Come fare passare il singhiozzo in pochi minuti

Usate il ghiaccio o bevete una tazza di latte. I gargarismi da fare con l'acqua. E non sottovalutate il solletico

come far passare il singhiozzo
Il singhiozzo è un banale disturbo, ma può diventare molto fastidioso. È dovuto a delle contrazioni del diaframma e la sua causa scatenante è l’irritazione del nervo frenico, che ha la funzione di controllare proprio le contrazioni del diaframma. Il classico suono hic, che si ripete nel corso di alcuni minuti, è dovuto al fatto che ogni contrazione del diaframma si conclude con una brusca chiusura della glottide, la valvola che separa l’apparato respiratorio da quello digerente. Oltre al nervo frenico, il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del sistema nervoso e in particolare quella parte del cervello che non possiamo controllare con la nostra volontà. Ecco perché il singhiozzo si può manifestare all’improvviso. Il singhiozzo è uno spreco di salute, ovviamente, che può incidere negativamente anche sull’umore, e un potenziale spreco di soldi se si pensa poi di risolvere il problema, in caso di eccessiva frequenza, attraverso medici e perfino farmaci. Molto meglio, invece, puntare su metodi e rimedi del tutto naturali, alcuni anche antichissimi, in quanto il singhiozzo non è certo comparso nei tempi moderni.

I rimedi

Ma vediamo i 10 consigli vincenti per eliminare il singhiozzo in modo naturale:

  • Provate con un bicchiere di acqua: in particolare, piegatevi in avanti e bevete l’acqua dal bordo più distante del bicchiere. E gargarismi da effettuare sempre con l’acqua.
  • Anche lo zucchero: mangiate un cucchiaino di zucchero, di solito il singhiozzo passa in pochi minuti. E per i neonati, mezzo cucchiaino di zucchero sciolto in un decilitro d’acqua.
  • Pane secco e limone: masticate e inghiottite del pane secco o masticate una fetta di limone.
  • Ghiaccio tritato: in alternativa alla fettina di limone, utilizzate il ghiaccio tritato.
  • Trattenere il fiato: ovviamente per non più di qualche secondo.
  • Una soluzione da mezzo minuto: riempite una tazza con del latte, riponetela sul tavolo e poi mettete gli indici nelle orecchie. Piegatevi all’altezza della vita, sollevate la tazza con il mignolo e il pollice di ciascuna mano e, trattenendo il fiato, bevete l’acqua in uno-due sorsi.

Ci sono alcuni movimenti molto semplici, che si possono fare per eliminare il singhiozzo con estrema velocità.

  • Trattenere e deglutire: per evitare il singhiozzo, innanzitutto imparate a mangiare lentamente e con calma. Se dovesse comparire il singhiozzo, trattenete il fiato e inghiottite proprio nel momento in cui inizia la sensazione di singhiozzo. Ripetete l’operazione per 2-3 volte e vedrete che il singhiozzo magicamente scomparirà.
  • Muovere il torace: comprimete il torace spingendo in su le ginocchia o piegandovi in avanti.
  • Il miracolo del solletico: funziona, basta trattenere il fiato e farsi fare il solletico cercando di non ridere. Un rimedio divertente.
  • Il sacchetto di carta: respirate in un sacchetto di carta. Inspirate ed espirate per almeno dieci volte e abbastanza in fretta, sigillando bene la carta intorno alla bocca in modo che non entri aria.

Singhiozzo: come nasce e come passa presto

Metodo veloce per far passare il singhiozzo

Un antico metodo, semplice e molto funzionale, è ancora utile per far passare il singhiozzo in modo molto veloce.

  • Fate in modo di starnutire
  • Al momento dello starnuto prendete un cucchiaio di zucchero
  • Poi prendete un cucchiaio di succo di limone o di aceto
  • Bevete acqua a piccoli sorsi, ma in modo veloce

Le cause

Il singhiozzo è dovuto alle contrazioni involontarie e ripetute del diaframma, il muscolo che ha un doppio movimento: si contrae con l’inspirazione, si distende con l’espirazione. Le cause più frequenti del singhiozzo sono:

  • Dilatazione dello stomaco (abbiamo mangiato troppo o troppo in fretta)
  • Troppi alcolici che hanno irritato il diaframma
  • Sbalzi di temperatura, con il passaggio dal caldo al freddo e viceversa, troppo bruschi
  • Assunzione di una bevanda bollente o ghiacciata
  • Disagio psicologico e forte emozione: in questi casi si ingoia troppa aria, si irrita il diaframma e compare il singhiozzo

Il singhiozzo del neonato

Il singhiozzo del neonato può fare paura. Ma non c’è a spaventarsi. Arriva dopo la poppata e il ruttino, e indica soltanto la voracità del bebè che probabilmente era molto affamato. Il piccolo ha succhiato dal seno della madre o dal biberon in maniera troppo veloce, e dunque ha ingerito diversa aria, oltre che il latte. Da qui il singhiozzo. Basterà aiutarlo a rilassarsi, o metterlo in una posizione diversa rispetto a quella assunta mentre si alimentava, e il singhiozzo dovrebbe scomparire.

Quanto dura il singhiozzo?

In realtà il singhiozzo, che può creare qualche disagio e fastidio, generalmente dura davvero poco: pochi minuti, se non qualche secondo, e poi, naturalmente come è venuto, scompare. Questo specie se il singhiozzo è la conseguenza della rapida o eccessiva ingestione di cibo o di bevande. Se il singhiozzo dovesse durare di più, ore o giorni, allora significa che ci sono problemi clinici da approfondire con il medico curante, e senza improvvisazioni.

Quando bisogna preoccuparsi per il singhiozzo?

In generale il singhiozzo non deve suscitare alcuna preoccupazione: è un fenomeno naturale, facile da tenere sotto controllo e da eliminare in modo semplice, come abbiamo visto. Il discorso cambia se il singhiozzo persiste dopo le prime 48 ore. In questo caso può essere un sintomo di altre patologie, anche piuttosto significative. Può trattarsi di una pericardite, ovvero l’infiammazione del rivestimento esterno del cuore. Di un reflusso gastro-esofageo, quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago. Di una gastrite, l’infiammazione della mucosa dello stomaco. In ogni caso è bene consultare il medico e agire di conseguenza.

Singhiozzo record

Il record del singhiozzo, per durata, continua ad appartenere all’americano Charles Osborne. Ha avuto il singhiozzo per 68 anni, ininterrottamente dal 1922, mentre sollevava un maiale. Il disturbo di Osborne, entrato così nel Guinness dei primati, è durato fino al 1990, con 430 milioni di singhiozzi.

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