Il topinambur è un tubero appartenete alla famiglia delle asteracee (della quale fanno parte anche la lattuga, il carciofo, il tarassaco e molti altri ortaggi), proviene dalle Americhe ma in poco tempo si è diffuso anche in Europa.
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Cos’è
Ne esistono due varietà, una bianca che cresce alla fine di agosto e l’altra bordeaux, che cresce in inverno. In entrambi i casi si tratta di radici composte maggiormente di acqua. Di solito cresce negli ambienti umidi ed è assai apprezzato in cucina perché non solo è ricco di sostanze nutritive ma è anche completamente privo di glutine. Il topinambur possiede molte proprietà e apporta notevoli benefici all’organismo. Attenzione però a non abusarne perché comporta qualche controindicazione. Vediamo insieme le principali caratteristiche di questa radice, il cui nome deriverebbe da “tupinamor” abbreviazione di “patata tupinamba” e che viene chiamato anche “rapa tedesca” o “pera di terra”; la sua forma ricorda quella di un carciofo.
- Il topinambur è un ortaggio con poche calorie (in 110 grammi di radice ci sono solo 70 calorie) e per tale ragione è ottimo da consumare nelle diete ipocaloriche. Questo tubero possiede una fibra che si chiama inulina la quale favorisce la digestione, perché stimola la secrezione di bile e succhi gastrici e protegge la flora intestinale, riducendo di molto i problemi di stitichezza, poiché è ricco di acqua e di fibre e dunque agisce come un lassativo naturale.
- Ha un indice glicemico basso ed è l’ideale per chi soffre di diabete e deve tenere a bada gli zuccheri nel sangue. Se paragonate al topinambur, le patate risultano molto più glicemiche, in modo particolare quelle cotte al microonde.
Proprietà e benefici
- Il topinambur risulta un vero e proprio toccasana anche in fatto di invecchiamento cutaneo. Esso infatti è ricco di vitamina A, C ed E che insieme ai flavonoidi contrastano i radicali liberi, proteggendo al contempo da influenze e raffreddori di stagione.
- Le donne in gravidanza dovrebbero (sotto controllo medico) arricchire la loro dieta con il topinambur, perché contiene i folati, che come sappiamo prevengono le malformazioni del feto (alle donne incinte infatti vengono spesso prescritti integratori di acido folico); inoltre il topinambur stimola la produzione di latte materno.
- Il topinambur è amico del cuore perché è ricco di potassio, molto più della banana, ed è in grado di abbassare la pressione sanguigna. Inoltre regola la funzione del battito cardiaco.
- Il topinambur è valido in caso di problemi di capelli poiché è ricco di rame che incoraggia la crescita dei capelli, di ferro che apporta una buona dose di ossigeno ai bulbi piliferi e di vitamina C che stimola la produzione di collagene.
- Il topinambur ha notevoli proprietà disintossicanti che aiutano l’organismo a depurarsi, specialmente dopo periodi di eccessi alimentari. Inoltre, la vitamina A è un toccasana per la vista mentre la vitamina B combatte la spossatezza.
Questa radice si rivela ottima per persone anziane, bambini, sportivi e per chi è in convalescenza. Questo perché contiene sali minerali, vitamine e aminoacidi che contrastano l’astenia e l’affaticamento. Chi soffre di anemia può mangiarlo tranquillamente perché è pieno di ferro.
Usi in cucina
Il topinambur è un valido alleato in cucina per la preparazione di piatti gustosi. Può essere consumato sia crudo che cotto, non prima di averlo privato dei residui di terra e averlo pelato così come si pelano le patate o le carote (la buccia va evitata soprattutto se si soffre di problemi intestinali) ed eventualmente va tagliato a pezzetti. Come accade per i carciofi, anche il topinambur, una volta pulito, tende ad annerirsi e dunque, prima di utilizzarlo nella preparazione dei cibi, è meglio immergerlo nell’acqua e limone. A questo punto la radice è pronta per essere cucinata nei modi più disparati: ripassata in padella, fritta, cotta a vapore, bollita e anche al forno. Le spezie, tra tutte il timo, sono l’aggiunta ideale, insieme all’aglio e al peperoncino. Ottimo anche l’accompagnamento di patate, carciofi, funghi, zucca, mandorle, noci, frutta secca e anacardi. Il topinambur può essere anche grattugiato nelle insalate.
Questo tubero è ricco di carboidrati e si abbina bene con i legumi ad alto contenuto proteico, anche se, talvolta, l’accostamento potrebbe causare problemi intestinali. Oggi questo tubero si trova in tutti i supermercati. Scegliete quelli provenienti da coltivazioni biologiche, nelle quali siano stati banditi i pesticidi. Fate attenzione alla sua consistenza che deve essere soda, segno di freschezza. Se avete il pollice verde, potete coltivare voi stessi il topinambur, in vaso o nel vostro giardino, partendo dal tubero, da sotterrare nel periodo che va da gennaio a marzo, magari ricoperto di foglie secche o paglia. Ricordatevi di indossare guanti se siete allergici alle asteracee, per evitare dermatiti, causate anche dal solo contatto con i fiori e le foglie della pianta.
In che mese fiorisce il topinambur?
Il periodo di fioritura delle piante di topinambur inizia ad agosto e va avanti fino alla fine di ottobre. La pianta può arrivare fino a cinque metri di altezza, ha bisogno di una buona esposizione al sole e il nome scientifico è “fiore del sole tuberoso”. Con fiori molto simili ai girasoli, con i quali condivide la stessa famiglia.
Controindicazioni
Se è vero che il topinambur apporta all’organismo notevoli benefici, è vero anche che va consumato con parsimonia perché prevede alcune controindicazioni. Alcune delle sostanze che lo compongono, infatti, possono rivelarsi contrindicate in chi soffre di colon irritabile. L’inulina, ad esempio, di cui questa radice è ricca, e che solitamente favorisce il transito intestinale e protegge la flora batterica, può causare gonfiore e generare gas e meteorismo, perché richiama molta acqua nel lume intestinale. Dato che il topinambur appartiene alla famiglia delle asteracee, chi è allergico a queste ultime dovrebbe evitarlo per non incappare in fastidiose dermatiti e squilibri gastrointestinali.
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