Come conservare il pesce senza sprecarlo

In frigo a temperature basse tra 0 e 4 gradi. E non più di due giorni. Altrimenti nel freezer dove può restare anche qualche mese

Il pesce fresco si deteriore facilmente. E non dura tanto. Quindi è facile sprecarlo se non sappiamo conservarlo nel modo giusto e mangiarlo entro i tempi possibili. Salvo la possibilità di congelarlo, per la quale si segue un altro percorso di conservazione.

COME CONSERVARE IL PESCE

Conservare il pesce correttamente è importante per garantirne la freschezza e la sicurezza alimentare. Vediamo insieme come farlo al meglio:

  • Il pesce deve essere conservato a temperature basse, tra i 0°C e i 4°C, in frigorifero, per evitare la proliferazione di batteri;
  • Prima di conservare il pesce, è importante pulirlo accuratamente, eliminando le interiora e lavando bene l’esterno sotto acqua corrente fredda;
  • Il pesce fresco può essere avvolto in un foglio di carta da cucina e poi inserito in un sacchetto di plastica. In alternativa, si può utilizzare una vaschetta per alimenti sigillabile. In ogni caso, deve essere ben chiuso per evitare la fuoriuscita di liquidi;
  • Se si vuole conservare il pesce per un periodo di tempo più lungo, è possibile congelarlo in freezer. Il pesce fresco può essere congelato a -18°C per circa 3-6 mesi, a seconda della varietà. Si consiglia di utilizzare un sacchetto per alimenti sigillabile e di rimuovere l’aria dal sacchetto prima di congelarlo;
  • Il pesce va scongelato gradualmente gradualmente, mettendolo nel frigorifero per diverse ore o durante la notte. Si eviti di scongelarlo a temperatura ambiente, poiché ciò può comprometterne la qualità e aumentare il rischio di contaminazione batterica;
  • Una volta scongelato o aperto il pacchetto, il pesce deve essere consumato subito, per garantire la massima freschezza e sicurezza alimentare.

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CONSERVAZIONI CASALINGHE

Esistono anche altri metodi casalinghi, di conservazione del pesce. Ecco i più adoperati:

  • Il pesce può essere conservato marinandolo con un mix di aceto, sale e spezie. Dopo averlo pulito e asciugato, lo si mette in un contenitore di vetro con il mix di marinatura e lo si conserva in frigorifero. La marinatura può aiutare a prolungare la durata del pesce fino a 3-4 giorni;
  • Il pesce può essere conservato affumicandolo a freddo. Questo metodo è particolarmente indicato per alcune specie di pesce come il salmone o la trota. Dopo averlo pulito e asciugato, il pesce, va posto in una camera di affumicatura a freddo per alcune ore, finché non acquisisce un gusto e un odore tipici. Il pesce affumicato può essere conservato in frigorifero per alcuni giorni.

DEGRADAZIONE DEL PESCE

La degradazione del pesce può essere causata da diversi fattori. Vediamo insieme quali sono per evitarli e mantenere il pesce fresco e commestibile:

  • Il pesce è un alimento altamente deperibile e la sua qualità si degrada rapidamente nel tempo. Anche se viene conservato correttamente a basse temperature, comunque la sua freschezza diminuisce con il passare del tempo;
  • Se il pesce viene conservato a temperature troppo elevate, anche per un breve periodo di tempo, i batteri possono proliferare rapidamente e causare la sua degradazione. È importante quindi conservarlo a temperature basse, tra i 0°C e i 4°C;
  • La manipolazione errata del pesce può accelerare la sua degradazione. Ad esempio, se il pesce viene manipolato con le mani sporche o a contatto con altri alimenti contaminati, si aumenta il rischio di contaminazione batterica;
  • L’ossidazione è un processo che si verifica quando il pesce entra in contatto con l’aria. L’ossidazione può causare una perdita di sapore e aroma e accelerare la decomposizione;
  • Nel pesce degradato possono formarsi sostanze indesiderate, come le ammine biogene, i solfuri e le scatole. Queste sostanze possono causare un odore forte, un sapore sgradevole, una consistenza molle e una maggiore suscettibilità alla contaminazione batterica. Le ammine biogene sono prodotte dalla degradazione degli aminoacidi presenti nelle proteine del pesce e possono causare mal di testa, nausea, vomito e altri sintomi gastrointestinali, se consumate in quantità elevate;
  • Per evitare che il pesce si corrompa, insomma, è importante conservarlo correttamente a basse temperature, manipolarlo con cura, consumarlo fresco il prima possibile e controllare la sua provenienza per evitare il rischio di contaminazione da inquinamento ambientale.

IN FRIGORIFERO

Per conservare il pesce in frigorifero, bisogna seguire alcuni passaggi obbligatori. Vediamo insieme quali sono:

  • Prima di conservare il pesce, è importante pulirlo accuratamente, eliminando le interiora e lavando bene l’esterno sotto acqua corrente fredda;
  • Poi, è necessario asciugarlo con carta da cucina o un panno pulito per rimuovere l’acqua in eccesso;
  • Dopodiché, lo si avvolge, pulito e asciutto, in un foglio di carta da cucina o in un panno pulito e poi lo si mette in contenitore chiuso, per evitare, come già detto, la fuoriuscita di liquidi e l’entrata di aria;
  • A questo punto, lo si posiziona nella parte più fredda del frigorifero, solitamente nella zona inferiore o nella zona dedicata alla conservazione del pesce; la temperatura deve essere mantenuta tra i 0°C e i 4°C;
  • Il pesce fresco deve essere consumato il prima possibile, per garantirne la massima freschezza e sicurezza alimentare. Non può restare in frigorifero più di due giorni.

SPINATO O INTEGRO?

La scelta di conservare il pesce spinato o intero dipende dal tipo di pesce e dal suo utilizzo successivo. In generale, il pesce intero tende a mantenere la freschezza più a lungo rispetto al pesce spinato, poiché la pelle e le lische aiutano a proteggere la carne e a mantenere la sua forma. Tuttavia, alcune specie di pesce, come il merluzzo o il rombo, possono essere conservate spinati senza problemi. Inoltre, se si ha la necessità di porzionare il pesce per utilizzarlo successivamente, può essere più comodo e pratico conservarlo spinato. In ogni caso, quando si conserva il pesce, è importante rimuovere le interiora e pulirlo accuratamente, eliminando eventuali tracce di sangue o liquidi in eccesso. In questo modo, si previene la proliferazione di batteri.

QUANTO TEMPO SI PUÒ CONSERVARE IL PESCE IN FRIGO?

Il tempo di conservazione del pesce in frigorifero dipende dal tipo di pesce, dalla sua freschezza iniziale e dalle condizioni di conservazione. In generale, il pesce fresco dovrebbe essere consumato entro 1-2 giorni dal suo acquisto, se conservato correttamente in frigorifero. Tuttavia, alcune specie di pesce, come il salmone o il tonno, possono durare fino a 3-4 giorni in frigorifero, se conservati a temperature basse, avvolti in pellicola trasparente o in sacchetti per alimenti e posti nella parte più fredda del frigorifero. Altri tipi di pesce, come il merluzzo o la sogliola, possono durare meno tempo, anche solo 1-2 giorni. È importante notare che se il pesce ha un odore sgradevole o presenta macchie o parti scure, significa che la sua freschezza è compromessa e non dovrebbe essere consumato.

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COME CONSERVARE IL PESCE GIÀ COTTO

Il pesce cotto può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni, a seconda del tipo e delle condizioni di conservazione. Prima di conservarlo, va lasciato raffreddare a temperatura ambiente per almeno 20-30 minuti. In questo modo, si evita la formazione di condensa all’interno del contenitore di conservazione. Il pesce cotto va poi consumato massimo entro 2-3 giorni dalla sua cottura. Ovviamente, prima di mangiarlo, è necessario verificare la consistenza e l’odore. Dopo un paio di giorni, il pesce potrebbe non essere più sicuro da mangiare.

IN FREEZER

  • Prima di congelare il pesce, è importante pulirlo, sfilettarlo e tagliarlo in porzioni delle dimensioni desiderate. Poi, si rimuovono le interiora e la testa, che possono causare la formazione di odori sgradevoli;
  • A questo punto, si passa all’asciugatura con della carta assorbente per rimuovere l’acqua in eccesso, che potrebbe causare la formazione di ghiaccio;
  • Poi, il pesce pulito e sfilettato, va avvolto in una pellicola trasparente o in un sacchetto per alimenti, premendo l’aria fuori dal pacchetto prima di chiuderlo;
  • Meglio etichettare ogni pacchetto di pesce annotando la tipologia e la data di congelamento. In questo modo, si può tenere traccia del tempo di conservazione del pesce;
  • Infine, si può mettere il pesce nel freezer subito dopo averlo imballato. Si consiglia di congelare il pesce nella parte più fredda del freezer, a una temperatura di -18 o inferiore;
  • Il pesce congelato può essere conservato in freezer per diversi mesi. In ogni caso, è meglio consumare il pesce congelato entro massimo 3-6 mesi dalla data di congelamento per garantirne la migliore qualità.

COME SI SCONGELA IL PESCE

Il pesce può essere scongelato in modo sicuro seguendo questi passaggi:

  • Innanzitutto, si rimuove il pesce dal congelatore e lo si posiziona nella parte bassa del frigorifero. Il processo di scongelamento in frigorifero richiede diverse ore, a seconda delle dimensioni e dello spessore del pesce;
  • Se si ha bisogno di scongelare il pesce più rapidamente, è possibile immergerlo in acqua fredda. Bisogna però assicurarsi che il pesce sia completamente avvolto in un sacchetto di plastica ermetico o in un contenitore sigillato per evitare che l’acqua penetri. L’acqua va cambiata ogni 30 minuti per mantenerla fredda e permettere al pesce di scongelarsi uniformemente;
  • Non bisogna utilizzare acqua calda o il forno a microonde per scongelare il pesce, poiché queste modalità possono farlo cuocere in alcuni punti e aumentare il rischio di contaminazione batterica;
  • Una volta che il pesce è scongelato, è consigliabile utilizzarlo il prima possibile. Se non si ha intenzione di consumarlo subito, è possibile conservarlo in frigorifero per non più di uno o due giorni, a seconda del tipo.

SALATURA IN UMIDO

La salatura in umido del pesce è una tecnica di conservazione tradizionale che prevede l’immersione dello stesso in una soluzione salina per prolungarne la conservazione. Il pesce viene disposto in un contenitore e completamente coperto dalla salamoia, che è una miscela di acqua e sale grosso. Poi, viene conservato in frigorifero per un periodo di tempo variabile, a seconda del tipo e dello spessore delle fette. Dopo il periodo di salatura, il pesce viene sciacquato sotto l’acqua fredda, per rimuovere l’eccesso di sale, e asciugato con carta assorbente. Questa tecnica può prolungarne la conservazione di alcuni giorni, ma è importante ricordare che la salatura non elimina completamente il rischio di contaminazione batterica e pertanto è necessario maneggiare il pesce salato in modo sicuro e consumarlo cotto. La durata della salatura in umido dipende dal tipo di pesce e dallo spessore delle fette. In genere, si consiglia di salare il pesce in umido per un periodo di tempo compreso tra 24 e 48 ore. Tuttavia, alcuni tipi di pesce richiedono un periodo di salatura più lungo, fino a 72 ore. Questi ultimi sono, di solito, i pesci con un alto contenuto di grasso, come ad esempio il pesce azzurro (sardine, sgombri, acciughe, ecc.) e il pesce secco (baccalà, stoccafisso, ecc.).

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COME CONSERVARE LE VONGOLE

Le vongole sono un alimento molto delicato e la loro conservazione richiede una particolare attenzione per evitarne il deterioramento e scongiurare il rischio di intossicazioni alimentari. Ecco alcuni consigli per conservare le vongole in modo sicuro:

  • È necessario pulire le vongole prima della conservazione, rimuovendo eventuali detriti, alghe o sporcizia. Per farlo, le si può mettere in una ciotola con acqua fredda salata e agitarle delicatamente. In questo modo, le vongole, in un paio d’ore, apriranno le valve e rilasceranno la sabbia e gli eventuali detriti. Si consiglia di ripetere il procedimento più volte, cambiando l’acqua spesso, fino a quando questa risulterà pulita;
  • È importante selezionare le vongole, eliminando quelle morte o danneggiate. Si può verificare la loro condizione toccando delicatamente le valve: se si aprono e si richiudono, sono vive; se rimangono aperte, sono morte e, quindi, vanno eliminate;
  • Una volta pulite e selezionate, le vongole possono essere conservate in frigorifero per 1-2 giorni, in una ciotola coperta con un telo umido. Si consiglia di non chiudere ermeticamente il contenitore, per evitare la formazione di umidità e la proliferazione di batteri;
  • Se si desidera conservare le vongole per un periodo più lungo, le si congela. Prima di farlo, è necessario pulirle e sbollentarle per alcuni minuti in acqua salata. Una volta scolate e raffreddate, si possono conservare in freezer per un massimo di 3 mesi.

Per conservare le vongole nel modo migliore, qui trovate tutte le indicazioni.

COME CONSERVARE:

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