Influenza australiana: sintomi, durata e prevenzione

I sintomi sono gli stessi di una comune influenza e si può prevenire con una buona idratazione, un giusto apporto di vitamina C e piccoli accorgimenti

influenza australiana

L’influenza australiana, o meglio, la nuova influenza stagionale, che ha iniziato a manifestarsi in Oceania, da cui il nome, presenta i tratti tipici di una comune influenza: stanchezza, debolezza, febbre, tosse e dolori muscolari.

Si tratta quindi di una patologia di origine virale che colpisce soprattutto durante i mesi invernali. Ma vediamo quali sono i sintomi più acuti, quanto dura e soprattutto come fare prevenzione.

INFLUENZA AUSTRALIANA

Il virus dell’influenza, come ogni anno, si diffonde nei mesi più freddi per allentare poi la morsa con l’arrivo della primavera.

L’influenza australiana è una condizione transitoria, in genere dura poco più di 3-4 giorni, che si manifesta con i classici sintomi da infezione virale.

L’Istituto Superiore di Sanità, ISS, ha inoltre confermato con l’ultimo rapporto InfluNet di gennaio che l’incidenza delle patologie simil-influenzali (ILI) è in diminuzione in Italia. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono i sintomi dell’influenza australiana.

influenza australiana

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SINTOMI

Le sintomatologie più comuni per chi contrae l’influenza australiana sono:

  • Raffreddore
  • Tosse secca
  • Mal di gola
  • Debolezza
  • Stanchezza
  • Febbre tra i 38°C e i 40°C
  • Brividi
  • Spossatezza
  • Mancanza di appetito
  • Nausea e vomito (bambini soprattutto)

È chiaro che può risultare difficile differenziare questa forma di influenza da altre, dato che in genere si manifestano tutte con tratti simili e comuni. Per essere diagnostica, tuttavia, l’influenza australiana deve presentare almeno tre sintomi principali:

  • Febbre alta
  • 1 disturbo respiratorio (tosse, mal di gola, congestione nasale, …)
  • 1 sintomo tra dolori ossei o muscolari, emicrania, …)

Nei casi più lievi, l’influenza regredisce da sola senza neppure la somministrazione di farmaci o rimedi.

CAUSE

L’influenza australiana è causata da un virus che colpisce prevalentemente l’apparato respiratorio. Sebbene sia una patologia virale poco invasiva e non preoccupante, è bene monitorare gli sviluppi e verificare che tutti i sintomi scompaiano entro i 5 e gli 8 giorni.

Il virus ha un alto potenziale di contagio e principalmente si diffonde via aerea. Tosse, starnuti e goccioline di saliva sono le vie di trasmissione più comuni. Da non sottovalutare i soggetti asintomatici che, ignari di essere portatori sani, possono contribuire attivamente a diffondere il virus.

È decisamente inferiore la frequenza con cui un soggetto può contrarre l’influenza toccando una superficie su cui è presente il virus.

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QUANTO DURA L’INFLUENZA AUSTRALIANA

La nuova influenza ha una durata media di una settimana. Le condizioni e i sintomi possono perdurare più a lungo, come ad esempio tosse, mal di gola e congestione nasale. Ma i sintomi chiave tendono a scomparire in questi tempi. Sono state riscontrate tuttavia differenze di durata e sintomi tra adulti e bambini:

ADULTI

Negli adulti, febbre e dolori sono sperimentati tra i primi 4-7 giorni. In genere, in una settimana i sintomi scompaiono o si riducono drasticamente. È meno frequente che un adulto sviluppi sintomi legati all’apparato gastro-intestinale, come nausea, vomito o diarrea.

BAMBINI

Nei bambini l’influenza australiana può durare più a lungo, fino anche a 10 giorni. I sintomi si presentano all’improvviso, proprio come per gli adulti, e si manifestano con mancanza di appetito, febbre e disturbi gastro-intestinali, disturbi riscontrati con maggiore frequenza nei più piccoli.

PERCHÉ L’AUSTRALIANA DURA PIÙ A LUNGO?

L’australiana dura più a lungo non per le sue specifiche caratteristiche, ma semplicemente per effetto dei due anni di pandemia. Mascherine, protezioni, vaccini, isolamento: abbiamo vissuto sotto una campana di vetro, con una sorta di campagna immunitaria dalle infezioni. Così la memoria immunitaria, secondo gli infettivologi, si è rallentata, e il ritorno dei classici malanni stagionali ci ha colti impreparati. Ovviamente, poi le situazioni cambiano da persona a persona.

ANTIBIOTICI CONTRO L’AUSTRALIANA?

Sebbene sia più lunga, anche per l’australiana, a proposito di antibiotici, vale la regola di qualsiasi forma di influenza. Gli antibiotici combattono i batteri, non i virus, e quindi, se non ci sono complicazioni, non vanno presi. E possono essere controproducenti.

Nei primi giorni, bastano, se proprio volete prendere farmaci, gli antipiretici, ma in ogni caso consultatevi con il vostro medico.

QUANTO DURA LA CONVALESCENZA?

Se sommate il periodo della malattia con quello della convalescenza, alla fine servono sette-dieci giorni per starne fuori. In questo periodo è importante dormire molto, bere, mangiare cibi caldi (partire dal brodo adatto per la febbre), stare al caldo. E non fare imprudenze.

INFLUENZA AUSTRALIANA O COVID-19?

I due virus presentano delle sintomatologie simili e spesso comuni, il che rende difficile l’anamnesi e quindi diagnosticare il tipo di infezione virale. Sulla base dei sintomi risulta complesso comprendere di quale patologia si tratti, a meno che non compaiano sintomi più frequenti in caso di Covid-19 come disturbi olfattivi e gustativi.

Per avere una diagnosi certa, è bene sottoporsi ad un tampone molecolare per escludere che si tratti di coronavirus. In entrambi i casi, nelle forme lievi, le patologie regrediscono anche autonomamente senza dover ricorrere a farmaci. È piuttosto consigliato rivolgersi al medico quando riappaiono i sintomi dopo una prima guarigione o se dolori e disturbi respiratori sono acuti e compromettono la respirazione.

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PREVENZIONE

La parola d’ordine è idratazione, bere tanto, durante i pasti e lontano dalla tavola. L’alimentazione è un ottimo alleato e soprattutto con cibi ricchi di acqua e vitamina C, per potenziare il sistema immunitario. Cibi e bevande zuccherine, così come bevande stimolanti, è meglio ridurli al minimo, in particolare caffè, energy drink e simili, per il loro effetto diuretico.

I soggetti più a rischio possono optare per il vaccino quadrivalente per l’influenza stagionale che, bisogna notare, ha effetto solo sul virus stagionale dell’anno e non su altre tipologie di infezioni virali.

influenza australiana

Un’altra forma di prevenzione è quella dell’accortezza. Nei periodi più freddi, periodo maggiore di diffusione dell’influenza, indossare mascherine, evitare il contatto con i soggetti contagiati e restare a casa se si contrae il virus, per non contagiare gli altri. Al contempo è bene anche lavare spesso le mani con sapone, in mancanza, anche un gel a base alcolica.

Con queste informazioni è possibile fare una buona prevenzione ed evitare di contrarre anche l’attuale influenza australiana.

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