paese, procedendo anche ad una classifica delle regioni italiane più virtuose e ad un elenco di attività remunerative a livello economico. Ecco quindi “L’indice di Green Economy […]

Un cerino per illuminare i prossimi passi della green economy in Italia. Da qualche anno, Fondazione Impresa elabora uno studio completo sullo stato dell’economia della sostenibilità nel Bel Paese, procedendo anche ad una classifica delle regioni italiane più virtuose e ad un elenco di attività remunerative a livello economico.

Ecco quindi “L’indice di Green Economy 2012” di Fondazione Impresa che è frutto dell’incrocio di 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese e prodotti, agricoltura, turismo, edilizia, mobilità e rifiuti. Fondazione Impresa ritiene, infatti, che questi siano i settori nei quali un nuovo modello di sviluppo possa trovare uno spazio significativo di crescita in Italia.

Le variabili che compongono gli indicatori sono state selezionate sulla base dei principali aspetti che declinano la green economy, prendendo in considerazione gli indicatori che forniscono informazioni accurate, attendibili e confrontabili rispetto alle venti regioni italiane. I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, etc.) e le informazioni statistiche sono le ultime disponibili a fine 2011. In generale, la classifica stilata da Fondazione Impresa restituisce la fotografia di un’Italia nella quale le regioni centrali e settentrionali ottengono piazzamenti migliori nell’Indice di Green Economy rispetto a quelle meridionali.

Un paese in cui Trentino Alto-Adige, Toscana ed Umbria sono le aree economicamente più “verdi”. Certo, ogni area e regione ha la sua specializzazione produttiva: per avere un’immagine più dettagliata, scorrete il report di Fondazione Impresa.

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