Il Giappone si mette a dieta di energia per l’estate

La Nippon Keidanren, l’organizzazione economica che riunisce a se tutte le industrie giapponesi, ha iniziato a studiare come affrontare le carenze energetiche previste per questa estate. A seguito del terremoto e della conseguente emergenza nucleare, il governo ha manifestato l’intenzione di limitare l’uso delle risorse da parte dei consumatori su grande scala. Per evitare restrizioni […]

La Nippon Keidanren, l’organizzazione economica che riunisce a se tutte le industrie giapponesi, ha iniziato a studiare come affrontare le carenze energetiche previste per questa estate. A seguito del terremoto e della conseguente emergenza nucleare, il governo ha manifestato l’intenzione di limitare l’uso delle risorse da parte dei consumatori su grande scala. Per evitare restrizioni energetiche obbligatorie o blackout di massa, la Keidanren ha richiesto alle proprie imprese e associazioni di redigere entro il 20 aprile i piani di risparmio elettrico per il periodo estivo; piani che dovranno necessariamente essere inlinea con la strategia di Tokyo e che serviranno dunque a non subire conseguenze troppo negative quando il governo stringerà i cordoni elettrici. E sulla questione energetica la Keidanren ha le idee chiare, le stesse portate sul tavolo del G8 Business Summit lo scorso venerdì a Parigi. Durante l’incontro, il cui obiettivo era quello di discutere della migliore modalità per ottenere, in modo coordinato, un contesto economico internazionale stabile, l’organizzazione nipponica insieme alle associazioni industriali degli altri sette grandi ha stilato le raccomandazioni da destinare ai propri governi e alla presidenza francese del G8 e del G20.
E tra i punti chiave del documento firmato durante il Summit non poteva non ritornare l’invito alle parti interessate a sostenere soluzioni innovative scalabili e convenienti che aumentino l’efficienza energetica.

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