Valori molto alti di diossina, oltre i limiti di legge, sono presenti nei molluschi che vengono coltivati sul fondale del mar Piccolo di Taranto, in particolare ostriche e cozze pelose. È quanto emerge dalle analisi compiute da una onlus, il Fondo antidiossina di Taranto, e che domattina verranno presentati nel dettaglio in una conferenza stampa nel capoluogo jonico. La onlus, che grazie a donazioni ha compiuto autonomamente questa indagine, ha sottoposto ad analisi per rilevare la presenza di diossina il latte materno, le lumache e i molluschi.
LA NOTA – «Le analisi del fondo evidenziano anche differenze significative rispetto ai dati delle analisi compiute dalla Asl che hanno rilevato valori alti ma non così allarmanti», sottolinea Alessandro Marescotti di Peacelink, che affianca il fondo antidiossina nella ricerca. Marescotti precisa che l’allarme riguarda non tutti le coltivazioni, ma solo quelle che avvengono sul fondale perché «la diossina – spiega – non si scioglie in acqua ma si deposita sul fondo e quindi viene raccolta solo da quei molluschi che sono posati sul fondale». E’ la prima volta, sottolinea Marescotti – che a Taranto si rileva lo sforamento dei limiti di legge della diossina». Gli esami si riferiscono prelievi compiuti a partire da un paio di mesi fa.