Il libro – ricette non sprecone al tempo della guerra

Nel 1942 Lunella de Seta scrisse questo preziosissimo libro di consigli, espedienti e ricette per le donne italiane che durante la guerra cercavano di mettere insieme i pasti quotidiani. Spiegava loro come risparmiare e sfruttare al meglio i pochi ingredienti reperibili, senza trascurare il decoro e il buon tono della tavola. Dalle sue pagine escono allora 346 ricette gustosissime e sorprendenti, che danno a tutti lezioni di cucina, gusto, inventiva e sobrietà. I miracoli della fantasia e della buona volontà nella cucina “del poco e del senza”. Ricette saporite, sane, dietetiche ed economiche perfette anche oggi. Ve ne proponiamo due, che potrete molto facilmente replicare a casa vostra.

Zuppa senza grassi

Si preparano 2 uova sbattute con 75 grammi di formaggio grattato e 60 grammi di farina bianca di segale. Intanto si sarà messo sul fornello un buon quantitativo di latte mescolato a poca acqua, cioè un quarto d’acqua rispetto alla misura del latte, con sale, pepe, cannella e ottima salsa di pomodoro condensato. Si cuoce a piccolo bollore, poi si prende qualche cucchiaino di questo liquido a bollore e si mescola col composto di uova, formaggio e farina, evitando il formarsi di grumi, e via via diluendo sempre di più, finché, sicuri che non si formino più grumi, si versa tutto il composto nella pentola, mescolando bene. Si fa bollire ancora per 10 minuti circa, e si serve con dadini di pane.

Zuppa aristocratica

Preparazione fine e particolarmente nutriente. Si lessano spinaci nel consueto modo, dopo una lavatura accuratissima. Si spremano energicamente, si tritano e si passano al setaccio per ricavarne una soffice crema. Frattanto, si sarà preparata in cazzaruola (pentola, n.d.r.) una specie di besciamella con 15 grammi di burro, un cucchiaio di farina di segale e un giusto quantitativo di latte, salando opportunamente e facendo bollire. Si mettono in cazzaruola gli spinaci, e ben mescolati e insaporiti che siano, si aggiunge un altro bicchiere di latte per diluire maggiormente. Nella zuppiera si uniscono dadini di pane tostato. Qualora non si disponesse di latte o si volesse fare più economicamente, invece di aggiungere latte al burro e farina della cazzaruola, si può mettere dell’acqua, riservandosi di finire, a cottura ultimata, col bicchiere di latte fresco, ovvero con una cucchiaiata di latte condensato.

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