Perchè le pesche fanno bene

Digestive e depurative, aiutano ad abbassare il colesterolo. Hanno poche calorie e sono ricche di acqua. Utili per la vista e per la pressione. Le migliori varietà

varietà di pesche

Le pesche fanno davvero bene e possiamo mangiarne in abbondanza durante la loro stagione. Sono ricche di vitamine (A e C), antiossidanti (flavonoidi e carotenoidi), fibre e hanno un’altissima percentuale di acqua (circa l’85 per cento). Allo stesso tempo contengono poche calorie, mentre sono fornite di minerali preziosi come calcio, fosforo, potassio, ferro e zinco.Le pesche hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, aiutano la vista e la digestione, rafforzano il sistema immunitario.

Valori nutrizionali

 Ogni 100 grammi di pesche contengono circa 30-35 calorie, così divise:

  • 85 per cento carboidrati
  • 12 per cento proteine
  • 3 per cento lipidi
Inoltre ogni 100 grammi di pesche ci sono, tra l’altro:
  • 1,5 grammi di fibre
  • 6,6 milligrammi di vitamina C
  • 0,73 milligrammi di vitamina E
  • 11 milligrammi fosforo
  • 9 milligrammi di magnesio
  • 6 milligrammi di calcio
  • 0,17 milligrammi di zinco
Forti di valori nutrizionali così significativi e di calorie così basse, le pesche sono molto indicate per le diete alimentari, anche perché agevolano il senso di sazietà e quindi non inducono a mangiare troppo.

Benefici e proprietà

Le pesche possiedono molte proprietà salutari, assai considerate dalla medicina occidentale. Esse sono digestive, depurative, diuretiche, combattono i vermi e sono ottime per la circolazione del sangue. Hanno anche tanti antiossidanti che rallentano il processo di invecchiamento; sono diuretiche e altresì abbastanza lassative.
Inoltre:
  • Sono ricche di carotenoidi (come tutti gli ortaggi e i frutti che hanno il medesimo colore) e sono pregne di vitamina A che protegge la salute oculare e combatte la presenza di radicali liberi, mantenendo dunque ossigenati   gli organi del corpo.
  • Sono ricche anche di vitamina C e così consentono all’organismo di assorbire meglio il ferro
  • Aiutano ad abbassare il colesterolo
  • Regolano il transito intestinale e migliorano la digestione
  • Proteggono la salute della vescica
  • Contribuiscono a conservare la pelle sana e a proteggerla dai raggi ultravioletti.

Come si mangiano

Le pesche andrebbero sempre consumate fresche, magari associate anche ad altra frutta, in una colorata macedonia. Gli orari migliori della giornata per mangiare le pesche sono la mattina a colazione, a digiuno, e durante il pomeriggio, come spuntino, magari abbinate a uno yogurt. Meglio evitare, invece, di mangiare le pesche alla fine dei pasti.

Per non sprecare le qualità della pesca, bisogna stare attenti a tre cose, molto importanti:

  • La maggior parte degli antiossidanti è contenuta nella polpa della pesca, che potete utilizzare anche nelle macedonie estive o come ingrediente di gelati e yogurt fatti in casa. In inverno, invece, vi dovete accontentare delle pesche sciroppate: ottime, ma comunque ricche di zuccheri;
  • Per ottenere il massimo dei benefici della pesca, come spesso avviene con i frutti più ricchi di componenti utili al nostro benessere, mangiate anche la buccia, ricca di sapore e quindi altera in senso positivo, e nemmeno negativo, la sensazione gustosa che si ricava dall’uso a tavola di questo fantastico frutto;
  • Proprio per le sue caratteristiche nutrizionali e per i benefici che apporta, durante l’estate, quando il caldo ci induce a mangiare sempre più frutta e verdura, la pesca non può mancare sulla nostra tavola.

Varietà

La varietà di pesche presenti in natura è davvero enorme. Vediamo insieme quali sono quelle più rinomate e richieste:
  • Pesca gialla: è quella più nota ed acquistata. La sua polpa è gialla e vivace e la sua buccia vellutata.
  • Pesca bianca: esteriormente è assai simile a quella gialla ma la sua polpa è più chiara e presenta più filamenti rispetto alla prima.
  • Pesca nettarina gialla: viene denominata anche “pesca noce”, la sua buccia è liscia e rossastra e la sua polpa è gialla.
  • Pesca nettarina bianca: ha la polpa decisamente bianca.
  • Pesca “percoca”: ha una polpa gialla e compatta. Si coltiva nel sud Italia, soprattutto in Campania, in Calabria e in Puglia. Vene adoperata per produrre frutta sciroppata, vini aromatici e succhi di frutta.
  • Pesca merendella: ha una buccia liscia che tende al verde con strisce rosse. La sua polpa è molto dolce.
  • Pesca tabacchiera (o saturnina): si differenzia dalle altre per la sua forma appiattita. È un frutto dolcissimo.
  • Pesca di Bivona: agrigentina, ha una polpa soda, dolcissima e particolarmente aromatica.
  • Pesca tardiva di Leonfronte: siciliana, matura in autunno (ecco perché tardiva), ha la buccia gialla e la polpa viene usata per preparare le marmellate.
  • Pesca di Verona: marchiate IGP, ha un colore particolarmente deciso, è prodotta come pesca comune o come nettarina.

La noce pesca

La pesca noce o noce pesca si differenzia dalla varietà classica in quanto caratterizzata dalla buccia liscia e lucida, e da una forma leggermente più piccola. Dalla polpa dolce, la pesca noce è ricca di sali minerali importanti come fosforo, magnesio e potassio e contiene, inoltre, vitamina C ed E, oltre ad una buona quantità di antiossidanti, a partire dal betacarotene. Povera di calorie, la pesca noce è ricca di acqua, è facilmente digeribile ed è perfetta per la preparazione di torte e crostate.

L’olio di pesca

L’olio di pesca viene estratto dal nocciolo di questo frutto meraviglioso ed è una risorsa notevole in molti ambiti, specialmente quello cosmetico. Questo olio è particolarmente delicato e nutriente, adatto a coloro i quali hanno una pelle sensibile e facilmente irritabile. Dunque si rivela utilissimo anche per i bambini. Si tratta di un toccasana in caso di esposizione prolungata al sole, quando l’epidermide tende a disidratarsi. Inoltre, l’olio ha anche notevoli proprietà antiossidanti che rendono la pelle elastica e giovane. L’olio si assorbe facilmente, non unge e può essere adoperato anche da chi ha la pelle grassa.

Chi soffre di dermatiti, psoriasi ed eczemi, prova, grazie a questo olio, grande sollievo.L’olio di pesca contiene acidi grassi e vitamina E che combatte i radicali liberi. Ha una profumazione assai tenue e un colore giallo chiaro. È perfetto per effettuare massaggi grazie alla sua texture corposa.

L’olio di pesca va utilizzato puro, aggiungendo oli essenziali oppure mischiandolo ad altri oli vegetali nelle lozioni o nelle creme. L’olio di pesca idrata le labbra screpolate e viene usato come struccante. Se applicato sulle unghie, ammorbidisce le cuticole, leviga la lamina ungueale e nutre la pelle. Se utilizzato sui capelli, sigilla le doppie punte. Chi soffre di particolari allergie non dovrebbe utilizzare questo olio o comunque farlo solo dopo aver consultato il proprio medico curante.

Si può acquistare nelle erboristerie e sulle piattaforme online che vendono prodotti naturali per il corpo. In particolare, nelle erboristerie, l’olio di pesca, considerato assolutamente vegetale, viene suggerito per i trattamenti alle pelli secche, irritabili e sensibili.

Controindicazioni

Le pesche contengono zuccheri naturali, quindi è importante fare attenzione alla quantità consumata, soprattutto per chi deve monitorare i livelli di zucchero nel sangue (come nel caso delle persone che soffrono di  diabete).
Le pesche, in particolare quelle non mature, possono essere difficili da digerire per chi soffre di problemi gastrointestinali, come la sindrome del colon irritabile (IBS) o il reflusso gastroesofageo (GERD). La loro acidità, sebbene non eccessiva, può irritare l’esofago o l’intestino di alcune persone.
È consigliato non bere troppa acqua quando si mangiano le pesche perché potrebbero generarsi gonfiori. Ad essere nocivo è il nocciolo di questo frutto, perché contiene amigdalina, sostanza tossica per l’organismo umano. Essa infatti quando viene a contatto con gli enzimi della flora batterica genera effetti negativi.

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