La rinorrea, comunemente nota come “naso che cola”, è un sintomo molto frequente che consiste nella perdita abbondante di secrezioni liquide o muco dalle fosse nasali o che scende dal naso verso la gola. Sebbene spesso associata a banali raffreddori, può essere il campanello d’allarme di diverse condizioni, da allergie a infezioni più complesse, e può manifestarsi in modi diversi, influenzando significativamente la qualità della vita di adulti e bambini.
Indice degli argomenti
Cos’è la rinorrea
Con il termine medico rinorrea (dal greco rhis, naso, e rhoia, scorrere) si intende una secrezione nasale eccessiva, che può variare per consistenza (liquida, mucosa, purulenta) e colore.
Il significato clinico di rinorrea è quello di un sintomo, non di una malattia a sé stante. Le secrezioni sono prodotte dalle ghiandole presenti nella mucosa che riveste le cavità nasali e i seni paranasali, con lo scopo di umidificare l’aria inspirata, intrappolare particelle estranee e difendere dalle infezioni.
Quando questa produzione diventa eccessiva o la sua composizione si altera, si manifesta la rinorrea.
Rinorrea posteriore
Una sua forma particolare è la rinorrea posteriore, nota anche come “scolo retronasale” o “post-nasal drip”. In questo caso, il muco in eccesso non fuoriesce anteriormente dalle narici, ma cola dalla parte posteriore del naso direttamente in gola (faringe).
Questo fenomeno può essere particolarmente fastidioso e causare sintomi specifici. I sintomi della rinorrea più comuni includono:
- Senso di corpo estraneo o di gocciolamento in gola,
- Necessità frequente di schiarirsi la voce o deglutire,
- Tosse secca e stizzosa, soprattutto tosse notturna o al risveglio, dovuta all’irritazione della gola,
- Mal di gola,
- Alitosi,
- Talvolta nausea, se il muco viene ingerito in grandi quantità.
Rinorrea anteriore
La rinorrea anteriore è la forma più classica e riconoscibile, in cui le secrezioni nasali fuoriescono visibilmente dalle narici. È il tipico “naso che cola” che si manifesta con raffreddori o allergie primaverili. La consistenza e il colore del muco possono fornire indicazioni sulla causa sottostante.
Sintomi della rinorrea
I sintomi della rinorrea non si limitano alla sola fuoriuscita di muco. A seconda della causa, la rinorrea può essere accompagnata da:
- Congestione nasale (naso chiuso),
- Starnuti,
- Prurito oculare e/o nasale,
- Lacrimazione eccessiva,
- Mal di testa o senso di pesantezza facciale (soprattutto se associata a sinusite),
- Febbre (in caso di infezioni),
- Tosse (sia per scolo retronasale sia per irritazione delle vie aeree),
- Riduzione dell’olfatto (iposmia) o del gusto (disgeusia),
- Dolore facciale,
- Malessere generale.
Cause
Le cause della rinorrea sono molteplici e possono essere suddivise in diverse categorie:
Infezioni delle vie respiratorie superiori:
- Raffreddore comune (virale): Tipicamente inizia con rinorrea acquosa che poi può diventare più densa.
- Influenza virale: Spesso accompagnata da febbre alta, dolori muscolari.
- Sinusite (virale, batterica o fungina): Infiammazione dei seni paranasali, con rinorrea spesso densa, purulenta, dolore facciale e congestione.
- Rinofaringite.
- Allergie (Rinite allergica): Reazione a allergeni come pollini, acari della polvere, peli di animali, muffe. La rinorrea è tipicamente acquosa, pruriginosa e accompagnata da starnuti e congiuntivite allergica.
- Rinite non allergica (vasomotoria): Dovuta a una iperreattività nasale a stimoli aspecifici come cambiamenti di temperatura, umidità, odori forti, fumo, stress, alcuni cibi o farmaci.
Cause anatomiche:
- Deviazione del setto nasale.
- Ipertrofia dei turbinati.
- Polipi nasali: Formazioni benigne che crescono nella mucosa nasale o nei seni.
- Adenoidi ipertrofiche (soprattutto nei bambini).
Condizioni mediche:
- Traumi cranici o facciali: Possono causare rinorrea liquorale (perdita di liquido cerebrospinale), una condizione grave che richiede intervento medico immediato.
- Cambiamenti ormonali: Ad esempio durante la gravidanza (rinite gravidica)
- Altre condizioni: Cefalea a grappolo, fibrosi cistica, granulomatosi con poliangite (precedentemente nota come granulomatosi di Wegener).
Cause esterne:
- Corpi estranei nel naso: Particolarmente comuni nei bambini, possono causare rinorrea monolaterale e maleodorante.
- Farmaci: Alcuni farmaci (es. antipertensivi, contraccettivi orali, uso eccessivo di decongestionanti nasali – rinite medicamentosa) possono indurre rinorrea.
- Irritanti ambientali: Fumo di sigaretta, smog, polveri, vapori chimici.
Rimedi naturali
Alcuni rimedi della rinorrea di tipo naturale possono aiutare ad alleviare i sintomi più lievi o a coadiuvare le terapie mediche:
- Lavaggi nasali con soluzione salina: Fisiologica o ipertonica, aiutano a detergere le fosse nasali, rimuovere muco e allergeni, e idratare le mucose.
- Suffumigi (fumenti) con vapore caldo: Possono aiutare a fluidificare il muco e decongestionare. L’aggiunta di oli essenziali balsamici (es. eucalipto, menta) può dare sollievo, ma va fatta con cautela e sconsigliata in alcuni soggetti (es. bambini piccoli, asmatici).
- Idratazione: Bere molti liquidi (acqua, tisane calde) aiuta a mantenere il muco fluido.
- Umidificazione dell’ambiente: Soprattutto in inverno, quando il riscaldamento secca l’aria.
- Miele: Può avere un effetto lenitivo sulla gola irritata (non per bambini sotto l’anno di età).
- Riposo: Fondamentale in caso di infezioni.
È importante ricordare che i rimedi naturali possono offrire sollievo sintomatico ma non sostituiscono la diagnosi e la terapia medica, soprattutto se la rinorrea è persistente o associata ad altri sintomi preoccupanti.
Cure
Le cure per la rinorrea dipendono strettamente dalla causa sottostante:
- Infezioni virali (raffreddore, influenza): Terapia sintomatica con riposo, idratazione, antipiretici/analgesici se necessario. I decongestionanti possono essere usati per brevi periodi. Non sono indicati antibiotici.
- Infezioni batteriche (es. sinusite batterica): Antibiotici prescritti dal medico.
- Rinite allergica: Antistaminici (orali o spray nasali), corticosteroidi nasali, colliri antiallergici. In casi selezionati, immunoterapia specifica (“vaccino”).
- Rinite non allergica: Evitare i fattori scatenanti, corticosteroidi nasali.
- Cause anatomiche (deviazione setto, polipi): Terapia medica o, in casi selezionati, correzione chirurgica.
- Rinite medicamentosa: Sospensione graduale del decongestionante sotto controllo medico.
Diagnosi
La diagnosi della causa della rinorrea si basa su:
- Anamnesi: Raccolta dettagliata della storia clinica del paziente, caratteristiche della rinorrea, sintomi associati, esposizione a possibili allergeni o irritanti, uso di farmaci.
- Esame obiettivo: Ispezione delle fosse nasali (rinoscopia anteriore) da parte del medico, che può essere coadiuvata da un endoscopio a fibre ottiche (fibroscopia nasale) per una visione più approfondita, eseguita dall’otorinolaringoiatra.
- Test allergologici: Prick test cutanei o esami del sangue (RAST test/IgE specifiche) per identificare eventuali allergie.
- Esami colturali del muco nasale: In caso di sospetta infezione batterica resistente.
- Indagini radiologiche: TC (tomografia computerizzata) dei seni paranasali, utile in caso di sinusite cronica, poliposi o sospette anomalie anatomiche.
- Citologia nasale: Esame al microscopio di un campione di cellule della mucosa nasale.
- Fase iniziale del raffreddore comune (virale).
- Rinite allergica (spesso accompagnata da prurito e starnuti).
- Rinite vasomotoria.
- Pianto.
- Esposizione al freddo.
- Persiste per più di 7-10 giorni senza miglioramento.
- È accompagnata da febbre alta (superiore a 38.5°C) per più di 2-3 giorni.
- È purulenta (giallo-verdastra) e associata a dolore facciale intenso o gonfiore.
- È monolaterale, soprattutto se maleodorante o ematica (con sangue), specialmente nei bambini (sospetto corpo estraneo).
- È acquosa, limpida e profusa dopo un trauma cranico (sospetta rinorrea liquorale).
- Si associa a difficoltà respiratorie significative, respiro sibilante o dolore toracico.
- Si manifesta in un neonato o lattante, interferendo con l’alimentazione o la respirazione.
- È ricorrente e influisce sulla qualità della vita.
- Per le infezioni: Buona igiene delle mani, evitare il contatto stretto con persone malate, vaccinazione antinfluenzale annuale.
- Per le allergie: Identificare ed evitare gli allergeni scatenanti (se possibile), utilizzare misure di controllo ambientale (es. coperture antiacaro, purificatori d’aria), seguire la terapia prescritta dall’allergologo.
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Rinorrea purulenta
La rinorrea purulenta è caratterizzata da secrezioni nasali dense, opache, di colore giallastro o verdastro, e spesso maleodoranti. È tipicamente indicativa di un’infezione batterica, come una sinusite batterica acuta o una sovra infezione batterica di una rinite virale. Può essere accompagnata da febbre, dolore facciale e malessere. La presenza di rinorrea purulenta richiede una valutazione medica per un’eventuale terapia antibiotica.
Rinorrea acquosa
La rinorrea acquosa si presenta con secrezioni nasali chiare, liquide e trasparenti, simili all’acqua. È caratteristica di:
Una forma particolare e rara di rinorrea acquosa, solitamente monolaterale, è la rinorrea liquorale, dovuta a una perdita di liquido cerebrospinale (liquor) a seguito di traumi cranici o interventi chirurgici. Questa è una condizione grave che necessita di immediata attenzione medica.
Rinorrea e congestione nasale
Rinorrea e congestione nasale (sensazione di naso chiuso) sono due sintomi che molto spesso si presentano insieme. L’infiammazione della mucosa nasale, che causa la produzione eccessiva di muco (rinorrea), provoca anche un edema (gonfiore) dei tessuti interni del naso, riducendo il passaggio dell’aria e determinando la congestione nasale. Questa combinazione è tipica di raffreddori, influenze, riniti allergiche e sinusiti.
Quando preoccuparsi
È opportuno consultare un medico se la rinorrea:
Prevenzione
La prevenzione della rinorrea dipende dalla causa:
In generale, è bene mantenere un sistema immunitario sano con una dieta equilibrata, attività fisica regolare e sonno adeguato. Evitare il fumo e l’esposizione ad agenti irritanti.