La frutta secca apporta notevoli benefici all’organismo umano perché è una fonte davvero egregia di sali minerali, fibre, vitamine e proteine. Tra le vitamine maggiormente presenti nella frutta secca, non si può non nominare la E che ha una forte azione antiossidante e combatte la degenerazione patologica e fisiologica del corpo e della mente. Ottimo in per tale ragione è il consumo quotidiano di mandorle e noci. Nella frutta secca troviamo anche la vitamina B che garantisce un buon funzionamento metabolico. I sali minerali presenti nella frutta secca, invece, facilitano le funzioni biologiche dell’organismo, bilanciano la quantità di acqua presente in esso e favoriscono il rinnovamento dei tessuti. Nella frutta secca vi sono anche molte fibre vegetali solubili che assorbendo molta acqua, favoriscono il transito intestinale, pulendo le pareti dell’intestino. La frutta secca è ricca di proteine che sono in grado di produrre energia e rinnovare i tessuti.
Indice degli argomenti
Benefici
La frutta secca, di cui fanno parte anche i semi oleosi, si divide in due grandi categorie: quella lipidica e quella glucidica. La frutta secca lipidica comprende le mandorle, le nocciole, i pinoli, i pistacchi e tutta la frutta in guscio, oltre che le noccioline americane che altro non sono che i semi dell’arachide. La frutta secca lipidica è povera di zuccheri ma molto ricca di grassi e all’apparenza oleosa e può essere mangiata al naturale o dopo la tostatura. La frutta glucidica invece, è ricca di zuccheri e povera di grassi e comprende tutta la frutta essiccata o disidratata come ad esempio le prugne essiccate o le albicocche disidratate, le bacche di goji, le mele, le banane e tanto altro.
Quale scegliere
La frutta secca, sia quella oleosa che quella disidratata, è un’ottima merenda da consumare a metà mattinata o a metà pomeriggio, perché è energetica, soprattutto per chi studia o pratica attività sportiva. e ricca di ferro. Ci si pone ovviamente la domanda su quale sia la più adatta a determinati scopi, soprattutto nel caso in cui si voglia stare attenti alla salute. I nutrizionisti consigliano di consumare circa 15/30 grammi al giorno di frutta (a seconda della tipologia, naturalmente). Ciascuna tipologia, infatti, si trasforma in un efficace rimedio per un particolare tipo di disturbo. Vediamo insieme.
La frutta secca oleosa
- Se si ha necessità di incamerare sali minerali, la frutta secca adatta è l’anacardo, che contiene magnesio, zinco, fosforo e potassio. Inoltre, gli anacardi non contengono colesterolo.
- Le nocciole integrano efficacemente le fibre e favoriscono il transito intestinale, facilitando l’espulsione delle tossine.
- Le noci sono fonti di Omega 3 e per tale ragione sono deputate alla protezione del cuore e tengono a bada i problemi cardiovascolari.
- I pistacchi mantengono basso il livello del colesterolo cattivo.
- Le mandorle sono ricche di acido folico, di magnesio e di calcio. Proprio grazie a quest’ultimo, sono ottime per mantenere forti le ossa.
La frutta secca disidratata
- La banana disidratata riequilibra la flora intestinale.
- Il fico essiccato se assunto in abbondanza ha un effetto lassativo.
- La ciliegina secca ha un’azione antinfiammatoria, simile a quella dell’aspirina.
- La mela disidratata contiene acido folico ed è ricca di fibre.
- L’albicocca disidratata è assai indicata per chi soffre di stanchezza cronica e di anemia.
- Il dattero secco abbassa il colesterolo cattivo ed è ricco di ferro.
- La prugna secca è lassativa e contemporaneamente si comporta come un potente antiossidante.
Quantità giornaliera
Quanta frutta, disidratata o oleosa, può essere consumata durante tutta una giornata? Come già specificato, i nutrizionisti consigliano, per ciò che concerne quella oleosa, una quantità di circa 30 grammi al giorno, che apporta enorme beneficio all’organismo e allunga la vita. La frutta oleosa non ha colesterolo, ha un contento minimo di grassi saturi e molti grassi insaturi. Questo tipo di frutta, inoltre contiene tanti flavonidi e carotenoidi, vitamine e sali minerali. La frutta disidratata è invece frutta fresca alla quale è stata tolta l’acqua. In questo modo, la frutta si conserva più a lungo e si mantengono più a lungo inalterati i nutrienti. Di tale tipologia di frutta se ne può consumare circa 40 grammi al giorno, ricordando che essa ha un contenuto calorico superiore a quello della frutta fresca, proprio perché quando si rimuovono i liquidi, gli zuccheri risultano più concentrati.
La frutta secca fa ingrassare?
La frutta secca non fa ingrassare, anzi è un alimento assai indicato per la colazione e la merenda. Quella salata contiene molte più calorie e può, se assunta in abbondanza, inficiare la salute e la dieta. La frutta secca è capace di spezzare la fame, prolungare il senso di sazietà e stimolare l’intestino, aiutando a combattere la stitichezza. Inoltre la frutta secca aiuta l’organismo a consumare le sostanze di scarto che si accumulano e che si tramutano in eccesso di peso. La frutta disidratata poi, è un vero concentrato di vitamine e sali minerali, perché gli è stata tolta tutta l’acqua. La frutta oleosa invece è povera di grassi ed è dunque un grosso aiuto contro il colesterolo. Inoltre, questo tipo di frutta, in estate, reintegra anche i sali persi durante la sudorazione; consumata insieme alla frutta fresca di stagione, aiuta a produrre melanina e favorisce una bella abbronzatura luminosa e prolungata.
Frutta secca e palestra
Chi si sottopone ad uno sforzo fisico di qualunque tipo, in maniera particolare chi pratica sport, dovrebbe sempre avere con sé della frutta secca. La frutta secca è fonte di sali minerali, proteine e amminoacidi che ottimizzano lo sviluppo di energia nel lavoro muscolare e ricostruiscono i tessuti dopo una fatica. Inoltre, durante il lavoro fisico, il nostro organismo produce i radicali liberi e dunque diventa necessario ingerire alimenti che producano un buon numero di antiossidanti che sono in grado di ristabilire l’equilibrio interno e di fare pulizia. La frutta secca apporta altresì una buona dose di energia, assolutamente necessaria dopo le calorie spese durante un qualunque allenamento. Ottimi, ad esempio, i pistacchi, poco calorici ma assai energetici, da tenere con sé durante un’attività faticosa. La frutta secca è poi davvero molto comoda da trasportare, per poterla assumere in qualunque momento, durante un allenamento. Noci, pinoli, mandorle, magari associati anche ad una frutto fresco, sono il modo migliore per recuperare le forze. Inoltre, la frutta secca regala un senso di piacevole sazietà senza infastidire la digestione. Dunque, è ideale per una merenda leggera, anche durante le ore della giornata, qualunque sia l’attività alla quale ci si debba dedicare, lavorativa o ludica.
Frutta secca in gravidanza
Una donna in gravidanza, quando non vi siano particolari complicazione e controindicazioni (come ad esempio allergie varie) può assumere 20/30 grammi al giorno di frutta secca. Quando si aspetta un bambino, la frutta secca è assai consigliata perché ridona tono ed energia. Essa è assai calorica e quindi il consumo deve essere dosato e adatto allo stile di vita di ciascuna. Inoltre, la frutta secca fornisce sali minerali e vitamine al feto e ne favorisce il corretto sviluppo. La donna in gravidanza dovrebbe sempre scegliere la frutta secca con l’involucro completo, come le noccioline o le noci e lavarla con cura. Dopodiché, è bene rimuovere con accortezza il guscio, poiché il pericolo della toxoplasmosi è sempre presente. Secondo alcuni recenti studi medici, i nascituri di madri che nei primi tre mesi di gravidanza abbiano assunto frutta secca, hanno migliori finzioni cognitive, di attenzione e memoria rispetto ai bambini nati da madri che si sono alimentate in maniera diversa. Questo perché la frutta fresca contiene molto acido folico, Omega 3 e Omega 6 che si accumulano nel tessuto neurale e nelle aree frontali del cervello che sono predisposte alle funzioni esecutive e influenzano la memoria.
Controindicazioni
Se è vero che la frutta secca possiede molte virtù, è vero anche che esistono casi in cui è meglio non esagerare. Chi, ad esempio, soffre di malattie intestinali, non dovrebbe abusarne perché questa ha effetti lassativi e potrebbe provocare aerofagia, diarrea e irritazioni. Esistono anche soggetti che sono fortemente allergici alla frutta secca e che dunque potrebbero incorrere nelle stesse difficoltà. Anche chi soffre di gastrite non dovrebbe mangiare molta frutta secca, perché non la digerirebbe facilmente. La frutta secca contiene purine, cioè acidi nucleici che in caso di gotta, l’organismo non smaltisce. In tal caso, dunque l’acido urico si accumula nel sangue e va a depositarsi nelle articolazioni, aggravando la malattia.
Nel caso della frutta disidratata, si consiglia di evitarne un consumo eccessivo perché è ricchissima di zucchero e calorie, specialmente quella candita. Alcuni frutti disidratati, inoltre, contengono solfiti, cioè sostanze che ne preservano il colore e che possono generare reazioni allergiche in determinati soggetti.
Usi in cucina
La frutta secca si usa molto in cucina, specie per le insalate, i dolci e i biscotti.
- Biscotti con la frutta secca. Ottimi da servire con il caffè, il tè, e per uno spuntino pomeridiano.
- Ciambella di frutta secca. Dolce senza grassi e anti-colesterolo.
- Barrette dietetiche ai cereali. L’aggiunta della frutta secca fa la differenza.
- Petto di pollo con la frutta secca. Facile, sfizioso, veloce e molto sano.
- Insalata di invidia non mele e noci. E con un tocco di succo di limone.
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