In Gran Bretagna un divorzio su tre è «colpa» di Facebook

di Chiara Albanese Il social network Facebook è resposabile di un terzo dei divorzi nel Regno Unito. Almeno secondo gli avvocati di Divorce Online, un portale che offre servizi legali di divorzio fai da te via Internet. E che, analizzando le risposte di oltre 5mila richieste di separazione inviate attraverso il sito, ha scoperto che […]

di Chiara Albanese

Il social network Facebook è resposabile di un terzo dei divorzi nel Regno Unito. Almeno secondo gli avvocati di Divorce Online, un portale che offre servizi legali di divorzio fai da te via Internet. E che, analizzando le risposte di oltre 5mila richieste di separazione inviate attraverso il sito, ha scoperto che oltre il 30% include Facebook come una delle ragioni della decisione di lasciare il tetto coniugale.
Le ragioni più frequenti per cui Facebook viene citato nelle richieste sono i messaggi inappropriati inviati dal partner attraverso il sito, I commenti negativi lasciati sul profilo quando il matrimonio é giá in crisi, e l’intervento di amici comuni nel “denunciare” comportamenti scorretti. Ma secondo gli avvocati di Divorce Online, oltre ai numeri stessi è preoccupante il trend rilevato dal sondaggio, in quanto i riferimenti a Facebook, usato anche come prova da portare in Tribunale, sono aumentati del 50% rispetto a un sondaggio analogo condotto alla fine del 2009.
Una situazione simile agli Stati Uniti, dove una ricerca della American Academy of Matrimonial Lawyers ha rilevato che un quinto dei divorzi coinvolge Facebook. Meno rilevante resta invece il ruolo del social network Twitter, citato in solo 20 dei 5mila documenti analizzati durante il mese di dicembre.
«Facebook è diventato un mezzo di comunicazione primario. Le persone contattano i partner in modo innocente ma la conversazione cambia presto di tono e questo é il modo più semplice per inizare una relazione extraconiugale», spiega Mark Keenan, managing director di Divorce Online che aggiunge che i post lasciati sulle pagine vengono ormai spesso utilizzati come prove nel processo per l’assegnazione degli alimenti.
Parte del fenomeno della digitalizzazione della vita matrimoniale riguarda però anche il crescente uso di siti internet specializzati nel completare la pratica di divorzio, proprio come nel caso del portale Divorce Online, che dichiara di avere completato oltre 65mila divorzi da quando é stato fondato nel 2001. Raccomandato dal gigante dei supermercati Tesco, Divorce Online offre una consulenza standard alle coppie che si separano alla tariffa base di 65 sterline. Incluso un testamento gratuito per le due parti.
Il sistema permette di generare una richiesta di divorzio personalizzata redatta da un team legale specializzato, che si mette al lavoro appena ricevuto il pagamento attraverso carta di credito. I vantaggi? Più efficiente e economico del tradizionale avvocato, senza fare ricorso a termini complicati e obbligo di mediazione in caso di conflitti irrisolti. Oltre che a un servizio continuativo 7 giorni su 7, spiegano da Divorce Online.

 

 

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