Come coltivare la lattuga nell’orto o in un vaso

Si parte dai semi, dalle piantine, ma anche dagli scarti del cespo. Acqua in abbondanza, ma evitate i ristagni di acqua

come coltivare la lattuga in vaso

COME COLTIVARE LA LATTUGA

Semplice da coltivare la lattuga è una tra le verdure che portiamo maggiormente in tavola. Le radici poco sviluppate non necessitano di molta terra, per cui in vaso crescerà benissimo. Sana e decisamente low cost, la lattuga possiede molteplici qualità che la rendono un vero toccasana per la salute.

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COME COLTIVARE LA LATTUGA IN VASO

Tanti buoni motivi, non solo per consumarla quotidianamente, ma anche per coltivarla direttamente in vaso. Si tratta di un ortaggio semplice da curare e dalla crescita rapida. La coltivazione della lattuga in un vaso, da mettere in terrazza, o anche soltanto sul balcone, è davvero semplice. Basta scegliere un’area dove il sole non batte troppo (alla lattuga è sufficiente mezza giornata di sole), avere un buon terriccio, leggermente umido ma non troppo inzuppato d’acqua.

ESPOSIZIONE

La cosa più delicata nella coltivazione della lattuga, sia all’aperto sia in un vaso, è la sua esposizione. La temperatura ideale è tra i 10 e i 20 gradi, se invece la temperatura supera i 23-24 gradi è molto probabile che i semi perdano la loro capacità germinativa e la stessa pianta vada in sofferenza. Fino a rischiare di bruciarsi.

SEMINA

Innanzitutto a voi la scelta se coltivare la lattuga a partire dai semi o dalle piantine. Nel primo caso dovrete ricorrere al semenzaio e poi  trasferire le piantine ottenute in un vaso. In alternativa potete acquistare direttamente le piantine presso un vivaio. Potete coltivare la lattuga da febbraio fino a settembre. Se optate per la semina in semenzaio, le piantine iniziano a spuntare dopo circa un mese. Per procedere con la coltivazione fornitevi di un vaso largo almeno 50 cm e alto 25 cm.

TERRENO

Riempitelo con terreno mescolato a compost e alla base del vaso ponete un po’ di sabbia e ghiaia in modo da facilitare il drenaggio dell’acqua. Una volta preparato il terreno potete interrare i semi o le piantine: in entrambi i casi, fate in modo che vi sia una certa distanza.

INNAFFIATURE

Innaffiate regolarmente ma non in maniera eccessiva cercando di evitare i ristagni d’acqua. Cercate inoltre di porre le piantine in un luogo soleggiato ma non troppo in modo da evitare che l’eccessivo calore le bruci e d’inverno copritele con un telo soprattutto se le temperature scendono troppo o c’è il rischio di gelate. Una volta che le foglie di lattuga avranno raggiunto la grandezza desiderata raccoglietele tagliando le lattughe a 2-3 cm dal colletto in modo che possano ricrescere nuovamente.

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COME COLTIVARE LA LATTUGA A PARTIRE DAGLI SCARTI

Ma non è tutto. Sapete che è possibile coltivare la lattuga anche a partire dagli scarti di un normale cespo? Ecco l’esperimento molto curioso e particolare spiegato sul blog “La Huertina de Toni”:

  • Dopo aver comprato un cespo di lattuga, come illustrato nel video, eliminate le foglie esterne e poi intagliate la parte inferiore del cespo: è proprio a partire dalla base del cespo di lattuga che si avvia la coltivazione;
  • Fornitevi di un contenitore, anche una piccola ciotola può andare bene, riempitela con un po’ d’acqua e poi inserite la base del cespo di lattuga. Fate in modo che la base sia immersa nell’acqua per circa un centimetro;
  • A questo punto non vi resta che posizionare il tutto accanto a una finestra in modo che la base possa avere a disposizione la luce e aspettare che inizi a germogliare;
  • Una volta al giorno ricordate di sostituire l’acqua del contenitore;
  • Dopo circa 15 giorni dovrebbero comparire le prime foglie e le prime radici;
  • Non vi resta che eliminare le foglie più esterne e poi trapiantare la base in un vaso riempito con terriccio;
  • Innaffiate il terriccio, in caso arricchitelo con un fertilizzante naturale, e poi riponete nuovamente il vaso vicino alla finestra: vedrete che gradualmente potrete raccogliere le prime foglie della vostra lattuga coltivata a partire dagli scarti.

MALATTIE DELLA LATTUGA

Le malattie che colpiscono con maggiore frequenza le piante e le foglie di lattuga sono le seguenti:

  • Problemi dovuti ai funghi, per colpa dell’umidità che crea danni alle piantine ancora piccole
  • La bremia che forma muffa sulle foglie. Si previene arieggiando le zone dove la lattuga viene coltivata
  • Il verticillium, una malattia che fa marcire immediatamente le piante
  • L’oidio, ovvero un’altra malattia a base di funghi: si riconosce dalle chiazze bianche presenti sulle foglie
  • Infine gli insetti: i più insidiosi sono gli afidi, che sanno infilarsi dappertutto e le lumache, che si possono fermare con piccole trappole a base di birra.

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PROPRIETÀ DELLA LATTUGA

Ricca di acqua, fibre, vitamine, sali minerali quali calcio, magnesio, potassio e sodio, la lattuga è perfetta per chi ha problemi di transito intestinale. Inoltre contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso. Le varietà principali della lattuga sono tre: romana, a cappuccio e da taglio.

VARIETÀ DELLA LATTUGA

Le varietà di lattuga sono tante, e dipendono anche dalle aree geografiche dove vengono coltivate. Ecco le più utilizzate nelle nostre cucine.

  1. La lattuga a cappuccio, con grumoli rotondi e foglie lisce
  2. L’insalata romana, con foglie alte, erette e carnose
  3. Il lattughino, con foglie grandi di colore rosso-marrone
  4. La lattuga iceberg, della stessa famiglia della lattuga a cappuccio. E’ la più utilizzata in cucina per le guarnizioni, anche perché resiste molto bene al calore
  5. La lattuga pasqualina, che si raccoglie in primavera e dura pochi mesi. Foglie piccole e frastagliate, ma molto saporite.

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