
Mentre in Europa si continua ad annunciare un fantomatico «Green deal» e mentre in Italia il ceto politico, innanzitutto dai megafoni del governo, si è ormai specializzato nel dare fiato alle trombe di mirabolanti «svolte verdi» con investimenti miliardari (tutti sulla carta), la contabilità dei morti per inquinamento atmosferico si aggiorna.
MORTI PER INQUINAMENTO
Per la rivista Lancet ci sono stati un totale di 7 milioni di morti all’anno riconducibili all’inquinamento atmosferico, dei quali 2,9 milioni solo per il particolato e le polveri sottili. Ovviamente la maggioranza di questi morti sono concentrati nei 15 paesi che emettono più gas serra (quelli che dovremmo azzerare), a partire da Cina, India, Pakistan.
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MORTI PER INQUINAMENTO NEL MONDO
Ma anche in Europa, il Continente che dovrebbe diventare carbon neutral entro il 2050, i morti per inquinamento sono mezzo milione l’anno. Una cifra spaventosa. Come il 7 per cento di tutti i decessi che, in Italia, sono riconducibili a killer ben identificati, come il particolato, il biossido di azoto e l’ozono. In testa, in questa orribile classifica, ci sono due regioni, una al Nord (la Lombardia) e l’altra al Sud (la Campania). Rispetto alla strage dell’inquinamento, l’Italia appare una e sola.
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