Clima, nel 2060 sarà estate anche a gennaio

Nel 2060, la temperatura della Terra sarà più alta di 4 gradi centigradi. Potrebbe sembrare un dato irrilevante ma purtroppo non è così. Il crescente livello di emissioni di CO2 causato dalle attività dell’uomo, infatti, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio cataclisma per i paesi poveri. A lanciare l’allarme, la Banca mondiale che, nell’ultimo […]

Nel 2060, la temperatura della Terra sarà più alta di 4 gradi centigradi. Potrebbe sembrare un dato irrilevante ma purtroppo non è così. Il crescente livello di emissioni di CO2 causato dalle attività dell’uomo, infatti, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio cataclisma per i paesi poveri.

A lanciare l’allarme, la Banca mondiale che, nell’ultimo report commissionato al Potsdam institute for climate impact research, evidenzia come “un mondo con 4 gradi centigradi in più provocherebbe una cascata di cambiamenti fra cui ondate di calore estremo, una diminuzione degli stock alimentari e un rialzo del livello del mare che colpirebbe centinaia di milioni di persone”. Ancora più drammatico il fatto che la Banca Mondiale evidenzia che “non vi è alcuna certezza” che il mondo possa adattarsi a una situazione simile.

La promessa di mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi, presa dagli stati che fanno parte dell’Unfccc, sembra ormai irraggiungibile e questo comporterà eventi estremi sempre più frequenti come inondazioni delle città costiere e aumento della frequenza e dell’intensità dei cicloni tropicali. Nessun Paese sarà risparmiato, ma saranno quelli più poveri a pagare il prezzo più alto in termini economici.

Tutto questo, secondo Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale, dovrebbe spingere i paesi a cogliere le opportunità economiche, investire in nuove tecnologie e nuovi approcci per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

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