Eco-design in cucina

Di fronte alla crescente voglia di natura ed ecologia, le aziende hanno, infatti, ampliato la proposta di complementi d’arredo green e innovativi. Bio Home, ad esempio, è una linea di piatti da tavola realizzati in fibra di bamboo, una pianta che cresce spontaneamente nelle regioni tropicali ed è presente in grandi quantità. La sua caratteristica […]

Di fronte alla crescente voglia di natura ed ecologia, le aziende hanno, infatti, ampliato la proposta di complementi d’arredo green e innovativi.

Bio Home, ad esempio, è una linea di piatti da tavola realizzati in fibra di bamboo, una pianta che cresce spontaneamente nelle regioni tropicali ed è presente in grandi quantità. La sua caratteristica resistenza lo rende un ottimo sostituto della ceramica normalmente utilizzata per realizzare questo tipo di accessori.

L’azienda giapponese Wasara, invece, ha lanciato una serie di stoviglie realizzata con le fibre di canna da zucchero e la bagassa (quello che rimane della canna da zucchero dopo la spremitura), che la rendono completamente biodegradabile e compostabile.

Biodegradabile è anche la linea per l’happy hour firmata Pandora Design in Mater-Bi, una bioplastica prodotta a partire da amido di mais, grano e patata.

Anche le foglie secche possono diventare materiale utile per creare finissimi complementi d’arredo: è il caso della linea di piatti e vassoi realizzata da Verterra nel rispetto dell’ambiente. Le foglie, una volta sterilizzate attraverso i raggi UV, vengono unite e schiacciate grazie all’utilizzo di vapore acqueo e una pressa. Non è tutto, l’80% dell’acqua impiegata viene poi riutilizzata per produrre altro vapore.
 
Per le bevande poi, la proposta dello Studio BrandImage prevede la bottiglia 360 Paper, completamente realizzata in carta e quindi anche in questo caso biodegradabile.
Il designer Nobuhiko Arika ha poi preferito andare oltre al concetto di biodegradabile ideando un innovativo set di piatti commestibili, a base di biscotti. Una soluzione questa che fa bene sia all’ambiente che al palato.

Un altro modo di fare eco-design è riutilizzare i vecchi utensili da cucina e cambiarne la funzione d’uso. E’ il caso delle lampade e paralumi realizzati da Gilles Eichenbaum grazie all’utilizzo di vecchi bollitori, pentole, scolapasta, coperchi e altri accessori rimasti inutilizzati. Ogni oggetto può essere decorato da una delicata trama di fori o mediante l’applicazione di posate.

Dal riutilizzo all’adozione di materiali biodegradabili i modi per fare eco-design sono tanti e in molti casi alla portata di tutti.

Torna in alto