Ossessione per l’igiene: rischiate asma, allergie e una caduta verticale delle difese immunitarie

Lo spreco di acquisti eccessivi di deodoranti per l'ambiente e detergenti per la casa. I pericoli maggiori riguardano i bambini

L’ossessione per l’igiene, la paura per tutto ciò che potrebbe essere sporco (e magari è pulitissimo), stare sempre a lavarsi le mani ed a pulire casa: sono tutti comportamenti che denotano un disturbo d’ansia il cui nome scientifico è rupofobia.

OSSESSIONE PER L’IGIENE

Sporchiamoci, grandi e piccoli. E non esageriamo con i pavimenti tirati a lucido, come se dovessimo mangiare per terra, con detersivi spesso molto irritanti. Oppure con le stanze super profumate con deodoranti vari e con il detergente ben piazzato su qualche mobile, pronto per essere usato. L’ossessione per l’igiene, la mania di una pulizia da camera operatoria di un ospedale, che sono delle vere e proprie patologie, producono danni alla stessa salute. E sprechi. Spendiamo tanti soldi per i prodotti industriali, quando potrebbero bastare soluzioni naturali. Così nel tempo, a forza di ossessioni igieniste, facciamo aumentare il  rischio di dermatiti allergiche, asma, intolleranza alimentare. E innanzitutto di una caduta verticale delle nostre difese immunitarie.

Anche le ossessioni possono produrre sprechi. Come nel caso del chiodo fisso, che purtroppo hanno anche diversi genitori di bambini piccoli, dell’igiene. Dimenticandosi che i bambini, per crescere bene, hanno bisogno anche di sporcarsi, mentre lavarsi troppo le mani, come dimostrano diverse ricerche scientifiche, può aumentare i rischi di allergie.

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RUPOFOBIA

L’ossessione per l’igiene, irrazionale e non motivata da alcuna circostanza reale, si definisce come rupofobia, dal greco rupos, che significa letteralmente sudiciume, e phobos. Chi soffre di questo disturbo non ha una vita normale ed è spesso a disagio con le altre persone, specie in periodi particolari come nel caso dell’epidemia di Covid-19 quando le persone ossessionate dalla pulizia si sono rintanate in casa e non hanno voluto vedere mai nessuno, anche quando il peggio era passato.

ECCESSO DI IGIENE

L’ossessione per la pulizia sempre ai massimi livelli ha diverse facce. C’è la mamma-padrona di casa, per esempio, che impedisce l’ingresso nell’appartamento a chiunque osi entrare con le scarpe ai piedi. “Questione di igiene” si giustifica. Peccato che circolando scalzi possono veicolarsi più microbi e lasciare delle scarpe in mezzo alle scale di un palazzo non è certo un gesto di buona igiene. “Pulito troppo pulito” titola New Scientist, commentando il diffondersi di questa ossessione sprecona che, in tanti casi, si manifesta attraverso un enorme spreco di deodoranti per la casa e per i vari ambienti, ma anche per l’auto, oppure un uso compulsivo di salviette detergenti che non sono proprio gratis.

CAUSE

L’ossessione per la pulizia, rupofobia, ha cause sulle quali non esistono certezze. Ma le ipotesi più accreditate sul piano scientifico sono:
  • Traumi e ricordi dolorosi
  • Eventi drammatici
  • Aspettative troppo elevate
  • Tendenza all’ansia
  • Attacchi di panico
  • Disgregazione di alcuni sistemi di neurotrasmettitori che porta a una significativa diminuzione della serotonina in diverse zone del cervello

SINTOMI

I sintomi della rupofobia sono allo stesso tempo piuttosto ampi e variegati, ma anche molto evidenti. La persona che ha questo disturbo tende a:
  • Lavare continuamente le mani
  • Preoccuparsi che lo facciano anche le altre persone che incontra
  • Indossare guanti e mascherine per evitare il contatto con lo sporco
  • Pulire continuamente la casa, con detersivi anche aggressivi
  • Lavare molto spesso oggetti, abiti e mobili
  • Ricorrere continuamente a disinfettanti e detergenti
Poi ci sono alcuni sintomi fisici, anche molto fastidiosi:
  • Una eccessiva sudorazione
  • Palpitazioni e aumento della frequenza cardiaca
  • Brividi e vampate di calore
  • Paura di perdere il controllo della situazione
  • Vertigini
  • Peggioramento della respirazione
  • Nausea e vomito

RISCHI PER OSSESSIONE PER L’IGIENE

Sono tanti gli studi che mettono in stretta relazione gli elevati livelli di igiene e l’incidenza di allergie e malattie autoimmuni. Questo accade perché il nostro corpo non riesce a sviluppare gli anticorpi necessari per sconfiggere gli allergeni. Non bisogna sprecare tempo nella sterilizzazione dell’ambiente in cui si vive con prodotti ad alto costo: basta una normale pulizia con prodotti naturali.

In particolare, come ha evidenziato Guy Delespesse, docente presso l’università di Montreal, esiste una correlazione inversa fra i livelli di igiene e l’incidenza di allergie e malattie autoimmuni. “Più è sterile l’ambiente in cui vive un bambino, più alto è il rischio che possa sviluppare allergie o disturbi autoimmuni nel corso della vita” spiega Delespesse. “Se è certamente importante sottolineare che standard di igiene più alti hanno portato un gran beneficio, riducendo l’esposizione della popolazione a batteri patogeni e riducendo in maniera sostanziale la mortalità, soprattutto quella infantile, un eccesso di pulizia può essere controproducente”.

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Secondo Delespesse, il consumo di alimenti probiotici, come lo yogurt, può contribuire a combattere il problema introducendo artificialmente dei batteri nel nostro organismo. Senza contare che, il consumo di probiotici durante la gravidanza potrebbe aiutare a ridurre le allergie nel bambino.

CURA E PREVENZIONE

Purtroppo non esiste una terapia che dia un risultato certo di uscita dalla rupofobia. In compenso, il disturbo, per il quale spesso ci si affida agli stessi specialisti nella cura della depressione, può anche rientrare in modo naturale. Specie se si riescono a introdurre alcune elementi preventivi nel proprio stile di vita rispetto al rischio di ossessione per l’igiene.

  • Per cominciare, evitate assolutamente di fumare in casa, soprattutto se ci sono bambini, e aprite spesso le finestre per favorire il ricambio dell’aria.
  • Al momento del lavaggio dei capi, evitate l’utilizzo di prodotti igienizzanti particolarmente aggressivi: è sufficiente anche un semplice lavaggio a 40 gradi per eliminare la maggior parte dei batteri.
  • Per le pulizie di casa, utilizzate i prodotti naturali tutte le volte in cui è possibile.
  • Appena arrivate in ufficio o rientrate a casa, ricordate di lavarvi subito le mani, soprattutto se per spostarvi avete utilizzato i mezzi pubblici. Non esagerate però con il sapone, potreste rovinare la pelle. Insegnate anche ai bambini a lavare bene le mani e spiegate loro di non mettere le mani in bocca.
  • Cercate, in compenso, di iniziare dallo sforzo di non lavarvi così spesso le mani.
  • Ironizzate sulla vostra rupofobia, e provate a ridimensionarne gli effetti.
La rupofobia può portare anche ad altri problemi. Sul piano fisico, il pericolo maggiore è la dermatite irritativa, conseguenza dell’uso compulsivo di detergenti. Sul piano psicologico, si rischia di scivolare nella zona grigia dei disturbi ossessivi che portano dritti alla depressione.

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