
Scade il 31 dicembre la terza deroga concessa dall’Unione Europea a 90 amministrazioni del Lazio per mettersi in regola con i limiti massimi di arsenico nell’acqua potabile. Succede però che, a meno di un mese dallo stop all’erogazione dell’acqua inquinata, i fondi concessi dalla Regione Lazio per i depuratori sono stati stanziati solo da pochissime settimane e i lavori sulla rete idrica procedono a rilento.
La situazione è particolarmente preoccupante a Viterbo dove, come possiamo vedere nel video realizzato da Il Fatto Quotidiano, dopo poco più di un anno dall’installazione delle cosiddette “case dell’acqua” da cui è possibile prelevare acqua dearsenificata, un provvedimento ora, a causa dell’alta concentrazione di fluoruro, in via precauzionale ne vieta la somministrazione a neonati, bambini al di sotto dei tre anni e donne in stato di gravidanza.
Ma non è tutto perché, se la situazione non migliora, presto il sindaco della città sarà costretto a emanare un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua pubblica a tutta la cittadinanza.