Comuni contro il gioco d'azzardo: 315 dal nord al sud - Non Sprecare
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Gioco d’azzardo: la battaglia dei sindaci e dei cittadini italiani in lotta contro la dipendenza da slot-machine

Sono 315 i comuni italiani che hanno detto no al gioco d’azzardo e che hanno avviato una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che regolamenti il settore e tuteli gli individui affetti da dipendenza patologica dal gioco.

No al gioco d’azzardo: da Milano a Siracusa passando per Parma e Villa San Giovanni, sono 315 i comuni italiani che dopo aver aderito al “Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo” sottoscritto a gennaio scorso, hanno avviato una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare in chiave “no-slot”.

COMUNI CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO –

Obiettivo principale: regolamentare il settore del gioco d’azzardo e soprattutto tutelare la salute degli individui.

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LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE –

Cinque, in particolare, i capisaldi della legge promossa dalla Scuola delle buone pratiche organizzata da Terre di Mezzo e Legautonomie tra cui il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro.

  • In primo luogo la proposta di legge comprende tutta una serie di misure per la cura delle persone dipendenti dal gioco, il divieto di gioco ai minorenni, la regolamentazione della pubblicità e l’assistenza  psicologica dei familiari dei giocatori dipendenti.
  • Il secondo punto prevede invece la facoltà del sindaco, sentito il questore, di autorizzare o meno l’apertura di sale da gioco e l’installazione di apparecchi specifici.
  • Il terzo punto proporne invece alcune misure di contrasto delle infiltrazioni mafiose e dei flussi di denaro illegale.
  • Il quarto punto investe la riduzione delle sedi del gioco e alcune limitazioni per i giocatori e infine l’ultimo punto prevede che una parte del fatturato dell’azzardo debba essere impiegato per le cure, la prevenzione, la formazione e la ricerca.

Cinque punti importanti attraverso i quali i sindaci e i cittadini vogliono sensibilizzare riguardo le conseguenze del gioco d’azzardo patologico.

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IN LOMBARDIA LA LEGGE CONTRO LA LUDOPATIA –

E intanto in Lombardia è stata approvata all’unanimità la legge regionale contro la ludopatia, un provvedimento che mira a prevenire e contrastare le dipendenze da gioco d’azzardo.

In particolare, la legge prevede un sistema di agevolazioni e aggravi dell’aliquota Irap per gli esercenti che dismetteranno le apparecchiature per il gioco. Al contrario verranno penalizzati gli esercizi in cui sono presenti le slot machine.

Sarà inoltre vietato collocare nuovi apparecchi entro un limite massimo di 500 metri da “luoghi sensibili” come scuole, case di cura o impianti sportivi ed è prevista anche la creazione di un marchio regionale “No slot” per gli esercenti che rifiutano l’installazione di macchinette nel proprio locale.

Verrà infine istituito un numero verde per aiutare le persone che si trovano in questo genere di difficoltà.

Un passo avanti importante riguardo quella che sta diventando ogni giorno di più una vera e propria emergenza sociale, un cambiamento che si spera possa presto estendersi a livello nazionale.

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