Acqua sprecata in Italia: 3,2 miliardi stanziati ma non spesi per riparare gli impianti

Oltre 900 opere tra depuratori, fognature e acquedotti sono ferme. Nonostante che i soldi siano pronti, nessun lavoro è partito. E continuiamo a sprecare la metà dell’acqua che si disperde nelle reti bucate.

INVESTIMENTI SERVIZI IDRICI IN ITALIA –

Ricordate l’emergenza dell’acqua a Messina? Una città lasciata per giorni interi senza rifornimenti di acqua, per un guasto alle condutture.  Un caso non isolato per il Mezzogiorno, dove di solito quasi la metà dell’acqua potabile si spreca per i fori negli impianti.

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FONDI PER RIPARAZIONE IMPIANTI IDRICI –

A spreco si somma spreco. Scopriamo adesso che ci sono 3,2 miliardi di euro, già pronti e stanziati (dei quali 2,8 miliardi soltanto per le regioni meridionali), per quasi 900 opere tra depuratori, fognature e acquedotti (da modernizzare e riparare). Bene: di questi lavori neanche uno è partito. Tutti fermi, in attesa di gare e ricorsi alla giustizia amministrativa presentati dai concorrenti sconfitti.

SITUAZIONE RIFORNIMENTI IDRICI SUD ITALIA –

In questo modo non facciamo altro che peggiorare la situazione dei rifornimenti idrici nel Sud Italia. E continuiamo ad avere il triste primato europeo dei minori investimenti nel sistema idrico. Siamo a quota 36 euro per abitante, rispetto a una media europea di 50 euro e ad alcuni paesi del Nord Europa dove si arriva anche a 80-90 euro.

Intanto sono stati nominati commissari governativi per sbloccare le opere, e partire con i cantieri. In Basilicata, Calabria, Puglia, Campania. Ma non è bastato. E si continua a sprecare acqua.

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