Gran Bretagna, ricetta anti-crisi: settimana lavorativa di tre giorni

LONDRA La Gran Bretagna fa ormai i conti con la recessione e il governo cerca di correre ai ripari. Torna ad affacciarsi la prospettiva della settimana lavorativa di tre giorni. Secondo l’Independent, che cita fonti governative, Londra starebbe considerando la possibilita’ ridurre l’orario di lavoro per salvare le imprese. Sono gia’ decine di migliaia le […]

LONDRA
La Gran Bretagna fa ormai i conti con la recessione e il governo cerca di correre ai ripari. Torna ad affacciarsi la prospettiva della settimana lavorativa di tre giorni. Secondo l’Independent, che cita fonti governative, Londra starebbe considerando la possibilita’ ridurre l’orario di lavoro per salvare le imprese.

Sono gia’ decine di migliaia le aziende che hanno manifestato l’intenzione di ridurre la settimana lavorativa. Molte, soprattutto nel comparto automobilistico, sono pronte a introdurre la settimana di tre giorni. Il governo sarebbe orientato a introdurre degli incentivi per i lavoratori anche se fonti ministeriali negano che ci sia un piano imminente in questo senso. L’obiettivo e’ comunque quello di evitare il boom della disoccupazione che gia’ tra settembre e dicembre e’ balzata ai massimi dal 1997, al 6,1%.

Proprio nei giorni scorsi la mitica casa automobilistica Bentley, che annovera la Regina Elisabetta tra i piu’ prestigiosi clienti e le cui vetture si vendono a listino attorno alle 250 mila sterline (264 mila euro), ha annunciato la sospensione della produzione per sette settimane a causa della caduta della domanda. La settimana corta era gia’ stata introdotta nel Regno Unito negli anni ’70. Nel ’73 lo sciopero dei minatori delle miniere di carbone aveva costretto il governo a imporre una settimana di tre giorni di emergenza. L’orario ridotto era rimasto in vigore per tre-quattro mesi.

Torna in alto