I casi di asma e rinite sono raddoppiati negli ultimi trent’anni, e in generale tutti i disturbi respiratori sono in crescita dal 1985 ad oggi. Lo ha rilevato una ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. Colpa dell’inquinamento, certo, ma anche dei cattivi stili di vita che colpiscono specie i bambini. E anche di cause genetiche.
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ASMA NEI BAMBINI
In particolare, l’asma è una delle malattie più comuni durante l’infanzia, si stima infatti che in Italia soffre d’asma un bambino su dieci. Una patologia cronica molto diffusa soprattutto tra i più piccoli, che incide sulla qualità della vita e che nella maggior parte dei casi, manifesta i suoi sintomi durante i primi 4 anni di vita del bambino. Un’altra statistica, segnalata dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma: l’asma bronchiale in Italia è molto frequente per i bambini in età prescolare, e in questo caso la percentuale dei piccoli che ne soffre sale fino al 40-50 per cento.
L’asma si caratterizza per un restringimento transitorio delle vie respiratorie che rende difficile la respirazione, causato soprattutto dalla contrazione della muscolatura dei bronchi, dall’infiammazione e dal gonfiore della mucosa bronchiale e dall’aumentata secrezione di muco.
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CAUSE ASMA BAMBINI
L’asma può essere di natura allergica o infettiva. Mentre nel primo caso gli allergeni possono essere la polvere, i pollini, il pelo degli animali o alcuni alimenti, nel secondo caso l’asma può essere innescata da virus che attaccano le vie respiratorie. In alcuni casi, anche alcune medicine, il freddo o gli sforzi fisici possono determinare l’insorgenza dell’asma.
SINTOMI ASMA BAMBINI
Respiro sibilante, tosse generalmente secca, oppressione al torace e senso di soffocamento: sono questi i principali sintomi che caratterizzano l’asma. Nei casi più gravi, le persone affette da asma incontrano difficoltà anche nel parlare e nello svolgimento delle normali attività quotidiane.
Alcuni bambini possono manifestare difficoltà respiratorie a causa di un episodio di bronchiolite: in questo caso l’asma tende poi a ripresentarsi in caso di infezioni virali e in genere scompare intorno ai 10-13 anni. Nel caso di asma causata da allergeni presenti in casa come ad esempio la polvere o il pelo degli animali, è possibile che i bambini continueranno a soffrire di questa patologia anche durante l’età adulta. Un’altra causa di reazione allergica asmatica può derivare da una sensibilizzazione allergica per polvere, muffa, pollini, peli di alcuni animali. Oppure in seguito ad alcune infezioni, specie di natura virale, e specie per i bambini più piccoli.
COME SI RICONOSCE UNA CRISI ASMATICA
La crisi asmatica, soprattutto se acuta, è in genere preceduta da un aumento della frequenza e dell’intensità della tosse, fiato corto, costrizione toracica, spalle sollevate in avanti e respirazione sibilante. In genere il bambino appare nervoso e irrequieto. La maggioranza dei bambini che hanno un problema di crisi asmatiche, possono presentare affanno o tosse durante l’attività fisica. Si tratta di asma da sforzo.
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DIAGNOSI ASMA BAMBINI
CONSEGUENZE ASMA SULLA VITA DEL BAMBINO
L’asma è purtroppo una patologia che può condizionare molto la vita dei bambini e far perdere loro molti giorni di scuola, a causa del manifestarsi dei sintomi. Senza contare che i bambini affetti da asma possono incontrare difficoltà nel correre, a volte, a causa dei sintomi, non possono prendere parte ad attività ricreative insieme ai loro coetanei e possono andare incontro a disturbi del sonno.
Limitazioni che però non devono rischiare di creare difficoltà nel rapporto dei bambini con i propri coetanei: è importante aiutare il bambino asmatico ad avere sempre sicurezza e fiducia in se stesso. È fondamentale che i genitori parlino del problema con gli insegnanti del bambino in modo che sappiano come intervenire in caso di attacchi d’asma improvvisi e soprattutto mostrino comprensione in caso di frequenti assenze, stanchezza o nervosismo imputabili ad attacchi d’asma durante la notte.
È bene ricordare che la malattia e i suoi sintomi variano molto da un bambino all’altro e la stessa patologia può manifestarsi in maniera differente durante le diverse fasi della crescita.
RIMEDI NATURALI E PREVENZIONE CONTRO L’ASMA
Anche se si tratta di una malattia cronica, è però possibile tenere sotto controllo i sintomi e non privare i bambini dei diversi momenti di socializzazione e svago. Vediamo allora quali sono i rimedi naturali per tenere sotto controllo l’asma nei bambini:
- Spesso si tende a non far praticare molto sport ai bambini che soffrono d’asma proprio per paura che l’attività fisica possa scatenare una crisi: in realtà la sedentarietà è pericolosa tanto quanto un’alimentazione scorretta o l’esposizione al fumo, anche passivo. Sì quindi allo sport preferito dai bambini: nei casi più a rischio, l’asma si può prevenire dando ai piccoli, prima dell’allenamento, un broncodilatatore a breve durata: questo farà in modo che i bronchi non si restringano in seguito agli sforzi e all’attività fisica.
- Tra gli sport più indicati per i bambini che soffrono d’asma vi sono il nuoto e i giochi di squadra che possono essere praticati senza sforzi eccessivi e che prevedono alcune pause. Il nuoto inoltre, migliora la respirazione, la resistenza fisica e la postura dei piccoli.
- Meglio evitare invece la corsa in quanto particolarmente impegnativa per il bambino.
- Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che la montagna è un ottimo toccasana naturale per i bambini che soffrono d’asma. La presenza di aria pulita può aiutare i piccoli a tenere sotto controllo le crisi. Se possibile quindi, soprattutto durante la bella stagione, valutate una passeggiata all’aria aperta.
- Se c’è in programma un’escursione in campagna, assicuratevi che il bambino assuma, fin dal mattino, i farmaci necessari a proteggerlo da una possibile reazione allergica. Durante la scampagnata, camminate in maniera lenta ed evitate le salite ripide e faticose: potrebbero provocare asma da sforzo nel bambino.
- Non lasciate il bambino in ambienti in cui l’aria è inquinata o c’è fumo di sigarette.
- Attenzione anche alle vernici, alle colle, alle polveri e ai vapori che si possono scatenare durante eventuali lezioni di chimica o fisica a scuola: possono peggiorare l’asma o provocare una crisi.
- Durante l’inverno, evitate di esporre il bimbo a freddo e vento e vestitelo a strati per evitare che sudando possa avere eventuali crisi respiratorie.
- Utilizzate tessuti antiacari, soprattutto nel caso di materassi e cuscini.
- Fondamentale imparare ad usare gli aerosol in maniera corretta: spesso, soprattutto nel caso di bambini molto piccoli, il mancato controllo dell’asma può essere dovuto a errori nella somministrazione dei farmaci per inalazione.
- In caso di un attacco d’asma, mantenete la calma in modo da non far spaventare il bambino, non lasciatelo mai solo, fate in modo che il piccolo assuma una posizione in grado di facilitare la respirazione e fategli assumere i farmaci prescrittigli dal medico. Se entro 10 minuti il bambino non mostra miglioramenti, contattate immediatamente il medico o accompagnate il piccolo all’ospedale più vicino.
- Ricordate infine che, trattandosi di una patologia cronica, è indispensabile far controllare periodicamente il bambino dal pediatra in modo da valutare anche eventuali variazioni alla terapia.
MONTAGNA PER CURARE L’ASMA
Diversi studi epidemiologici dimostrano che in montagna le condizioni clinico-funzionali degli asmatici si alleviano. D’altra parte in montagna non ci sono allergeni, acari, specie quelli della polvere, hanno bisogno dell’umidità, e non sopravvivono oltre i 1.500 metri. In genere, la ridotta presenza di allergeni e di fattori inquinanti, riduce l’infiammazione bronchiale e aiuta a contrastare l’asma.
Nella terapia della montagna contro l’asma, vi sono due limiti da non valicare. Il primo: non esagerate, e state entro i 2.000 metri s.l.m.. Per le quote più alte non è presente alcuna ricerca o studio che garantiscano vantaggi per gli asmatici. Tutt’altro, a quote troppo elevate potrebbero sorgere inconvenienti di altra natura. Evitate, quindi, anche di prendere solo funivie che arrivino a 3.000-3.500 metri di altezza. In secondo luogo, se siete nel bel mezzo di una terapia per l’asma, con la guida di un medico specialista, non interrompetela per il solo fatto di trovarvi in montagna.
curare l’asma nei bambini con la montagna
La terapia della montagna per l’asma non è breve. Servirebbe almeno un mese, anche se magari in periodi diversi nel corso dell’anno. Questo è il tempo ideale durante il quale i polmoni possono abituarsi a una migliore espansione, aumentando così la loro funzionalità.