“UN primo passo importante verso la realizzazione del sogno che ha guidato i fondatori di Google: la creazione di una biblioteca universale”. Cosi’ Nikesh Arora, presidente Global Sales Operations and Business Development del gigante di Mountain View, ha definito la neonata cooperazione tra Google Books e il ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali. In base all’accordo, presentato oggi nella sede del MiBAC, nei prossimi due anni verranno catalogati e poi digitalizzati circa un milione di libri non coperti da copyright conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze. Un’operazione che consentira’ a chiunque nel mondo di accedere alle opere dei piu’ grandi intellettuali, scrittori e scienziati italiani: il tutto a titolo gratuito e senza esclusive, tanto che i testi saranno disponibili anche sui siti web delle biblioteche stesse e su altre piattaforme, come ad esempio quella del progetto Europeana.
Quello appena siglato e’ il primo accordo in assoluto tra Big G e un ministero della Cultura: una partnership che, negli auspici dei vertici di Google, offrira’ “un contributo importante alla conservazione e alla diffusione di importanti opere del patrimonio culturale italiano”. Ma c’e’ dell’altro. Per Google Books, infatti, da sempre alle prese con gli attacchi degli editori italiani e non solo, questa e’ una mossa vincente in territorio neutro, trattandosi di libri non protetti dal diritto d’autore. Altro discorso vale per le opere orfane (quelle di cui non si conosce l’autore e non sono considerate di dominio pubblico), per le quali la questione del copyright rimane “un’opportunita’ e una sfida” a cui trovare delle risposte.
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