Tosse allergica: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti

Tosse secca e persistente sono tra i sintomi principali. È causata da una risposta immunitaria errata. Ecco come riconoscerla e i rimedi.

tosse allergica cause e diagnosi

La tosse allergica è una manifestazione comune di una reazione del sistema immunitario a sostanze generalmente innocue, gli allergeni, come pollini, acari della polvere, peli di animali o muffe.

Questo tipo di tosse, che può colpire sia adulti che bambini, si presenta tipicamente come secca, stizzosa e persistente, spesso senza produzione di catarro, e può protrarsi per diverse settimane, specialmente se l’esposizione all’allergene continua.

Cos’è

La tosse allergica è un riflesso difensivo dell’organismo. Quando una persona allergica inala un allergene, il suo sistema immunitario lo riconosce erroneamente come una minaccia.

Questa reazione scatena il rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, da parte di cellule specializzate (mastociti). L’istamina e altre sostanze pro-infiammatorie provocano irritazione e infiammazione delle vie aeree, stimolando i recettori della tosse.

Spesso, la tosse allergica è associata al cosiddetto “gocciolamento post-nasale” (post-nasal drip), ovvero il muco prodotto in eccesso dal naso infiammato che scende nella parte posteriore della gola, irritandola e scatenando il riflesso tussigeno.

Cause

Gli allergeni responsabili della tosse allergica sono numerosi e variano a seconda della sensibilità individuale e dell’ambiente:

  • Pollini: Di alberi (betulla, cipresso, ulivo, ecc.), graminacee ed erbe infestanti (parietaria, ambrosia), tipicamente allergie da pollini stagionali.
  • Acari della polvere: Presenti tutto l’anno negli ambienti domestici (materassi, cuscini, tappeti, peluche).
  • Derivati epidermici di animali domestici: Saliva, forfora e peli di cani, gatti, roditori, uccelli.
  • Muffe: Spore fungine che si sviluppano in ambienti umidi, sia interni che esterni.
  • Alcuni alimenti: Meno comunemente, la tosse può essere una manifestazione di allergia alimentare.
  • Sostanze irritanti: Fumo di sigaretta, inquinamento atmosferico e forti odori chimici possono peggiorare o scatenare la tosse in soggetti allergici predisposti, agendo come cofattori.

Sintomi

La tosse allergica raramente si presenta come sintomo isolato. È spesso accompagnata da altri segnali tipici delle reazioni allergiche, che aiutano a distinguerla:

  • Tosse secca, stizzosa, persistente: Spesso peggiora di notte o in determinati ambienti.
  • Prurito alla gola, al palato o al naso.
  • Starnuti frequenti e a raffica.
  • Rinorrea: Naso che cola con secrezioni acquose e chiare.
  • Congestione nasale: Sensazione di naso chiuso.
  • Prurito e arrossamento oculare, lacrimazione (congiuntivite allergica).
  • Respiro sibilante o difficoltà respiratorie (dispnea): Possono indicare un coinvolgimento bronchiale e un possibile quadro asmatico.
  • Affaticamento: Dovuto al disturbo del sonno e allo stato infiammatorio generale.
  • Assenza di febbre e dolori muscolari diffusi: Tipici invece delle infezioni.

Come si riconosce e diagnosi

Riconoscere una tosse allergica richiede un’attenta valutazione medica. Lo specialista di riferimento è l’allergologo o, in alcuni casi, lo pneumologo. La diagnosi si basa su:

  1. Anamnesi: Il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, sulla tipologia e durata della tosse, sulla presenza di altri sintomi, sulla stagionalità, sull’esposizione a potenziali allergeni ambientali e lavorativi, e sulla familiarità per malattie allergiche.
  2. Esame obiettivo: Valutazione dello stato generale e delle vie respiratorie.
  3. Test allergologici cutanei (Prick test): Consistono nell’applicazione sulla pelle di piccole quantità di estratti allergenici. La comparsa di un pomfo (gonfiore e arrossamento) indica una sensibilizzazione a quello specifico allergene.
  4. Esami del sangue (RAST test o dosaggio IgE specifiche): Misurano la quantità di anticorpi IgE specifici per determinati allergeni nel sangue.
  5. Spirometria: Valuta la funzionalità respiratoria e può essere utile per diagnosticare un eventuale asma bronchiale associato.
  6. Radiografia del torace: In casi selezionati, per escludere altre patologie polmonari.
  7. Differenze tra tosse allergica e tosse da infezione

    Distinguere una tosse allergica da una causata da infezioni virali (come raffreddore o influenza) o batteriche è fondamentale per un trattamento appropriato. Ecco le caratteristiche principali delle due tipologie di tosse:

    Caratteristica Tosse Allergica Tosse da Infezione (Virale/Batterica)
    Causa Reazione a un allergene Virus o batteri
    Tipo di Tosse Prevalentemente secca, stizzosa, persistente Può essere secca all’inizio, poi spesso produttiva (catarrosa)
    Durata Può durare settimane o mesi (finché c’è esposizione) Generalmente si risolve in 1-3 settimane
    Febbre Assente Spesso presente, soprattutto nelle fasi acute
    Dolori Muscolari Assenti Comuni
    Mal di Gola Prurito, solletico; raramente vero mal di gola Spesso presente, con arrossamento e dolore
    Altri Sintomi Starnuti, rinorrea acquosa, prurito occhi/naso Congestione, muco denso (giallo/verde), malessere generale
    Andamento Spesso peggiora in certi ambienti o stagioni Generalmente ha un’evoluzione con picco e miglioramento
    Risposta Farmaci Migliora con antistaminici/corticosteroidi Gli antistaminici hanno scarso effetto; antibiotici solo se batterica

    Rimedi e trattamenti farmacologici

    Il trattamento della tosse allergica mira a controllare i sintomi e, se possibile, a ridurre l’infiammazione alla base. Le opzioni principali includono:

    • Antistaminici: Farmaci di prima scelta per alleviare i sintomi come prurito, starnuti, rinorrea e la tosse stessa, bloccando l’azione dell’istamina. Esistono formulazioni per via orale (compresse, gocce) e spray nasali. Gli antistaminici di nuova generazione hanno minori effetti sedativi. Esistono anche alcuni antistaminici naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi delle allergie.
    • Corticosteroidi:
      • Nasali: Molto efficaci nel ridurre l’infiammazione delle mucose nasali, controllando congestione, rinorrea e gocciolamento post-nasale, e di conseguenza la tosse. Richiedono un uso regolare per esprimere la massima efficacia.
      • Inalatori (per l’asma): Se la tosse è un sintomo di asma allergico, i corticosteroidi inalatori sono fondamentali per controllare l’infiammazione bronchiale.
      • Orali: Riservati ai casi più gravi e per brevi periodi, a causa dei potenziali effetti collaterali sistemici.
    • Decongestionanti: Possono offrire un sollievo temporaneo dalla congestione nasale, ma vanno usati per brevi periodi per evitare l’effetto rebound.
    • Antileucotrienici: Farmaci che bloccano l’azione dei leucotrieni, altri mediatori dell’infiammazione allergica. Possono essere utili in alcuni pazienti, specialmente se coesiste asma.

    È fondamentale che qualsiasi trattamento farmacologico sia prescritto e monitorato dal medico.

    Prevenzione

    La strategia più efficace, sebbene non sempre facile da attuare, è evitare o ridurre l’esposizione agli allergeni responsabili:

    • Pollini: Consultare i bollettini pollinici, tenere le finestre chiuse nelle ore di maggiore concentrazione, evitare attività all’aperto in giornate ventose, fare la doccia e cambiare i vestiti dopo essere stati fuori.
    • Acari della polvere: Utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiacaro, lavare la biancheria da letto ad alte temperature, ridurre l’umidità ambientale, rimuovere tappeti e moquette, pulire regolarmente con aspirapolvere dotati di filtri HEPA.
    • Peli di animali: Evitare il contatto con gli animali a cui si è allergici o limitarne l’accesso ad alcune stanze della casa, lavare frequentemente l’animale (se possibile e consigliato dal veterinario).
    • Muffe: Controllare e ridurre l’umidità in casa, riparare perdite d’acqua, utilizzare deumidificatori, pulire le superfici con prodotti antimuffa.

    Immunoterapia Specifica (ITS o “Vaccino Antiallergico”)

    L’immunoterapia specifica è l’unico trattamento in grado di modificare la storia naturale dell’allergia, agendo sulla causa e non solo sui sintomi.

    Consiste nella somministrazione graduale e controllata di dosi crescenti dell’allergene specifico a cui il paziente è sensibilizzato, per un periodo di 3-5 anni.

    L’obiettivo è “desensibilizzare” il sistema immunitario, inducendo una tolleranza verso l’allergene. Può essere somministrata per via sottocutanea (iniezioni) o sublinguale (gocce o compresse).

    La SLIT (terapia sublinguale) è spesso preferita per la sua praticità e sicurezza. L’ITS è particolarmente indicata per allergeni come pollini, acari della polvere e veleno di imenotteri. Può ridurre significativamente i sintomi della tosse allergica, il bisogno di farmaci e migliorare la qualità della vita. La sua prescrizione e gestione sono di competenza esclusiva dello specialista allergologo.

    Quando rivolgersi al medico

    È importante consultare un medico se:

    • La tosse è persistente (dura più di 2-3 settimane) o ricorrente.
    • La tosse è associata a difficoltà respiratorie, respiro sibilante o oppressione toracica.
    • I sintomi interferiscono significativamente con le attività quotidiane o il sonno.
    • Si sospetta una causa allergica ma non si è mai fatta una diagnosi.
    • I farmaci da banco non forniscono sollievo.
    • Compaiono nuovi sintomi o quelli esistenti peggiorano.

    Una diagnosi accurata è il primo passo per una gestione efficace della tosse allergica e per prevenire possibili complicazioni, come lo sviluppo o il peggioramento dell’asma.

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