Chi pensava che i veicoli elettrici ? autovetture, furgoni e moto ? fossero stati concepiti per un fragile servizio urbano deve ricredersi. Si e’, infatti, brillantemente concluso a Rovereto il primo grande test nella storia della viabilita’ elettrica, un vero e proprio rally basato su impegnative regole sportive, molto simili a quelle delle competizioni convenzionali. Dopo quattro articolate tappe che hanno portato la carovana del rally elettrico in tre diversi paesi, tutti i partecipanti, tranne uno dovutosi ritirare per motivi tecnici nell’attraversamento di un valico alpino, sono egregiamente giunti a destinazione.
560 chilometri percorsi in condizioni impegnative per ragioni atmosferiche, ma specialmente per le caratteristiche del tracciato accuratamente scelto per mettere a dura prova i veicoli, specialmente nell’attraversare i tre passi alpini su fondi misti, tracciati esposti e specialmente con pendenze notevolissime.
La dimostrazione che la tecnologia della trazione elettrica e’ ormai talmente matura da poter superare prove al limite anche per veicoli a trazione convenzionale, non appositamente preparati ma di serie, come erano quasi tutti quelli partecipanti.
La giornata finale ha chiesto, ancora una volta, grandi prove alla carovana silenziosa. La prima tappa speciale si e’ tenuta poco dopo Bolzano a quasi 1400 metri di altezza di Passo della Mendola, dove tutti i veicoli hanno potuto mostrare, senza problemi, la propria padronanza della strada su 14,9 km di suggestivo percorso alpino. Piu’ complicata la prova speciale del pomeriggio dove e’ stato chiesto ai piloti di cimentarsi nella “Menador” o “Kaiserjgerweg”, un tracciato militare della prima guerra mondiale costruito a picco sulla roccia e caratterizzato da punti stretti e in forte pendenza. E anche questo superato brillantemente.
Grande emozione e’ stata provata da tutti i partecipanti alla gara nell’attraversare, per l’ennesima e l’ultima volta, il portale dell’arrivo E-miglia entrando a Rovereto. La vittoria e’ stata aggiudicata al giovanissimo equipaggio tedesco composto da Tim Ruhoff e Steven Hofmann, che hanno dominato fin dal primo giorno le classifiche. Secondi, Carlo Bermes e Wulf Biebinger del juwi Team Racing ? anche loro con una Tesla ? avendo segnato un tempo totale di 37:30:03.77 ore, solo 2,18 minuti dietro l’ Energiebau Team e 2,09 minuti davanti a Markus Spiekermann del Team Bosch e alla loro Think City.
Marcel Schwager l’unico motociclista della competizione ha terminato E-miglia 2010 con un impressionante quinto posto. Bene anche l’auto di Rinnovabili.it, l’unico equipaggio italiano a partecipare al rally, che si e’ dignitosamente piazzata al nono posto dopo prove di grande soddisfazione, sia come prestazioni che come affidabilita’. Infatti, la nostra Think car ha brillantemente superato tutti i test ottenendo delle performance forse all’inizio neanche immaginate.
E’ pianamente soddisfatto di quella che definisce “un’eccezionale avventura elettrica” soprattutto Christian Herles, organizzatore di E-miglia per il quale il successo di questo rally si concretizza nell’aver soddisfatto e addirittura superato le aspettative iniziali. Ed entusiasta della capacita’ di partecipanti e tecnici di essere riusciti a collezionare un?esperienza unica, Herles ha chiuso l’e-miglia 2010 con una promessa: “Saremo qui anche per il 2011”.
Mentre iniziano a spegnersi i riflettori sul grande circo dell’elettrico e gli equipaggi si salutano, con malcelata emozione, noi riflettiamo su quanto ci ha cambiato questa straordinaria quanto unica esperienza. In un’atmosfera di grande festa si e’ cosi’ conclusa un’avventura indimenticabile.
Grazie E-miglia, al prossimo anno.
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