Cosi’ gli arabi pensano di vivere con meno petrolio. A casa loro

Sono i signori del petrolio, da sempre. L’oro nero ha fatto la loro fortuna, concentrata quasi sempre nelle mani di ricche e potenti oligarchie, e ha segnato il loro destino di paesi dove tutta la vita pubblica è resa opaca dall’intreccio tra islam integralista e fiumi di petrolio da esportare nel mondo dove scarseggia. Eppure, […]

Sono i signori del petrolio, da sempre. L’oro nero ha fatto la loro fortuna, concentrata quasi sempre nelle mani di ricche e potenti oligarchie, e ha segnato il loro destino di paesi dove tutta la vita pubblica è resa opaca dall’intreccio tra islam integralista e fiumi di petrolio da esportare nel mondo dove scarseggia. Eppure, guardando un utile video di TM News, pubblicato sulla sezione Multimedia de lastampa.it, sulla città di Al Masdar che gli emiri stanno costruendo a casa loro, nel deserto, per vivere con minore inquinamento e diverse fonti energetiche rispetto al petrolio, si capisce bene una cosa: anche l’establishment del mondo arabo è convinto che il futuro passi per un ambiente più sano, meno devastato dal petrolio. Almeno a casa, gli arabi hanno già corretto il tiro. E se lo fanno loro, i signori del petrolio, noi, che invece il petrolio lo importiamo a caro prezzo, abbiamo un motivo in più per riflettere. E per agire.

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