Biciclette, il nuovo trend è il web sharing

In un mondo sempre più globalizzato e, soprattutto, informatizzato, le distanze si accorciano e la condivisione appare come una nuova possibilità del mondo moderno. Il concetto di possesso, al giorno d’oggi, si è modificato rispetto al passato. Chi ha un bicicletta, ad esempio, oltre a poterla utilizzare per i propri spostamenti, può anche pensare di […]

In un mondo sempre più globalizzato e, soprattutto, informatizzato, le distanze si accorciano e la condivisione appare come una nuova possibilità del mondo moderno.

Il concetto di possesso, al giorno d’oggi, si è modificato rispetto al passato. Chi ha un bicicletta, ad esempio, oltre a poterla utilizzare per i propri spostamenti, può anche pensare di farla "fruttare", invece di abbadonarla in uno scantinato nel momento in cui non abbia il tempo di usarla: una delle possibilità è quella di metterla a noleggio.

Questo è possibile negli Stati Uniti, dove esiste un marketplace peer-to-peer dedicato ai ciclisti che, magari perché hanno una due ruote in più, magari perché non usano più la loro per un periodo, hanno la possibilità di affittare il loro veicolo e guadagnare un po’ di soldi extra.

È molto semplice: basta cliccare su Splinster.com, registrare la propria bicicletta (inserendo una foto e la descrizione) e renderla disponibile per chi voglia affittarla. Questi ultimi potranno cercare sul sito la bici che più gli piace disponibile nella loro zona e inoltrare una richiesta di nolo.

Una volta che la domanda venga accettata dal proprietario della bici, entrambe le parti si danno un appuntamento per scambiarsi il veicolo. Il soldi dell’affitto – a un prezzo generalmente inferiore rispetto a quello praticato dai negozi – vengono gestiti direttamente Splinster che li riscuote e poi li gira ogni due settimane ai proprietari.

In caso di danni o di furto, così come di consegna in ritardo rispetto a quanto stabilito, Splinster ha previsto una serie di misure – tra cui la possibilità di stipulare una polizza assicurativa e oneri aggiuntivi da saldare eventualmente alla parte lesa – che proteggono tutti i contraenti dell’accordo stipulato sul sito.  

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