
Abbiamo alcuni consumi compulsivi che rasentano il mistero. Prendiamo i pannolini che, per molte famiglie, rappresentano un prodotto di prima necessità: ne acquistiamo 6 milioni al giorno, pari a 2 miliardi e 190 milioni l’anno.
LEGGI ANCHE: Lo spreco assurdo del caro-bebé: perché i pannolini in Italia costano tanto?
E’ chiaro come dietro questa cifra ci sia uno spreco di risorse e qualche cattiva abitudine nei nostri stili di vita. A parte il danno economico per acquisti compulsivi, ci sono poi alcuni effetti collaterali che derivano dalla febbre del pannolino di cui gli italiani sembrano afflitti.
LEGGI ANCHE: Bebè italiani, fra i più "cari" d’Europa
Primo effetto: il 20 per cento dei rifiuti prodotti ogni anno è composto da pannolini. Che cosa significa? Semplicemente che l’aumento degli acquisti appesantisce la catena di smaltimento della spazzatura e contribuisce al suo cattivo funzionamento.
Secondo effetto collaterale: i pannolini "usa e getta" sono composti in gran parte da plastica, ed è stato calcolato che per accompagnare un solo neonato nei suoi primi tre anni di vita ci vuole tanta cellulosa quanta ne producono dieci grandi alberi. Infine, tutti i pannolini che si conumano nel mondo hanno bisogno di circa 500 anni per decomporsi.
Quanto alle alternative, su Internet è possibile scegliere tra una serie di pannolini, anche di marca, lavabili e riutilizzabili. Non è il caso di pensarci?