L’Adriatico e’ un mare delicato e ”il limitato ricambio d’acqua non permette alle sostanze inquinanti di disperdersi. L’area piu’ a rischio e’ sicuramente quella corrispondente alle foci del Po”. Lo sostiene Otello Giovanardi, ricercatore dell’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale secondo cui il costante calo delle risorse ittiche denunciato dai pescatori e’ dovuto, oltre allo sfruttamento eccessivo e all’inquinamento, anche alla perdita di sostanze nutritive.
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