
TRUFFA CIBO BIOLOGICO
Il bio continua a crescere, è sempre più amato dai consumatori italiani e ormai, con oltre 60mila operatori certificati, possiamo parlare di una vera eccellenza da sistema Paese. Ma, come accade spesso in Italia, rischiamo di sprecare questa straordinaria opportunità per consumatori e produttori, con la solita furbizia e illegalità. Alimentata anche da un’eccessiva quantità di enti di certificazione, norme e regole: tutto mentre il falso bio miete vittime, tra truffe e contraffazioni. Un caso recente per tutti: in un piccolo comune di Firenze sono stati sequestrati 2.700 litri di olio venduti sul mercato come extravergine biologico. In realtà si trattava di olio lampante, che non potrebbe neanche essere consumato dall’uomo.
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FALSO BIO
Dunque, per fermare gli imbroglioni, cerchiamo innanzitutto di fare affidamento sulla nostra forza e sulle nostre competenze di consumatori.
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TRUFFA PRODOTTI BIOLOGICI
Non è difficile, basta partire da un occhio attento alle etichette e alla verifica di 10 cose essenziali:
- Indicazione “biologico” o “da agricoltura Biologica”. Anche i prodotti di origine controllata o protetta non sono automaticamente “bio”. Quindi, è bene leggere con attenzione l’etichetta e non lasciarsi ingannare dal nome accattivante e dal prezzo più alto.
- Logo dell’Unione europea. Il marchio conosciuto come “Euro-leaf” ha lo scopo di fornire visibilità ai cibi e alle bevande biologiche. Esso indica che almeno il 95% degli ingredienti vegetali utilizzati per il prodotto sono stati realizzati con metodo biologico
- Nome corretto del prodotto. Le imitazioni dei prodotti biologici sono tante. Tuttavia, se conosciamo il nome corretto possiamo evitare di fare acquisti errati. I prodotti biologici presentano sempre la dicitura corretta quindi se vogliamo comprare cibi e bevande biologici non dobbiamo essere superficiali.
- Elenco degli ingredienti. Premessa: gli ingredienti biologici devono essere indicati da un asterisco. In questo modo è più facile identificarli nell’elenco degli ingredienti di un preparato o di un alimento.
- Indicazioni per la conservazione. I prodotti biologici richiedono una particolare attenzione nella fase di conservazione. Le regole di produzione li espongono a una maggiore vulnerabilità. Quindi, seguite alla lettera le indicazioni del produttore, riportate sulla confezione.
- Tabella dei valori nutrizionali. Nei prodotti bio, i valori nutrizionali sono sempre riportati. Questo è un modo semplice per riconoscerli e ci consente di tenere sotto controllo l’apporto calorico del prodotto.
- Termine di conservazione e data di scadenza. Fate attenzione al termine ultimo per conservare il prodotto. Gli alimenti bio, normalmente, hanno un termine di scadenza inferiore rispetto a quelli non bio. Per questo, non vete dimenticarli in credenza o in frigorifero.
- Codice dell’ente di certificazione. La garanzia di un prodotto bio è il codice dell’ente certificatore. In sua assenza, un prodotto non può ritenersi biologico al 100%, pur essendo realizzato con metodo bio. Una sicurezza per il consumatore e per le aziende produttrici.
- Sede degli stabilimenti di produzione e di confezionamento. Sempre sull’etichetta, i produttori riportano il luogo in cui il prodotto è realizzato e inscatolato. Quindi, se non li trovate, sicuramente si tratterà di alimenti o bevande non bio.
- Un’app molto utile. L’Istituto di certificazione etica e ambientale (Icea) ha realizzato un’app che aiuta a controllare se un alimento è davvero biologico. Come? Nell’apposito spazio si inserisce la sostanza “sospetta” individuata in etichetta e si controlla il colore della visualizzazione del nome. Verde, significa che tutto è ok. Giallo indica la presenza di additivi non proprio bio. Rosso è un’indicazione che svela un prodotto falso bio.
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