Chiediamo all’Ue di raggiungere il 100% di rinnovabili per il 2050

Una raccolta di firme per chiedere ai leader europei di dare il buon esempio a livello energetico-climatico e spostare l’asticella dell’impegno comunitario verso target più ambiziosi. La petizione è portata avanti da European Renewable Energy Council, European Forum for Renewable Energy Sources e Greenpeace Europa, in cerca di adesioni tra governi locali, società e organizzazioni […]

Una raccolta di firme per chiedere ai leader europei di dare il buon esempio a livello energetico-climatico e spostare l’asticella dell’impegno comunitario verso target più ambiziosi. La petizione è portata avanti da European Renewable Energy Council, European Forum for Renewable Energy Sources e Greenpeace Europa, in cerca di adesioni tra governi locali, società e organizzazioni per portare il Vecchio Continente ad futuro alimentato completamente in maniera sostenibile.
Lo slogan “100% di rinnovabili per l’Unione Europea!” rivela il cuore dell’iniziativa. “L’Europa deve oggi affrontare non solo con la crisi economica ma, in particolare, le sfide poste dai cambiamenti climatici e da una crescente dipendenza dall’importazione di combustibili fossili i cui prezzi aumentano costantemente” si legge sul sito del progetto. Con l’impellente necessità di ridisegnare un sistema energetico futuro che sia sostenibile i promotori dell’iniziativa lanciano il loro appello “Noi ci impegniamo quindi a promuovere un’economia basata sull’efficienza energetica e sulle energie rinnovabili e richiamiamo i decisori politici locali, regionali, nazionali ed europei a dare il loro supporto e a farsi promotori di una vero scenario sostenibile al 2050”.
Parlamentari nazionali o europei, eletti comunali e regionali, leader di ONG e di aziende, esponenti di Chiese e religioni, ricercatori e docenti universitari sono chiamati a dare il loro appoggio, con l’intento di presentare le firme a Bruxelles entro la fine del 2011, prima di nuovi accordi relativi alle future scelte energetiche dell’Europa.

L’azione rapida a cui sono oggi chiamati i leader europei prevede una serie di mosse imprescindibili:

  • garantire della puntuale e rapida implementazione della Direttiva del 2009 sulle Energie Rinnovabili in tutti i 27 Stati dell’Unione;
  • rendere legalmente vincolante l’obiettivo del 20% di efficienza energetica al 2020;
  • eliminare tutti i sussidi e i vantaggi di cui godono le energie fossili e il nucleare;
  • garantire un immediato supporto finanziario alle misure intese a favorire le energie rinnovabili e l’efficienza energetica al fine di superare la crisi economica che sta colpendo l’Unione Europea secondo modalità sostenibili e che guardano al futuro;
  • riconoscere il fatto che le energie da biomassa rappresentano una fonte limitata di combustibile e imponendo rigorosi criteri di sostenibilità per ogni loro utilizzo;
  • mettere a punto i giusti incentivi per lo sviluppo della smart grid europea;
  • ricollocare i budget UE esistenti per la ricerca e sviluppo e orientando quelli futuri, così come i fondi strutturali e per lo sviluppo, verso le priorità dell’energia sostenibile, vale a dire: efficienza energetica ed energie rinnovabili;
  • erogare programmi di aggiornamento e formazione per i lavoratori così come informazione e campagne di stimolo del mercato.
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