
La sfida e’ di quelle a dir poco impervie, ed e’ tutta racchiusa in un numero: venti. Ridurre i consumi energetici del 20 per cento, abbattere le emissioni di gas serra del 20 per cento, incrementare del 20 per cento l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Il termine per realizzare il piano sul clima dell’Unione Europea, manco a dirlo, e’ il 2020. E la Regione – prima in Italia a essersi assunta l’impegno – ha gia’ pronta una cura da cavallo per il Piemonte. Un progetto quasi folle, per dimensioni e investimenti.
Trecento milioni sono gia’ stati messi a bilancio per il periodo 2007-2013. Di questi 150 sono gia’ stati spesi per finanziare l’utilizzo di energie rinnovabili. Il progetto ora viaggia su due binari: la spinta al risparmio energetico per le famiglie, la semplificazione dei processi produttivi per i sistemi industriali e agricoli; e una forte accelerazione sulle energie pulite, dove il Piemonte ha gia’ un ruolo di primo piano. Idroelettrico, fotovoltaico, biomasse, termico e geotermico, eolico. Su ognuno di questi fronti si punta a raddoppiare, come minimo, lo stato dell’arte. Un esempio? Le biomasse, in particolare quelle legnose. Il Piemonte ha una superficie boschiva di 870 mila ettari, di cui 320 mila sono inutilizzabili a causa del dissesto. Sugli altri 550 mila verranno intensificate le pratiche di manutenzione e taglio selettivo in moda da far lievitare la produzione di biomasse. Altro esempio, il geotermico. Un frammento significativo del nostro territorio e’ particolarmente adatto, spiega l’assessore regionale all’Energia Andrea Bairati. Non a caso si punta a passare da una potenza installata di 4 megawatt a una di 646 tra undici anni.
L’idroelettrico? Si vuole passare da 475 impianti (potenza installata 3464 megawatt) a quasi 900 impianti con una potenza di altri 3980 megawatt. Il solare fotovoltaico? Da 34,4 megawatt di potenza installata a 551. Per non parlare del solare termico: oggi ci sono 60 mila metri quadrati di pannelli solari termici per scaldare l’acqua, con una potenza installata di 42 megawatt termici; nel 2020 ci saranno due milioni di metri quadrati e la potenza salira’ a 1444 megawatt termici. Infine l’eolico: in tutto il Piemonte esiste un solo impianto, un altro e’ in fase di costruzione, ma tra dieci anni la Regione punta a moltiplicare la potenza installata: da 15,5 a 260 megawatt.
un obiettivo molto impegnativo, ammette Bairati. E non bastera’ il nostro impegno: ci vorra’ un’azione di sistema, che includa anche incentivi, agevolazioni e soprattutto una semplificazione nelle procedure per le autorizzazioni. La strada pero’ sembra tracciata: All’esame della nostra societa’ destinata alla produzione di energia da fonti rinnovabili pendono richieste per 850 mila metri quadrati da destinare al fotovoltaico – spiega Bairati -. Significa che si e’ innescato un processo tumultuoso. Il nostro compito e’ mantenere costante questa politica di investimenti per il tempo necessario a garantire uno sviluppo di mercato.