Pesca elettrica, finalmente l’Europa la seppellisce. Una battaglia vinta, ma bisogna ancora combattere

L’aula di Bruxelles ha finalmente vietato questa tecnica micidiale che danneggia il mare, mette a rischio l’ecosistema e penalizza i piccoli pescatori. Ora però la disposizione dovrà essere recepita dai singoli Stati, senza dimenticare che i cittadini europei dovrebbero essere rimborsati dei 21,5 milioni di euro di sovvenzioni che ne hanno permesso lo sviluppo

pesca elettrica

La pesca elettrica nei paesi dell’Unione europea, Italia compresa, è (quasi) sepolta. Lo scorso 16 aprile, infatti, il Parlamento europeo ha vietato, a partire dal 1 luglio 2021, questa pratica distruttiva. Per farlo i parlamentari si sono espressi con una maggioranza schiacciante, 571 contro 60, in merito all’accordo di trilogo raggiunto il 13 febbraio 2019 sul Regolamento “Misure tecniche”, che comprende la pesca elettrica. Ora la disposizione dovrà essere recepita dalle normative europee.

PESCA ELETTRICA

La pesca elettrica è una tecnica micidiale che danneggia il mare, mette a rischio l’ecosistema e penalizza i piccoli pescatori. Quest’ultima sfrutta infatti un potente generatore di corrente che stordisce i pesci con pesanti scariche elettriche e li costringe così a lasciare il fondo per essere più catturabili. Una cosa atroce. E che piace molto ad alcune lobby della pesca industriale, specie olandesi e inglesi.

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PESCA ELETTRICA IN MARE

Gli effetti della pesca elettrica sono micidiali. Alcune specie pregiate vengono sterminate, senza alcun controllo sulle taglie, dalle sogliole ai rombi. Ma le lobby ne hanno difeso l’utilizzo sia per i risultati redditizi della pesca con questa tecnica sia per il fatto che l’apparato elettrico consente forti risparmi di carburante delle imbarcazioni, in quanto le reti collegate alla corrente sono molto meno pesanti di quelle a strascico.

COME FUNZIONA LA PESCA ELETTRICA

In ogni caso, la pesca con gli impulsi elettrici è stata vietata fin dal 2006, quando con il via libera della Commissione sono arrivate le deroghe. Con questo definitivo divieto dovrebbe finalmente scomparire dai nostri mari. Intanto, come spiega in un comunicato l’associazione BLOOM, nel periodo tra la pubblicazione del regolamento sulla Gazzetta ufficiale e il 1 luglio 2021, il numero di pescherecci autorizzati a proseguire la pratica della pesca elettrica sarà drasticamente ridotto, scendendo da 84 pescherecci olandesi a una decina. Ogni Stato membro potrà anche decidere di vietare la pesca elettrica nella propria fascia costiera fino a 12 miglia nautiche, ossia 22,2 km.

EFFETTI DELLA PESCA ELETTRICA

Per chiudere definitivamente questa pratica, però, ricorda BLOOM, è necessario che il Collegio dei Commissari apra una procedura di infrazione contro i Paesi Bassi in merito alle numerose deroghe illegali concesse. Inoltre è doveroso che i cittadini europei vengano rimborsati dei 21,5 milioni di euro di sovvenzioni che hanno permesso lo sviluppo della pesca elettrica. Una pratica crudele e dall’impatto ambientale devastante.

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