Fukushima, è fallito il tentativo di tappare la falla con il calcestruzzo

Gli ingegneri al lavoro nella centrale di Fukushima Daiichi non sono ancora riusciti a tappare la crepa da cui viene riversata acqua radioattiva nel Pacifico, ma hanno annunciato che in un’ispezione portata a termine domenica non sono state trovate altre falle. Si pensa che la lunga crepa da 20 centimetri sia stata causata dal terremoto […]

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Gli ingegneri al lavoro nella centrale di Fukushima Daiichi non sono ancora riusciti a tappare la crepa da cui viene riversata acqua radioattiva nel Pacifico, ma hanno annunciato che in un’ispezione portata a termine domenica non sono state trovate altre falle. Si pensa che la lunga crepa da 20 centimetri sia stata causata dal terremoto di magnitudo 9.0 dello scorso 11 marzo, che ha anche determinato lo tsunami. I lavoratori hanno provato a riempirla con calcestruzzo, ma non sono riusciti a farlo asciugare. Adesso hanno in programma di iniettare un polimero in grado di assorbire enormi quantità di acqua estendendosi di 50 volte rispetto alle sue dimensioni originarie.

 

OPERAI – Intanto due operai della centrale nucleare di Fukushima, scomparsi dal giorno del sisma sono stati ritrovati morti, sempre nello stesso sito. Sulla base di quanto riferito in conferenza stampa dalla Tepco, il gestore dell’impianto, i due, di 24 e 21 anni, sarebbero deceduti per le ferite multiple riportate associate a tracce di annegamento. Le analisi fatte dai medici legali hanno ipotizzato la morte poco più di un’ora dopo il terremoto, avvenuto alle ore 14.46 dell’11 marzo, cui è seguito il devastante tsunami. I loro corpi sono stati trovati mercoledì e poi ripuliti e decontaminati, visto che l’impianto continua a rilasciare forti dosi di radiazione in quella che è la peggiore crisi nucleare del Giappone

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