Come conservare l’insalata e farla durare

Lavatela e fatela asciugare prima di metterla in frigo. Nel cassetto delle verdure. Lontano dai pomodori e dalle mele.

Nulla di più frequente. Sprecare l’insalata. Lasciarla ingiallire e marcire, solo perché non l’abbiamo consumata in tempo utile. Anche perché la lattuga ha un tempo di durata abbastanza breve, rispetto ad altre verdure e tanto più rispetto agli ortaggi. Ma come si conserva l’insalata? In frigo o fuori? E quanto tempo dura?

COME CONSERVARE L’INSALATA

Per conservare più a lungo l’insalata, occorre, nella maggior parte dei casi, metterla in frigo, non prima però d’aver attuato alcuni accorgimenti, a seconda che sia condita, scondita, cruda oppure cotta. Vediamo insieme cosa fare.

  • Dopo aver comprato l’insalata, che dunque è ancora cruda, lavatela bene, sciacquando le foglie sotto l’acqua corrente per circa 3 minuti. Potete anche, se lo preferite, tenerla in ammollo, per circa 10 minuti, in una ciotola nella quale avrete messo acqua e bicarbonato.
  • Trascorso il tempo del lavaggio, scolate la vostra insalata, asciugatela (magari adoperando la centrifuga apposita) e poi sistematela in un contenitore di vetro, asciutto, nel quale avrete adagiato un foglio di carta assorbente. Quest’ultimo, raccoglie l’acqua residua che c’è nell’insalata e che potrebbe farla marcire. Poi, chiudete il vostro contenitore, anche con una pellicola trasparente, per evitare che l’aria danneggi i cibi.
  • Qualora si debba conservare un’insalata che sia avanzata durante il pranzo e che, quindi, sia condita, prima di riporla nel frigo bisognerà tappare bene l’insalatiera con un po’ di pellicola o con un coperchio adeguato. Occorre però ricordare che è sempre sconsigliato riporre l’insalata già condita, perché questa ha un tempo di conservazione minore rispetto a quella scondita. Le sue foglie, infatti, appassiscono dopo pochissime ore.
  • Se volete congelare l’insalata, sbollentatela per un paio di minuti e poi mettetela in contenitori di plastica che si possano chiudere ermeticamente. Dopodiché, riponete questi ultimi nel congelatore. Potrete utilizzare la verdura in qualunque momento, aggiungendola, anche senza scongelarla, nella cottura di altre pietanze.

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DOVE VA L’INSALATA?

L’insalata va riposta nella parte più fredda del frigo, cioè il cassetto delle verdure. Quando la si conserva nel frigorifero, l’insalata può durare qualche giorno. Bisogna però assicurarsi che:

  • non venga schiacciata da altri alimenti presenti, dato che in questo modo le foglie potrebbero velocemente marcire;
  • non venga sistemata laddove vi siano pomodori, pere o mele, perché questi alimenti rilasciano l’etilene, un ormone vegetale gassoso che fa marcire l’insalata.
  • il contenitore dove viene conservata non produca condensa. Se ciò accade, bisogna ridurre il grado di umidità del frigo, regolandone le impostazioni.

COME SI CONSERVA L’INSALATA SENZA IL FRIGO

Se riposta dentro un foglio di carta da cucina o un tovagliolo, che ne assorbono l’umidità, l’insalata può stare, per pochissimo tempo, anche fuori dal frigo. Mentre, invece, è assolutamente vietato lasciare l’insalata dentro la plastica, perché questa la irrancidisce subito.

QUANDO E COME SI LAVA L’INSALATA

L’insalata va lavata poco prima che la si debba consumare a tavola. Dopo averla pulita, non deve essere messa subito in frigo, ma la si deve asciugare, altrimenti sulle foglie umide potrebbero generarsi delle muffe. Lavare l’insalata è necessario perché in questo modo si rimuovono residui di terra, di prodotti per la coltivazione, eventuali insetti e si abbassa anche la carica batterica delle foglie. Sarebbe opportuno, altresì, lavare quella venduta in busta anche se si presenta già pulita. Vediamo insieme come lavare a meglio l’insalata:

  • prima di tutto, eliminate le foglie danneggiate e, in alcune varietà, anche il torsolo interno.
  • per lavarla, è bene adoperare acqua tiepida. Se la mettete in ammollo in una bacinella, aggiungete all’acqua due cucchiaini di bicarbonato, che è insapore e non altera il gusto della verdura, come invece farebbe l’aceto.
  • l’ammollo non dovrebbe durare più di 20 minuti, dopo i quali le foglie vanno asciugate.
  • non usate il cloro per il lavaggio, perché non solo è costoso ma altera anche il sapore dell’insalata.
  • asciugatela con uno scolapasta oppure con la centrifuga apposita. Potete anche usare un foglio di carta da cucina.

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INSALATA SOTTOVUOTO

Se in casa avete una macchina per il sottovuoto, potete adoperarla per l’insalata. In questo modo, ne prolungherete la durata. L’insalata iceberg, ad esempio, potrà resistere fino a due settimane. Potete creare anche voi stessi un sottovuoto fai-da- te, adoperando una pompetta manuale, del tipo di quelle con le quali si gonfiano i palloncini. Prendete un barattolo di vetro e metteteci dentro l’insalata. Chiudete con il coperchio e poi bucate questo con una punta molto sottile; dopodiché, coprite il coperchio con del nastro isolante e con la pompetta fate uscire l’aria dal barattolo.

QUANTO TEMPO DURA L’INSALATA?

L’insalata in frigo dura circa due o tre giorni, se si usano le giuste accortezze, Come già detto, l’insalata condita deve essere consumata nel giro di poche ore perché il condimento tende a danneggiarla. L’insalata dura più a lungo se, una volta lavata, viene asciugata prima di essere riposta in frigo. In questo modo, si elimina l’umidità in eccesso che tende a farla marcire presto.

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COME SCEGLIERE L’INSALATA

Di insalate ce ne sono tante e ciascuna possiede le sue caratteristiche organolettiche e botaniche. La scelta dipende molto anche dal gusto personale. Ma esistono delle regole ben precise alle quali attenersi quando le si deve scegliere dal fruttivendolo. Se vi accingete a comperare le insalate a cespo, verificate che le foglie siano turgide, di colore vivido e senza macchie. Il gambo non deve presentare zone scure sulla sezione del taglio, perché queste sarebbero segnali che l‘insalata non è fresca. Inoltre, non dovrebbero esserci insetti. Le foglie devono essere croccanti, e la base deve essere dura, senza flaccidità.

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