Fitoterapia: cos’è, cosa cura, quali sono le piante più usate e le controindicazioni

I medicinali fitoterapici non equivalgono alle erbe semplici. Anche se hanno per principio attivo una sostanza vegetale. Ottimi ma non privi di controindicazioni.

Fitoterapia

Utilizzare le piante in modo corretto per non sprecare le molecole con proprietà curative e preventive presenti nella radice, nella corteccia, nella foglia e nel frutto. Ma attenzione, sebbene parliamo di prodotti naturali, non sono da escludere effetti collaterali. Perché la fitoterapia è una branca della farmacologia e i suoi medicinali sono ufficialmente approvati dall’AIFA. Non quindi rimedi naturali qualunque.

CHE COSA CURA LA FITOTERAPIA

I medicinali fitoterapici, come spiega il Ministero della Salute, “sono tutti quei medicinali il cui principio attivo è una sostanza vegetale“.  Formati da una miscela di sostanze vegetali biologicamente attive utilizzate a scopo curativo e preventivo. Vengono impiegati per prevenire e curare malattie lievi o per mantenere il benessere generale, ma anche per integrare cure di altro genere. La fitoterapia, come spiega il dizionario Treccani, è infatti una “branca della farmacoterapia che si occupa dell’impiego, a scopo curativo, delle piante medicinali e delle preparazioni che da esse si ricavano (infusi, decotti, estratti, oli essenziali, ecc.)“.

I medicinali fitoterapici non equivalgono ai prodotti di erboristeria e alle erbe semplici, specifica il Ministero della Salute. Ma sono medicinali ufficialmente approvati dall’AIFA, venduti esclusivamente nelle farmacie, e in alcuni casi possono anche necessitare di ricetta medica.

L’origine naturale li fa spesso percepire come medicinali “innocui”, ma l’Agenzia Italiana del Farmaco ci spiega che non è esattamente così, perché “tali prodotti possono presentare una specifica attività farmaco-tossicologica e interagire con i farmaci di sintesi, alterandone gli effetti previsti. Il fatto che un fitoterapico sia di origine naturale non lo rende, quindi, esente da pericoli.

La fitoterapia non è una cosiddetta medicina alternativa quindi, ma una branca della farmacologia, che utilizza i principi attivi delle piante.

FITOTERAPIA NELLA STORIA

La fitoterapia moderna risalirebbe al periodo rinascimentale. Fu allora che nacquero le prime università e scuole mediche dove si studiavano le proprietà terapeutiche delle piante. Man mano questa disciplina si è arricchita di nuove importanti scoperte. Ma l’utilizzo delle erbe a scopo curativo è più antico ancora. Persino civiltà come quella Sumera conoscevano i benefici delle piante e così gli Antichi Egizi. Anche gli antichi Romani conoscevano pratiche terapeutiche basate sulle piante.

PIANTE PIU’ USATE NELLA FITOTERAPIA

Sono numerose le piante usate nella fitoterapia, ecco alcune delle più popolari:

  • Aglio come antibiotico e antiparassitario naturale
  • Camomilla come calmante, antinfiammatorio
  • Finocchio contro il gonfiore addominale e per favorire la digestione
  • Alloro come lenitivo di dolori muscolari e articolari
  • Lavanda come antistress
  • Mente per calmare e combattere la nausea
  • Rosmarino contro l’influenza e la tosse
  • Aloe Vera per le proprietà antinfiammatorie e depurative
  • Iperico come antidepressivo e rimedio contro ustioni e dermatiti
  • Sambuco contro le influenze e le infezioni delle alte vie aeree

COME SI ASSUMONO I FITOTERAPICI?

I fitoterapici possono essere compresse o capsule, oppure somministrati sotto forma di gocce o comunque per via orale. L’importante è consultare sempre, prima di assumerli, il medico (a volte può servire anche la ricetta) perché, come già detto, non sono privi di rischi. Anche posologia e modalità di assunzione devono rispettare le indicazioni del professionista.

Fitoterapia
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FITOTERAPIA PER DIMAGRIRE

Ci sono piante che aiutano a drenare i liquidi, a ridurre il senso di fame o a bruciare più grassi, tuttavia la fitoterapia, nell’ambito della dieta, non può fare miracoli. Semplicemente, determinati rimedi, associati a una dieta equilibrata e a un po’ di sano esercizio fisico, possono favorire il dimagrimento. Ma non affidatevi al caso e al fai da te, consultate sempre un fitoterapista qualificato prima di assumere qualunque cosa.

COME SI DIVENTA FITOTERAPEUTI

Il fitoterapeuta non è una figura improvvisata, deve aver conseguito una laurea specialistica in Farmacia, Scienze Biologiche oppure Chimica e tecnologie farmaceutiche, e successivamente seguire un ulteriore specializzazione o un master di II livello. In Italia l’Università degli Studi di Siena propone diversi percorsi post-laurea in fitoterapia nonché Master di I e II livello. Anche l’Università degli Studi di Padova propone un Corso di Alta Formazione in Fitoterapia Applicata.

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CONTROINDICAZIONI DELLA FITOTERAPIA

Come segnala l’Agenzia Italiana del Farmaco, i medicinali fitoterapici possono presentare diverse controindicazioni, esattamente come i normali farmaci. E non vanno quindi sottovalutati ma assunti con attenzione e sempre seguendo le indicazioni del medico. Capita, per esempio, che interagiscano in modo negativo con altri farmaci o con determinati cibi, possono anche determinare reazioni allergiche e in gravidanza bisogna prestarvi attenzione tanto quanto ai normali farmaci.

APP PER ERBE FITOTERAPICHE

Esistono diverse app a tema, difficile capire quali sono effettivamente valide, il consiglio migliore rimane sempre leggere le recensioni degli utenti che le hanno già utilizzate. E diffidare da quelle con poche informazioni e nessun commento. Le app, come per esempio “myRemedy: Piante medicinali e loro usi“, possono rivelarsi utili per trovare informazioni sulle proprietà delle varie piante medicinali, ma occhio a non assumere i rimedi fitoterapici in autonomia. Va sempre consultato il medico. Altre app piuttosto note sono:

  • Piante mediche
  • Rimedi naturali
  • Dminder
  • Plantes médicinales

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