Influenza estiva: come combattere la febbre e il raffreddore in estate

Il caldo porta specifici virus, e qualche problema arriva dagli sbalzi delle temperature. Bere molto e proteggersi sempre dal sole

influenza estiva sintomi e cause

L’influenza estiva, benché meno comune rispetto a quella invernale, può manifestarsi con sintomi anche importanti e per questo da non sottovalutare.

Contrariamente a quanto si pensi, la cosiddetta “influenza estiva” non è un’unica malattia, ma un termine generico che descrive diverse sindromi virali e non. Nel caso dei virus, alcuni colpiscono le vie respiratorie con tosse e mal di gola, altre l’apparato gastrointestinale.

Durante l’estate, infatti, il sistema di termoregolazione del corpo è spesso messo alla prova, non solo a causa delle alte temperature ma anche per gli sbalzi termici dovuti all’uso eccessivo di aria condizionata, impostata a temperature, spesso ingiustificatamente, troppo basse.

Questi rapidi cambiamenti da ambienti caldi a freddi possono causare febbre e dolori articolari. La febbre estiva può manifestarsi all’improvviso, sia negli adulti sia nei bambini, a volte raggiungendo picchi fino a 39 gradi.

Ma cerchiamo di capirne di più.

Cos’è l’influenza estiva

Il termine “influenza estiva” è una definizione colloquiale, non medica, usata per descrivere un insieme di patologie infettive che si manifestano nei mesi caldi con sintomi simili a quelli dell’influenza stagionale.

Le forme prettamente estive, al contrario, sono invece provocate da altre famiglie di virus (principalmente Enterovirus, Rhinovirus e Adenovirus) che, per le loro caratteristiche biologiche e modalità di trasmissione, trovano proprio nel periodo estivo il loro picco di diffusione.

Inoltre, l’influenza in estate può essere causata anche dai virus del genere Orthomyxovirus, la cui massima circolazione si concentra nel periodo autunno-inverno, che continuano a proliferare sebbene con una circolazione a bassa intensità.

Queste sindromi possono manifestarsi con un quadro clinico a prevalenza respiratoria (tosse, raffreddore, mal di gola) oppure con un quadro a prevalenza gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea), a seconda del virus responsabile.

Cause

I principali fattori che portano ad avere un’influenza estiva sono:

  • Clima: I rapidi cambiamenti di temperatura, come l’insolazione o il colpo di calore, sono frequenti scatenanti. L’insolazione, derivante da una prolungata esposizione diretta al sole, soprattutto alla testa, può essere prevenuta evitando l’esposizione nelle ore più calde (dalle 11:00 alle 16:00), indossando cappellini, e con un’adeguata idratazione.
  • Virus: Anche durante i mesi estivi, i virus possono prosperare, specialmente in ambienti climatizzati dove il freddo artificiale può sopprimere la normale funzione immunitaria delle mucose respiratorie. In particolare:
    • Virus a tropismo gastrointestinale: Gli Enterovirus (tra cui i Coxsackievirus e gli Echovirus) sono i principali responsabili delle forme di virus intestinali. Come suggerisce il nome, si replicano nell’intestino e si trasmettono molto efficacemente per via oro-fecale, attraverso il consumo di acqua o cibo contaminati, o per contatto con superfici infette. Sono la causa più comune di gastroenteriti virali estive.
    • Virus a tropismo respiratorio: I Rhinovirus, noti come la causa principale del raffreddore comune, possono circolare tutto l’anno, estate compresa, provocando i classici sintomi di naso che cola e mal di gola. Al contrario, gli Adenovirus sono estremamente versatili e possono causare sia sintomi respiratori (faringite, tosse) sia gastrointestinali, oltre a congiuntiviti (la tipica “congiuntivite da piscina”). Anche alcuni virus parainfluenzali, sebbene con picchi in altre stagioni, possono causare infezioni respiratorie durante tutto l’anno.
  • Stress e stanchezza: L’accumulo di tensioni e stress durante l’anno, sia da impegni lavorativi che scolastici, può culminare in una reazione fisica come la febbre durante il periodo di relax estivo.
  • Colpo di calore: Questo si verifica quando il corpo non riesce a disperdere il calore in modo efficace a causa delle alte temperature esterne, umidità elevata e ventilazione inadeguata, limitando così la sudorazione. Anche uno stress termico da calore eccessivo può sfociare in febbre.
  • Precauzioni alimentari: Durante l’estate, il caldo afoso può favorire la proliferazione di virus che causano infezioni gastrointestinali. È importante quindi prestare attenzione all’igiene alimentare e evitare sbalzi di temperatura che possono indebolire il sistema digestivo.
  • Manutenzione degli impianti di aria condizionata: Attenzione a tenere puliti e igienizzati i filtri dei condizionatori. L’uso di apparecchi con filtri sporchi può diffondere agenti patogeni nell’aria, causando problemi respiratori e altre infezioni.

I virus che causano la febbre in estate

Durante l’estate, i responsabili della febbre e di altri sintomi influenzali sono principalmente i virus:

  • Enterovirus
  • Adenovirus
  • Rinovirus

Ma restano presenti, sebbene in minor numero, anche quelli della famiglia degli Orthomixoviridiae. Questi includono l’influenza di tipo A, la più comune, seguita dall’influenza di tipo B e C, quest’ultimo meno diffuso.

Il tipo A è noto per la sua capacità di mutare rapidamente, cambiando le sue caratteristiche antigeniche ogni anno, il che spiega la necessità di aggiornare i vaccini stagionalmente per combattere con efficacia i ceppi più recenti.

Sintomi

I sintomi dell’influenza estiva sono molto simili all’influenza comune. Tra questi sono più comuni:

È vero anche che la febbre in estate può presentarsi non solo per un’infezione virale, ma anche per le altre ragioni già viste prima. Per questa ragione, i sintomi sono diversi quando si parla di stress termico o colpo di calore. In questi casi, i sintomi sono:

  • Forte sudorazione
  • Mal di testa
  • Debolezza
  • Brividi
  • Nausea
  • Crampi
  • Vomito

E rispetto ad un’influenza, queste condizioni possono essere pericolose e si consiglia sempre di recarsi da un medico o al pronto soccorso per evitare complicazioni, soprattutto per chi ha patologie cardiovascolari pre-esistenti.

Rimedi e Terapia

Poiché queste infezioni sono di natura virale, gli antibiotici sono del tutto inutili e dannosi. La terapia è sintomatica, cioè volta a gestire i disturbi e aiutare il corpo a sconfiggere il virus.

  • Riposo: È fondamentale per permettere al sistema immunitario di lavorare efficacemente.
  • Idratazione: È l’aspetto più importante, soprattutto nelle forme gastrointestinali. Bisogna bere frequentemente acqua, brodi leggeri e tisane. In caso di vomito o diarrea persistenti, sono utili le soluzioni reidratanti orali disponibili in farmacia per reintegrare i sali minerali persi (sodio, potassio).
  • Alimentazione leggera: In caso di sintomi intestinali, prediligere cibi secchi e astringenti (riso in bianco, fette biscottate, banane, patate lesse).
  • Farmaci sintomatici: Si può usare il paracetamolo per controllare la febbre e i dolori. Farmaci come decongestionanti nasali o spray per la gola possono alleviare i sintomi respiratori, ma è sempre bene chiedere consiglio al medico o al farmacista.

Quanto dura

La maggior parte di queste sindromi virali estive è autolimitante. La fase acuta dei sintomi si risolve, di solito, nell’arco di 3-7 giorni. È comune, tuttavia, che una sensazione di stanchezza e debolezza possa protrarsi per qualche giorno anche dopo la scomparsa degli altri disturbi.

Covid-19 o influenza estiva?

La distinzione basata solo sui sintomi può essere difficile. Un esordio improvviso con forti sintomi gastrointestinali è più suggestivo di un’infezione da Enterovirus.

Sintomi come la perdita o alterazione di gusto e olfatto (ageusia/anosmia), sebbene meno comuni con le nuove varianti, rimangono più caratteristici del Covid, per questo rimane fondamentale chiedere il parere del medico per comprendere le vere differenze tra Covid-19 e influenza.

Data la sovrapposizione dei sintomi, l’unico modo per avere una diagnosi certa rimane l’esecuzione di un tampone diagnostico (antigenico o molecolare).

Chiamarla influenza australiana è un errore

È importante non fare confusione. Il termine influenza australiana si riferisce all‘influenza stagionale (causata da virus influenzali A e B) che circola nell’emisfero australe durante il loro inverno (la nostra estate).

La comunità scientifica la monitora perché i ceppi virali che dominano lì sono spesso gli stessi che arriveranno da noi nel nostro inverno.

Pertanto, “influenza australiana” non è un sinonimo di “influenza estiva”, ma un’indicazione epidemiologica su determinati ceppi di virus che proliferano e provocano l’influenza che ci aspetta soprattutto nei mesi freddi.

L’estate e la febbre: non solo virus

La febbre è un sintomo comune delle sindromi virali estive e rappresenta un prezioso meccanismo di difesa, con cui il corpo ostacola la replicazione dei patogeni.

Tuttavia, in estate, risulta importante saper distinguere la febbre di origine infettiva da quella causata da altri fattori legati al caldo. Un aumento della temperatura corporea può infatti essere dovuto anche a:

  • Colpo di calore o insolazione: Condizioni mediche serie in cui il corpo non riesce più a regolare la propria temperatura a causa di un’eccessiva esposizione al calore o al sole diretto. Si manifestano con febbre elevata, mal di testa, confusione e assenza di sudorazione.
  • Esaustione da calore: Una condizione meno grave del colpo di calore, ma che lo precede. I sintomi includono sudorazione abbondante, debolezza, nausea e mal di testa.

Indipendentemente dalla causa, la gestione della febbre in estate richiede un’attenzione cruciale all’idratazione. La sudorazione, indotta sia dalla febbre infettiva sia dal caldo ambientale, aumenta notevolmente la perdita di liquidi, esponendo soprattutto bambini e anziani a un rapido rischio di disidratazione.

Prevenzione

Per mitigare i rischi e alleviare i sintomi dell’influenza estiva, è bene adottare pratiche di igiene come lavare di frequente le mani e richiedere vaccini aggiornati, se disponibili. Altri consigli includono:

  • Riposo adeguato per sostenere il sistema immunitario.
  • Idratazione costante.
  • Lavare sempre molto bene frutta e verdura, bere solo da fonti sicure ed evitare il consumo di cibi crudi di dubbia provenienza.
  • Evitare bruschi cambi di temperatura tra interni climatizzati ed esterni.
  • Negli ambienti chiusi, garantire un frequente ricambio d’aria per ridurre la concentrazione di eventuali particelle virali.
  • Protezione dal sole durante le ore più calde del giorno.

Implementare queste misure può aiutare a prevenire l’influenza estiva o a gestirne i sintomi più efficacemente.

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