Abitare “green”

BEATRICE CASAGRANDE Spesso si è parlato di come l’eco-sostenibilità sia un valore condiviso, al punto da portare delle vere e proprie rivoluzioni in ambiti sempre nuovi. Dopo i prodotti alimentari, l’energia, la mobilità ecco che l’ecologia abbraccia il modo di concepire le abitazioni. In Lombardia, ad esempio, una nuova legge obbliga i costruttori a indicare […]

BEATRICE CASAGRANDE

Spesso si è parlato di come l’eco-sostenibilità sia un valore condiviso, al punto da portare delle vere e proprie rivoluzioni in ambiti sempre nuovi. Dopo i prodotti alimentari, l’energia, la mobilità ecco che l’ecologia abbraccia il modo di concepire le abitazioni.

In Lombardia, ad esempio, una nuova legge obbliga i costruttori a indicare la classe energetica degli edifici in base alla quantità di combustibile consumato all’anno. Questa normativa, se da un lato privilegia le nuove abitazioni a discapito di quelle vecchie, dall’altra favorisce le imprese a soddisfare la richiesta di case eco-compatibili.

In alcuni comuni, come Capannori in provincia di Lucca, anche le cosiddette “case popolari” sono costruite secondo criteri che favoriscono un approvvigionamento energetico autonomo e gratuito, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici e l’utilizzo dell’energia geotermica (proveniente dal suolo).

Il rispetto per l’ambiente però, non si ferma solo all’architettura e caratterizza anche il modo di pensare i complementi e l’arredamento d’interni, che si arricchiscono di nuovi materiali ecologici.
Le bioplastiche, che provengono da materie prime naturali e rinnovabili come l’amido di mais, le patate e il grano, permettono di realizzare stoviglie e mobili a basso impatto ambientale, ma allo stesso tempo resistenti e qualitativamente validi. Questi oggetti inoltre, proprio perché di origine vegetale, sono biodegradabili e compostabili, in altre parole si prestano al recupero organico.

In questo senso, un altro materiale interessante è la vetroceramica, ottenuta dal riscaldamento e dalla fusione di frammenti di vetro. Questo elemento, che unisce le proprietà del vetro e della pietra naturale, possiede una caratteristica resistenza che lo preserva da abrasioni, acidi, graffi e sbalzi termici. Disponibile in diversi colori e finiture la vetroresina viene utilizzata per la realizzazione di cucine, bagni, scale, parapetti e molto altro.

Di particolare rilievo è anche il legno liquido, una speciale sostanza fatta di lignina, estratta dagli durante il pulping della cellulosa, processo nel quale la lignina viene sfibrata attraverso un processo meccanico e le fibre cellulosiche vengono liberate.
Questa materia, se opportunamente trattata può sostituire la plastica, ma al contrario di questa, proprio perché di origine lignea, è biodegradabile e 100% eco-compatibile.

 

Torna in alto