Il vaccino antinfluenzale è possibile, a qualsiasi età, per tutti coloro che vogliono evitare di prendere l’influenza stagione. In altri casi, invece, la vaccinazione è fortemente raccomandata: uomini e donne over 60, donne in gravidanza o nella fase del post partum, ricoverati in lungodegenza, persone che soffrono di malattie croniche, come il diabete. Una volta avuto il quadro della situazione, ecco 10 consigli che abbiamo sintetizzato grazie al contributo e alla consultazione di diversi esperti, per scegliere se, quando e come fare il vaccino antinfluenzale.
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Dove farlo
La vaccinazione antinfluenzale è molto semplice. Si può fare presso il proprio medico di base, in strutture sanitarie o ambulatori vaccinali, presso un pediatra di propria fiducia. Il vaccino antinfluenzale è gratuito, e va ripetuto ogni anno: una sola dose è sufficiente, tranne che per i bambini al di sotto dei 9 anni vaccinati per la prima volta. In questo caso è bene fare due dosi di vaccino antinfluenzale.
Quando farlo
Il periodo ideale per il vaccino antinfluenzale inizia nei primi giorni di ottobre. Andare troppo avanti significa rischiare di trovarsi scoperti da un’onda influenzale che di solito arriva sempre nella prima parte dell’autunno, e poi, più, forte, in inverno.
Come funziona
Il vaccino antinfluenzale si somministra con una iniezione intramuscolo nel caso degli adulti, e con una iniezione nel muscolo ante-laterale della coscia nel caso dei bambini. Le composizioni dei vaccini possono essere modificate e aggiornate sulla base dei nuovo virus dominanti. In ogni caso, il vaccino antinfluenzale non è efficace contro altri virus, che provocano febbre e dolori muscolari, scambiati per influenza.
Quanto dura la protezione
La protezione contro l’influenza inizia solo due settimane dopo la vaccinazione. E dura tra i sei e gli otto mesi.
Il vaccino antinfluenzale è sicuro?
Tutti i vaccini antinfluenzali che vengono utilizzati in Italia sono approvati dall’Agenzia italiana e da quella europea per il farmaco. Sono assolutamente sicuri, anche per la serie di controlli ai quali vengono sottoposti in fase di produzione e vendita.
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Controindicazioni ed effetti collaterali
Gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale più diffusi sono arrossamento, gonfiore, indurimento nella sede dell’iniezione, mal di testa. Di solito però hanno una breve durata, massimo due giorni, e non devono destare preoccupazione. In caso si riscontrino sintomi più forti rivolgersi immediatamente al pronto soccorso. Quattro vaccinati su 10 hanno leggere sindromi influenzali. È normale che circa il 42 per cento di coloro che si sottopongono a vaccino, contraggano comunque forme lievi della patologia. Quanto alle controindicazioni, il vaccino non va dato alle persone che hanno già avuto una reazione allergica grave durante la somministrazione della prima dose. Nonostante i possibili effetti collaterali, vaccinarsi mette al riparo dalle forme più gravi dell’influenza e da tutte le sue conseguenze per il nostro organismo.
Si può morire con l’influenza?
Senza essere allarmisti, in molti tendono a sottovalutare questa patologia commettendo un grave errore. Il ministero della Salute avverte che trascurare l’influenza può portare a polmoniti batteriche, disidratazione, ma anche sinusiti e otiti nei bambini. Inoltre si stima che ogni anno questa patologia causi circa 8 mila decessi. Il bersaglio preferito di questa malattia sono i soggetti con più di 65 anni di età che hanno già malattie preesistenti. Allo stesso modo le donne in gravidanza hanno una probabilità maggiore di contrarre il virus.
Alternative al vaccino antinfluenzale
Se contraete comunque l’influenza, sapete quali farmaci fanno usati? Ecco le regole per l’automedicazione della Fondazione Veronesi:
- Per la febbre, primo disturbo dell’influenza, si deve ricorrere al farmaco antipiretico soltanto sopra i 38 gradi.
- Per gocciolamento nasale, starnuti e congiuntivite: antistaminici.
- Per il naso chiuso: spray nasali con vasocostrittori.
- Per il mal di gola: colluttori anticongestionanti o antisettici o pastiglie da sciogliere in bocca
- Per la tosse: se secca, sedativi, se grassa, fludificanti e mucolitici.
- Per i disturbi intestinali: antidiarrotici come le polveri assorbenti o inibitori della mobilità intestinale. Utili i fermenti lattici, che ripristinano la flora intestinale.
False credenze sul vaccino
- Ci si può vaccinare anche durante la gravidanza, e anzi in alcuni casi è utile e necessario.
- Ci si può vaccinare se sono in corso piccole infezioni con febbre oppure se si sta seguendo una terapia a base di cortisone.
- La vaccinazione antinfluenzale non può, a sua volta, far venire l’influenza.
- Gli effetti indesiderati del vaccino antinfluenzale sono molto rari e di scarso significato: dal dolore muscolare al gonfiore dove viene fatta l’iniezione. Il massimo è una piccola breve che dura molto poco.
- Chi si è già ammalato l’anno precedente di influenza, può tornare ad ammalarsi anche l’anno seguente.
- Gli antibioticinon sono adatti a curare l’influenza.
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