Dalla stampante pelle nuova per le vittime di ustioni

Quello che sembra uscito da Robocop o Terminator, è invece una realtà quotidiana presentata ora dagli scienziati dell’Università di medicina "Wake Forest" della Carolina del Nord. I ricercatori americani hanno sviluppato un dispositivo che funziona come una comune stampante a inchiostro: invece di trasferire su carta i dati forniti da un computer, produce pezzi di […]

Quello che sembra uscito da Robocop o Terminator, è invece una realtà quotidiana presentata ora dagli scienziati dell’Università di medicina "Wake Forest" della Carolina del Nord. I ricercatori americani hanno sviluppato un dispositivo che funziona come una comune stampante a inchiostro: invece di trasferire su carta i dati forniti da un computer, produce pezzi di pelle. I ricercatori statunitensi hanno spiegato che curare una ferita o un’ustione potrebbe non essere più così difficile in futuro: «Si potrà "stampare" la pelle nuova sulla ferita lasciandola cicatrizzare rapidamente». Infatti: soprattutto le vittime di ustioni potranno trarre beneficio da questa nuova tecnologia, ha spiegato James Yoo nel corso del congresso AAAS (American association for the advancement of science), l’associazione americana per l’avanzamento delle scienze che si è riunita a Washington.

LASER 3D – Il sistema, denominato "bioprinting", è del tutto simile a una stampante: dei laser 3D integrati rilevano dapprima l’estensione e la profondità della parte da riparare e successivamente creano un pezzo di pelle tridimensionale del tutto corrispondente che verrà poi "stampato", in una combinazione tra cellule della pelle, collagene e coagulante, direttamente sulla ferita. Anche se la ferita deve in ogni caso cicatrizzarsi, il processo di guarigione è reso molto più veloce, ha sottolineato Yoo nella sua relazione. «Questo metodo è stato testato sui topi e sui maiali e ha dimostrato di riuscire a favorire il processo di cicatrizzazione delle ustioni in un paio di settimane». Finora i ricercatori sono stati in grado di stampare pezzi di pelle della dimensione di dieci per dieci centimetri, riferisce la rivista Science Now. La ricerca di James Yoo e del suo gruppo di lavoro è stata sponsorizzata anche dall’esercito degli Stati Uniti. Il 30 per cento delle ferite dei soldati nei combattimenti sono ustioni, ha aggiunto Yoo. Che ha sottolineato: «La "stampante di pelle" è abbastanza flessibile e di facile utilizzo per curare le ferite direttamente sul campo di battaglia e negli ospedali militari».

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